| GUALBERTO NICCOLINI. Presidente, esprimeremo un voto
favorevole sull'emendamento Fei 3.18, perché questo argomento
degli enti, che è stato inserito perché la convenzione lo
richiede ed è stato inserito con un peso di obbligatorietà
che, naturalmente, non ha incontrato il nostro favore, è un
altro dei punti cardine del disegno di legge al nostro
esame.
Individuiamo un percorso unico, tramite questi enti, per
giungere all'adozione.
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Mi pare che di organizzazioni ve ne siano di tutti i tipi e
colori: c'è carne buona e carne marcia. Non vorremmo che
tramite questa legge di ratifica, che comunque rende
obbligatorio il passaggio degli enti, si andassero a
stuzzicare gli appetiti di certe organizzazioni che senza
avere alcun mezzo si sanno però vendere assai bene e riescono
ad inserirsi in un gioco molto delicato e pericoloso;
pertanto, introducendo qualche paletto, non faremo altro che
del bene ai bambini adottandi e alle famiglie adottive.
Visto che siamo stati quasi più realisti del re, più
realisti cioè della convenzione che andiamo a ratificare,
allora occorre garantirci in tutte le forme possibili per non
lasciare alcun varco ad affaristi cui siamo stati abituati in
troppe occasioni sia sul mercato dei bambini sia in quelli del
lavoro e delle ragazze madri.
Per tali motivi noi non concordavamo sull'obbligatorietà
assoluta dell'intervento degli enti; ma, se questi ultimi ci
devono essere, allora è meglio che essi siano effettivamente
quelli stabiliti senza lasciare varchi ad enti che non siano
degni di questo nome (Applausi dei deputati del gruppo di
forza Italia).
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