| La Commissione prosegue l'esame del testo unificato
delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del
16 febbraio 1999.
Roberto LAVAGNINI, presidente, dà notizia dei
pareri favorevoli espressi dalle Commissioni I (con
osservazioni), II, III, V e X (con una osservazione).
Maurizio MIGLIAVACCA (DS-U), nell'illustrare i pareri
espressi dalle Commissioni consultate, rileva che le
osservazioni apposte al parere della I Commissione hanno
carattere essenzialmente formale, mentre l'osservazione
apposta al parere della X Commissione, anche se condivisibile,
non appare conciliabile con la natura del testo in esame, che
contiene di proposito norme generali e di principio.
Raccomanda pertanto l'approvazione del testo unificato
definito dalla Commissione, rilevando peraltro la possibilità
che l'osservazione apposta al parere della X Commissione sia
comunque presa in considerazione allorché sulla materia
saranno discusse dalla Commissione difesa eventuali atti di
indirizzo al Governo di maggiore dettaglio, nell'ambito dei
quali potrebbe essere opportuno prevedere un'attività di
referto al Parlamento da parte del Governo.
Il sottosegretario Giovanni RIVERA condivide il testo
unificato elaborato dalla Commissione.
Sergio COLA (AN), nel rilevare che la prima
osservazione apposta al parere della I Commissione ed il
parere della III Commissione evidenziano la natura generica
del testo, ne rileva la sostanziale inutilità.
Domenico Paolo ROMANO CARRATELLI (PD-U), nel rammentare
che in più di un'audizione si è sottolineata l'inopportunità -
se non l'inutilità - di un testo di legge sulla materia,
riferendosi in particolare all'audizione del Ministro della
difesa Andreatta, e che la Commissione ha manifestato
interesse per un atto di indirizzo al Governo, osserva che il
testo in esame reca essenzialmente l'indicazione di principi.
Suggerisce pertanto l'opportunità di definire piuttosto atti
di indirizzo maggiormente dettagliati. Al riguardo ritiene
opportuno conoscere la posizione del Governo.
Paolo BAMPO (LNIP), nel sottolineare come i pareri
espressi dalle Commissioni consultate in alcuni casi siano
anche in contrasto tra loro, come nel caso dei pareri delle
Commissioni I e III, ritiene che il testo all'esame, in quanto
prodotto di un lungo lavoro della Commissione difesa, non
debba essere rimesso in discussione nonostante talune delle
perplessità emerse.
Evidenzia peraltro come il testo traduca le considerazioni
espresse, presupposte in qualche modo negli stessi pareri
pervenuti, e consista in un indirizzo legislativo
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"leggero", che consente di stemperare l'impatto di un
intervento legislativo su una simile materia.
In tale contesto ritiene che il "doppio binario" suggerito
dal relatore costituisca la formula migliore per tradurre le
varie esigenze prospettate, rilevando come peraltro la
posizione espressa dal Ministro Andreatta nel corso della sua
audizione del 2 giugno 1998 fosse la più radicale e che altri
rappresentanti del Governo, come i Ministri Bersani e
Fantozzi, ascoltati rispettivamente l'11 marzo 1998 e il 29
aprile 1998, avessero considerato benevolmente un testo
legislativo quale quello in esame, volutamente caratterizzato
in termini di normativa generica e di principio.
Roberto LAVAGNINI (FI), nel ritenere che il lungo
iter e le numerose audizioni abbiano consentito una
complessiva maturazione dei presupposti alla base delle
iniziative legislative presentate, ritiene che la soluzione
prescelta nel testo in esame salvaguardi contemporaneamente la
posizione delle imprese nazionali e l'esigenza di uno sviluppo
armonico e coerente dello scenario industriale internazionale,
nel contesto di una progressiva realizzazione di una politica
industriale comune nel settore della difesa.
Sergio COLA (AN) osserva che, separando gli aspetti
formali dai contenuti dell'intervento legislativo in esame, si
possono nutrire dubbi in ordine alla formula legislativa
prescelta.
Il sottosegretario Giovanni RIVERA, nel confermare
l'accordo sul testo in esame, che non comporta oneri a carico
del Governo, sottolinea come quest'ultimo non intenda in ogni
caso contrastare un intervento legislativo parlamentare sulla
materia. Rammenta tuttavia i dubbi espressi dal Ministro della
difesa su una disciplina legislativa nel settore in
considerazione e manifesta favore anche per un eventuale atto
di indirizzo nei termini prospettati dal relatore.
Domenico Paolo ROMANO CARRATELLI (PD-U), nel ritenere
che il ricorso allo strumento legislativo vada rapportato
all'obiettivo da perseguire, sottolinea che nel corso delle
audizioni svolte dalla Commissione è emerso come una
disciplina legislativa possa essere pericolosa per la tutela
degli interessi nazionali, risultando pertanto più utile un
atto di indirizzo, come per esempio una risoluzione, che
suggerisce di approvare prima di definire l' iter del
testo in esame.
Roberto LAVAGNINI, presidente, ricorda che
l'articolo 117, comma 1, del regolamento subordina
l'approvazione di eventuali risoluzioni in Commissione al
fatto che quest'ultima non debba riferire all'Assemblea sul
medesimo argomento.
Maurizio MIGLIAVACCA (DS-U) ritiene che le
considerazioni svolte vadano comunque ricondotte, da un lato,
all'esigenza di manifestare comunque l'attenzione dell'organo
parlamentare verso una politica del Governo in ordine alle
compensazioni industriali e, dall'altro, alla necessità di
assicurare la necessaria flessibilità nella disciplina di tale
materia attraverso una normativa che non sia di dettaglio.
La soluzione praticata consente pertanto di definire, dopo
la conclusione dell' iter del testo unificato in esame,
anche una risoluzione, dettagliata e precisa, da approvare in
tempi ristretti auspicabilmente con il consenso del Governo,
senza contraddire il disposto dell'articolo 117, comma 1, del
regolamento, prospettando comunque un testo normativo
articolato sulla base di principi che può in ogni caso essere
ripreso in considerazione - anche con eventuali aggiornamenti
e precisazioni - qualora soluzioni articolate sulla base di
atti di indirizzo non dovessero rilevarsi efficaci.
La Commissione delibera quindi di dare mandato al relatore
a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo unificato
delle proposte di legge in titolo (vedi allegato 1) e
nomina altresì il Comitato dei nove.
La seduta termina alle 12.10.
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