| EDO ROSSI. Questo comitato informa il Parlamento non
mentre si verificano i fatti, mentre si spendono i soldi dello
Stato, ma un anno e quattro mesi dopo, perché esso predispone
la sua relazione annuale nell'aprile dell'anno successivo.
Salto tutte le questioni che riguardano il merito e mi
limito ad un passaggio che concerne la questione del programma
Ignitor. Il collega Barral ha invitato a fare attenzione
perché quel progetto risale al 1981 e da allora ha già
determinato una spesa di 40 miliardi. Oggi ne saranno previsti
altri 20, ma per la realizzazione di quel progetto ne servono
600. E' possibile che in vent'anni il Governo non abbia deciso
se questi 600 miliardi servano o meno? Prescindiamo dal fatto
che il consorzio è già stato chiuso! Non posso però
approfondire la questione.
Concludo, Presidente, rilevando che siamo preoccupati per
questo provvedimento e per la "blindatura" che ha avuto; siamo
altresì preoccupati della sua scarsa qualità legislativa e del
modo con il quale il Governo spende denaro pubblico. Siamo
preoccupati anche per l'assenza di una qualunque politica
industriale e per la subalternità al mercato che questo
esecutivo e la sua maggioranza continuano a dimostrare. Noi
cerchiamo di fornire un contributo di proposte e di idee per
evitare questa deriva ma, come dice il proverbio, "non c'è
peggior sordo di chi non vuol sentire". Speriamo che la notte
porti consiglio e che qualcuno nelle votazioni di domani abbia
un ripensamento.
Abbiamo presentato ventidue emendamenti che non
comportano costi e sono tesi alla trasparenza dell'articolato
e ad evitare l'esproprio, che il Governo fa o vorrebbe fare,
dei poteri del Parlamento. Per questo riteniamo che il
provvedimento debba essere migliorato (Applausi dei
deputati del gruppo misto-rifondazione
comunista-progressisti).
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