Banche dati professionali (ex 3270)
Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


411900
STA0452-0350
Somm. e Sten. d'Aula n. 452 del 10 dicembre 1998 (STA13-452)
(suddiviso in 419 Unità Documento)
Unità Documento n.350 (che inizia a pag.73 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.303)
SVOLGIMENTO: 3 - 03138; 3 - 03139; 3 - 03146; 3 - 03140; 3 - 03141; 3 - 03143; 3 - 03142; 3 - 03144; 3 - 03145. ...(Istituzione del giudice unico di primo grado)
...SVOLGIMENTO: 3 - 03138; 3 - 03139; 3 - 03146; 3 - 03140; 3 - 03141; 3 - 03143; 3 - 03142; 3 - 03144; 3 - 03145. ...(Istituzione del giudice unico di primo grado)
OLIVIERO DILIBERTO, Ministro di grazia e giustizia. ZZGOV GOVERNO
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO GIOVANARDI
ZZSTA ZZRES ZZSTA101298 ZZSTA981210 ZZSTA001298 ZZSTA000098 ZZSTA452 ZZ13
    OLIVIERO DILIBERTO,  Ministro di grazia e giustizia.
  Signor Presidente, onorevole Savelli, devo dire innanzitutto
  che, francamente, trovo un po' sorprendente la discussione che
  si è aperta intorno a questo problema (e non, ovviamente, la
  garbatissima interrogazione dell'onorevole Savelli).  Infatti
  la legge sul giudice unico è già legge dello Stato: fu
  approvata l'8 luglio 1997 con una larghissima maggioranza,
  trasversale rispetto alla maggioranza di Governo (274 voti
  favorevoli ed 89 voti contrari).  Devo aggiungere che tra i
  favorevoli vi fu il gruppo di forza Italia, che anzi si
  adoperò (secondo me encomiabilmente) affinché la legge venisse
  rapidamente approvata.  Tanto che in sede di dichiarazione di
  voto finale il rappresentante di quella parte politica
  dichiarò - cito testualmente dal resoconto stenografico - che
  il gruppo di forza Italia era stato "trainante" nella
  discussione e nell'approvazione del provvedimento, un
  "provvedimento di civiltà giuridica".  E' sorprendente -
  consentitemi di dirlo - che oggi forza Italia proponga
  addirittura il referendum abrogativo di una norma votata dai
  suoi gruppi parlamentari.
     E' altrettanto sorprendente, inoltre, che operatori della
  giustizia chiedano non l'abrogazione, in questo caso, ma la
  non applicazione di una legge dello Stato.  Avrò una concezione
  un po' antica dei ruoli costituzionali, ma ritengo che le
  leggi dello Stato debbano essere rispettate ed applicate.
     Non voglio fare polemica con nessuno, né con forze
  politiche né con la magistratura.  Lavoriamo tutti insieme - in
  Parlamento, innanzitutto - nello stesso spirito con cui
  approvammo la legge sul giudice unico, dunque in un rapporto
  di collaborazione tra la maggioranza e l'opposizione, per
  varare gli indispensabili provvedimenti normativi.  Tutti
  riconoscono che questo adempimento è necessario; io per primo
  in tempi non sospetti (l'11 novembre) ho dichiarato
  ufficialmente davanti al Senato (ma in seguito ho avuto modo
  di ribardirlo davanti alla Commissione giustizia della Camera
  dei deputati) che quei provvedimenti sono indispensabili.
     Bisogna fare delle leggi.  Il Ministero, per quanto potrà,
  metterà in campo tutti i provvedimenti organizzativi e
  ordinamentali, a cominciare dall'edilizia, cioè dalle cose
  pratiche che si possono e si debbono fare.  E gli uffici
  giudiziari - ed i loro dirigenti - facciano la loro parte.
     Ho ereditato questo provvedimento - e tutti i
  provvedimenti correlati - dal precedente Governo, dal
  precedente ministro e dalla precedente maggioranza che lo ha
  varato.
     Ritengo sia mio dovere - non mio diritto - in qualità di
  ministro di grazia e giustizia fare ogni sforzo perché il 2
  giugno non vi sia una ulteriore proroga.
 
DATA=981210 FASCID=STA13-452 TIPOSTA=STA LEGISL=13 NCOMM= SEDE= NSTA=0452 TOTPAG=0162 TOTDOC=0419 NDOC=0350 TIPDOC=O DOCTIT=0303 COMM= PAGINIZ=0089 RIGINIZ=012 PAGFIN=0089 RIGFIN=059 UPAG=NO PAGEIN=73 PAGEFIN=73 SORTRES=9812103 SORTDDL= FASCIDC=13STA 00452 SORTNAV=59812102 00452 200000 ZZSTA452 NDOC0350 TIPDOCO DOCTIT0303 NDOC0303



Ritorna al menu della banca dati