| I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del
lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso
che:
in regime di prorogatio, nelle sedute del 14 e del
20 gennaio 1999, il consiglio d'amministrazione dell'Inail ha
adottato una serie di delibere che con ogni evidenza - per
ragioni di opportunità e sensibilità istituzionale oltre che
funzionalità -
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avrebbe dovuto esser presa dal consiglio d'amministrazione
nella sua nuova composizione;
con tali delibere sono state effettuate nomine di grande
importanza per l'Inail, sia sotto il profilo organizzativo che
gestionale: nella seduta del 14 gennaio 1999 sono stati
infatti assegnati alcuni incarichi assai rilevanti a coloro
che avevano ricoperto in passato il posto di capi della
segreteria del presidente dell'istituto stesso, del suo
consiglio d'indirizzo e di vigilanza e del presidente del
collegio sindacale;
il primo di costoro è stato assegnato a capo del nucleo
di valutazione da costituirsi ai sensi dell'articolo 20 del
decreto legislativo n. 29 del 1993, posto assai importante e
delicato;
gli altri due sono stati assegnati a dirigere uffici di
livello superiore fuori Roma (direzioni regionali dell'Umbria
e del Molise), ma non troppo lontani dalla capitale;
nella medesima seduta del 14 gennaio 1999, il direttore
generale facente funzioni, dottor Ricciotti, ha proposto che
alla testa della principale delle direzionicentrali
dell'Inail, vale a dire la pianificazione, programmazione e
controllo, il dottor Alberto Cicinelli, dirigente riammesso
dopo 5 anni di sospensione, sostituisse lo stimatissimo e
notoriamente onesto e capace dottor Giovanni Serrelli, il
quale - in tal proposta - doveva essere spedito
all'ispettorato, struttura in disarmo, proprio come in passato
- sotto gli auspici di una gestione poco trasparente e
scarsamente orientata agli obiettivi istituzionali
dell'istituto - lo stesso Serrelli era stato "confinato" in
Liguria;
alla seduta del consiglio d'amministrazione del 14
gennaio 1999, significativamente, non era presente il collegio
sindacale (tranne il suo presidente) né il magistrato della
Corte dei conti;
se nella seduta del 14 gennaio la scandalosa proposta di
sostituire il Serrelli con il Cicinelli è stata respinta
all'unanimità, del tutto inopinatamente essa è stata approvata
nella seduta del 20 gennaio 1999;
l'Inail per l'importanza sociale ed economica delle sue
funzioni istituzionali, ha un disperato bisogno di proseguire
sulla strada del rinnovamento, dell'efficienza e
dell'efficacia gestionale e operativa e del consolidamento
della fiducia con i suoi interlocutori di servizio -:
se non ritenga del tutto illegittime le deliberazioni
del consiglio d'amministrazione dell'Inail illustrate in
premessa;
se non intenda verificare per quali motivi -
misteriosamente - una proposta (quella di disarcionare uno
stimato e competente professionista per sostituirlo al vertice
di una struttura importantissima con un funzionario che può
solo vantare un passato "vicino al vertice") sia stata
respinta all'unanimità in una seduta e invece approvata meno
di una settimana dopo;
quali determinazioni intenda assumere;
quali garanzie di rinnovamento e trasparenza possano
offrire persone no
minate ai posti che ricoprono con simili e poco
tranquillizzanti procedure.
(2-01673)
"Di Bisceglie, Bogi, Camoirano, Chiusoli, Giacco,
Giardiello, Leoni, Lucà, Lucidi, Mariani, Maselli, Occhionero,
Oliverio, Olivo, Panattoni, Penna, Petrella, Pezzoni,
Raffaelli, Rava, Rizza, Rossiello, Ruffino, Schmid, Scrivani,
Sedioli, Serafini, Siola, Stelluti, Tattarini, Gaetano Veneto,
Gasperoni, Buglio, Cappella".
(2 marzo 1999).
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