| ROSY BINDI, Ministro della sanità. Onorevole
Benedetti Valentini, purtroppo non esistono farmaci dei quali
sia stata comprovata l'efficacia contro il morbo di Alzheimer.
E' stato registrato un solo farmaco e tale registrazione è
avvenuta in virtù della regola del mutuo riconoscimento,
perché era stato registrato in un altro paese dell'Unione
europea, la Gran Bretagna, paese nel quale le riviste
scientifiche hanno di recente criticato tale frettolosa
approvazione del farmaco, del quale non si conosce la
comprovata efficacia e che, come tale, non può essere posto a
carico del servizio sanitario nazionale. La registrazione, lo
ripeto, è stata resa obbligatoria dalla norma relativa al
mutuo riconoscimento ed il farmaco è stato inserito in fascia
C. A seguito di una decisione dell'autorità garante della
concorrenza e del mercato, purtroppo non è stato possibile
neanche rispettare l'accordo che tempera il prezzo dei farmaci
inseriti in tale fascia, che viene pertanto liberamente
fissato dalle aziende, che non sono tenute ad alcun tipo di
prezzo controllato.
In questo momento, quindi, non si può trasferire il
farmaco a carico del servizio sanitario nazionale perché non
se ne conosce l'efficacia; anzi essa, come dicevo prima, è
stata messa fortemente in dubbio anche nel paese di prima
registrazione. In realtà, esistono altri farmaci di vecchia
registrazione che si ritiene possano essere utili ad alleviare
questa terribile malattia. Purtroppo, alcuni di essi sono in
via di revisione; si tratta cioè di verificare se rispondano o
meno agli attuali criteri della ricerca; si tratta di una
procedura che ancora non è stata ultimata. Qualora desse un
esito positivo, saremmo in grado di continuare la
rimborsabilità.
Per quanto riguarda la malattia in questione, desidero
precisare che sta continuando un forte impegno della ricerca;
una consistente quota di finanziamento della ricerca del
servizio sanitario nazionale è stata dedicata quest'anno
proprio alla cura del morbo di Alzheimer. Al tempo stesso, nel
nuovo regolamento sulle patologie invalidanti e croniche viene
prevista la totale esenzione per la diagnostica e la
specialistica in favore dei malati di detto morbo.
Naturalmente, qualora si verificasse l'efficacia
dell'indicato farmaco, saremmo ben lieti di prendere in
considerazione la registrazione.
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