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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


433826
SMC0471-0019
Bollettino Giunte e Commissioni n. 471 del 16 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-471)
(suddiviso in 205 Unità Documento)
Unità Documento n.19 (che inizia a pag.20 dello stampato)
              ...II COMMISSIONE PERMANENTE
                         (Giustizia)
 
 
...SEDE CONSULTIVA
C4493. LAVCOMM
C4493.
Autonomia di ordinamento degli enti locali Nuovo testo C. 4493 Governo. (Parere alla I Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni)
Raffaele MAROTTA. Anna FINOCCHIARO FIDELBO, presidente. Mario GAZZILLI. Francesco BONITO. Ennio PARRELLI. Paolo CENTO.
Martedì 16 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Anna FINOCCHIARO FIDELBO. - Intervengono il Sottosegretario di Stato per la grazia e la giustizia Maretta Scoca e il sottosegretario di Stato per le comunicazioni Vincenzo Maria Vita.
ZZSMC ZZRES ZZSMC160399 ZZSMC990316 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC471 ZZ13 ZZD ZZCN ZZC2 ZZCO ZZHH ZZII
     La Commissione prosegue l'esame del provvedimento
  rinviato il 9 marzo 1999.
 
     Raffaele MAROTTA (FI),  relatore,  ritiene che
  l'obbligo di astensione, previsto dall'articolo 19 per gli
  amministratori locali, dal prendere parte alla discussione ed
  alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di
  parenti o affini sia pienamente condivisibile.  Ritiene
  piuttosto che non sia opportuno prevedere delle deroghe a tale
  divieto, in riferimento ai provvedimenti normativi o di
  carattere generale, come invece è stabilito dal secondo
  periodo del comma 1 dell'articolo 19, poiché non è chiara la
  formulazione dell'ipotesi in cui tale deroga viene meno, non
  essendo certamente agevole l'individuazione dei casi di
  correlazione immediata e diretta fra il contenuto della
  deliberazione e gli specifici interessi dell'amministratore o
  dei parenti o affini.
 
                              Pag. 21
 
     Anna FINOCCHIARO FIDELBO,  presidente,  sottolinea
  la delicatezza della disposizione in esame, la quale coinvolge
  il problema della delimitazione dell'ambito della
  discrezionalità amministrativa e della portata della
  fattispecie penale di abuso d'ufficio.  Al fine di evitare i
  dubbi interpretativi prospettati dal relatore
  sull'individuazione della correlazione immediata e diretta tra
  la deliberazione e gli interessi dell'amministratore o di
  parenti o affini, si potrebbe stabilire, risolvendo anche il
  rapporto tra la disposizione in esame e quella relativa al
  reato di abuso di ufficio, che l'obbligo di astensione
  sussista anche per i provvedimenti normativi di carattere
  generale quando vi sia un rilevante vantaggio patrimoniale per
  costoro.
 
     Mario GAZZILLI (FI), osserva che l'astensione debba
  essere prevista non solo per la votazione ma anche per la
  partecipazione alla discussione.
 
     Francesco BONITO (DS-U), dopo aver sottolineato
  l'evoluzione della normativa in materia di enti locali, nel
  senso di un rafforzamento del potere decisionale e di un
  progressivo indebolimento, fino alla quasi eliminazione
  dell'attività di controllo su di questi, rileva che il
  provvedimento in esame rappresenta un ulteriore impoverimento
  dell'ambito di responsabilità degli amministratori locali.
  Dichiara pertanto di essere contrario alla deroga all'obbligo
  di astensione prevista dal secondo periodo del comma 1
  dell'articolo 19, in riferimento ai provvedimenti normativi o
  di carattere generale, in quanto anche in queste ipotesi,
  qualora vi sia un diretto interesse dell'amministratore, deve
  essere previsto l'obbligo di astensione tanto dalla
  discussione quanto dalla deliberazione.
 
     Anna FINOCCHIARO FIDELBO,  presidente,  osserva che
  l'obbligo di astensione in questione, specialmente nei piccoli
  comuni, ma anche in comuni di maggiori dimensioni, potrebbe
  paralizzare l'attività del consiglio comunale.
 
     Ennio PARRELLI (DS-U), ritiene che, qualora vi sia un
  conflitto di interessi, l'obbligo di astensione debba operare
  indipendentemente dal rischio di paralisi del consiglio
  comunale.  In tali casi patologici, sarà nominato un
  amministratore straordinario.
 
     Paolo CENTO (misto-verdi-U) ritiene che l'articolo 19
  sia formulato contemperando l'esigenza di trasparenza con
  quella di funzionalità degli organi deliberativi.  Occorre
  piuttosto riflettere sulle spinte plebiscitarie che da tempo
  si registrano in materia di enti locali.
 
     Raffaele MAROTTA (FI),  relatore,  propone che sia
  espresso parere favorevole sul provvedimento in esame, con una
  osservazione relativa all'opportunità di sopprimere l'articolo
  19, comma 1, secondo periodo.
     La Commissione approva la proposta di parere formulata dal
  relatore.
 
DATA=990316 FASCID=SMC13-471 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=02 SEDE=CO NSTA=0471 TOTPAG=0212 TOTDOC=0205 NDOC=0019 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C2 D CN PAGINIZ=0020 RIGINIZ=053 PAGFIN=0021 RIGFIN=052 UPAG=NO PAGEIN=20 PAGEFIN=21 SORTRES=9903163 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00471 SORTNAV=59903160 00471 b00000 ZZSMC471 NDOC0019 TIPDOCB DOCTIT0019 NDOC0019



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