| (Seguito della discussione e approvazione).
Il sottosegretario Giovanni RIVERA precisa che la
Direzione generale competente, tenuto conto che l'ispezione
effettuata presso l'Ente non confermava le asserzioni
giornalistiche, entrava nella determinazione di revocare la
sospensione in questione. Contestualmente si apprendeva però
che la magistratura aveva disposto l'avvio di indagini sul
presunto illecito impiego di obiettori e pertanto la Direzione
generale decideva di non revocare la citata sospensione,
ancorché temporaneamente, per salvaguardare da possibili
disagi o difficoltà i giovani che avrebbero dovuto essere
assegnati, nonché gli interessi della Difesa e quelli dello
stesso Ente.
Ritiene pertanto che, proprio per garantire i giovani e le
amministrazioni interessate, sia opportuno mantenere tale
sospensione cautelativa ancorché vada precisato che si tratta
di un caso sporadico e circoscritto al solo ente "Con. Solida"
e non all'intera provincia di Trento come pare si ponga in
evidenza nella risoluzione.
Giuseppe DETOMAS (Misto-Min. ling.), in relazione alle
precisazioni del sottosegretario ed all'assenza di risultati
connessi alle inchieste attivate, ritiene immotivato il
provvedimento di sospensione ed insiste per la votazione della
risoluzione.
Domenico Paolo ROMANO CARRATELLI (PD-U), nel ritenere
la vicenda esemplificativa di un atteggiamento "pilatesco" da
parte del Governo in ordine alla mancata assicurazione di un
servizio, ne sollecita
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l'assunzione di responsabilità ed insiste per la votazione
della risoluzione.
Sergio COLA (AN) sottolinea la superficialità delle
indicazioni rese circa lo stato del procedimento penale
pendente e ritiene che ciò non legittimi la paralisi
dell'intera attività delle cooperative nella regione, ben
potendo il Ministro della difesa promuovere iniziative di
controllo che, nelle more di una pronuncia definitiva,
potrebbero consentire l'impiego degli obiettori di
coscienza.
Piero RUZZANTE (DS-U), nel rilevare che una sospensione
cautelativa ha una sua ragionevolezza se è disposta per un
periodo congruo e breve, ritiene che il tempo trascorso renda
necessario un intervento definitivo e chiarificatore.
La Commissione approva quindi la risoluzione in titolo
(vedi allegato 2).
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