| ROSY BINDI, Ministro della sanità. Si condividono le
preoccupazioni dell'onorevole Cè quando evidenzia la necessità
di attivare procedure per controllare, nelle varie regioni,
l'"appropriatezza" della prescrizione dei farmaci: tutto il
sistema sanitario punta all'"appropriatezza" delle prestazioni
e delle prescrizioni non solo dei farmaci ma anche della
diagnostica e dei ricoveri ospedalieri. Questa è la grande
sfida del piano sanitario.
Per quanto riguarda in modo particolare lo sfondamento
della spesa farmaceutica va ricordato, innanzitutto, che una
quota di tale sfondamento è dovuta all'aumento dell'IVA,
resosi necessario per adeguarci alle aliquote europee.
Per quanto riguarda, in particolare, lo sfondamento della
spesa farmaceutica da parte di alcune regioni va altresì
ricordato che ciò non è attribuibile solamente alle regioni
citate dall'onorevole Cè, perché si assiste, ad esempio, ad un
aumento improprio della spesa in regioni - come il Veneto -
che, negli anni passati, erano state capaci di tenere sotto
controllo tale spesa.
Comunque, questa preoccupazione sta già trovando risposta
nei lavori di una commissione sulla spesa farmaceutica
appositamente istituita lo scorso anno e che ha cominciato a
lavorare nel luglio di quest'anno, della quale fanno parte
rappresentanti di tutti gli operatori del settore. La
commissione ha il compito di formulare proposte, alcune delle
quali sono già state recepite nel disegno di legge finanziaria
di quest'anno: vorrei in particolare ricordare l'obbligo per i
medici di fare riferimento, per i farmaci di cui alla nota
CUF, alla stessa nota; vorrei anche ricordare il cambiamento
del ticket sulle pluriprescrizioni, che non è più di seimila,
ma di mille lire per ogni specialità medicinale. La stessa
finanziaria prevede l'istituzione di un osservatorio per il
monitoraggio della spesa farmaceutica nelle varie regioni e
prevede altresì un impegno, attraverso il patto di stabilità
con le regioni, volto ad effettuare un maggiore controllo e a
favorire il rientro rispetto ai tetti di spesa che non sono
stati rispettati. Si prevede inoltre, al prossimo rinnovo
della convenzione per i medici di famiglia, l'assunzione di un
maggiore impegno
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per un comportamento virtuoso nelle prescrizioni. E' questa
una preoccupazione che coinvolge tutto il servizio sanitario
nazionale, ma in particolare la spesa farmaceutica.
Per quanto riguarda, poi, lo sfondamento dei tetti da
parte delle singole regioni, nella finanziaria si prevede che
le differenze vengano colmate alla fine del 1999, nella
speranza che le misure già introdotte facciano rientrare lo
sfondamento relativo a quest'anno. Certamente la differenza
non sarà redistribuita in maniera indiscriminata tra tutte le
regioni, ma ciascuna regione rimborserà la propria parte.
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