| Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti
presentati al provvedimento in
Pag. 49
Assemblea, rinviato nella seduta della mattinata odierna.
Sergio CHIAMPARINO (DS-U), relatore, osserva che
il Comitato permanente per i pareri ha espresso, in data 9
marzo 1999, parere favorevole con condizioni ed osservazioni
sul disegno di legge A.C. 5627, recante norme in materia di
attività produttive. La Commissione di merito ha dato
puntualmente seguito alle condizioni formulate, sostituendo il
comma 11 dell'articolo 6 con la nuova formulazione proposta e
provvedendo ad apportare le modifiche richieste all'articolo
14,comma 1; non risultano, invece, aver avuto attuazione le
osservazioni formulate nello stesso parere del 9 marzo
scorso.
Il Comitato è ora chiamato ad esaminare gli emendamenti
presentati in Assemblea e contenuti nel fascicolo n.1.
Al riguardo osserva preliminarmente che un numero cospicuo
di emendamenti, pur introducendo nuovi interventi rispetto a
quelli attualmente previsti nel testo, con prevedibili nuovi o
maggiori oneri, risultano comunque coperti nei limiti
dell'autorizzazione di spesa recata dall'articolo 14: in altre
parole, il fatto che la norma di copertura finanziaria sia
configurata dall'articolo 14 in termini di limite massimo di
spesa sembrerebbe comportare che ulteriori interventi siano da
considerare ammissibili nei limiti dell'autorizzazione di cui
all'articolo 14, purché non risultino incompatibili con gli
interventi già previsti, rendendone impossibile l'attuazione.
Sul punto appare opportuno acquisire l'avviso del Governo.
Sembrano comportare effetti finanziari di nuovo o maggiore
onere i seguenti emendamenti:
Mazzocchi 1.21, il quale prevede che al comma 4
dell'articolo 1 sia aggiunta la specificazione dell'importo
complessivo in misura pari a 163 miliardi e 900 milioni: tale
modifica si rivela non solo inutile ma anche inesatta, dal
momento che il totale complessivo richiamato decorre solo dal
2000 mentre per il 1999 l'ammontare risulta pari a 64.200
milioni;
Mazzocchi 6.40, il quale, aggiungendo un nuovo comma
all'articolo 6, prevede che i comuni oltre 50.000 abitanti
predispongano uno studio sull'utilizzazione dei ciclomotori e
che per l'attuazione di tali interventi venga assegnata la
somma di lire 5 miliardi per il 1999. L'emendamento risulta
privo di copertura finanziaria, dal momento che il comma 11
dell'articolo 6 prevede una copertura limitata agli oneri
recati dai commi 1, 2 e 3;
Mazzocchi 8.4, che, aumentando lo stanziamento previsto
dal testo all'articolo 8, comma 1, risulta privo della
necessaria copertura finanziaria;
Barral 8.1, il quale aumenta la previsione di spesa di
cui all'articolo 8, comma 1, prevedendo l'utilizzo a copertura
dell'articolo 14, comma 3, come modificato dall'emendamento
stesso, mentre il predetto comma 3 dell'articolo 14 non
riguarda gli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 8,
comma 1.
Il Governo dovrebbe altresì chiarire se sussistano le
necessarie disponibilità finanziarie per la copertura degli
emendamenti:
Edo Rossi 6.19, il quale prevede che siano aggiunti
all'articolo 6 due nuovi commi, di cui uno, il comma
11- bis, prevede nuove forme di intervento, ed il
secondo, 11-ter, reca la necessaria copertura finanziaria
attraverso l'utilizzazione delle disponibilità di cui
all'articolo 1, comma 5, del decreto-legge 20 giugno 1994, n.
396, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 481 del
1994: poiché il Governo ha già chiarito che tali risorse sono
state eliminate dal bilancio dello Stato per essere riversate
sul fondo unico per gli incentivi alle imprese (contabilità
speciale fuori bilancio), è necessario acquisire l'avviso del
Governo circa la sussistenza in tale contabilità speciale
delle risorse necessarie a finanziare il nuovo onere;
Giovine 12.2, che prevede l'inquadramento nelle
qualifiche superiori, anche in
Pag. 50
soprannumero, di ulteriore personale delle Camere di
commercio. La relativa copertura finanziaria sembrerebbe posta
a carico dei bilanci delle Camere di commercio stesse, cui
sarebbero peraltro addossati nuovi oneri obbligatori, e non
solo facoltativi come attualmente previsto nel testo. Del
tutto analogo appare anche l'emendamento Cuscunà 12.6, che
reca una apposita norma di copertura finanziaria, la quale,
peraltro, non fa altro che rinviare al vigente sistema di
finanziamento delle Camere di commercio previsto dall'articolo
18 della legge n. 580 del 1993.
Il Governo dovrebbe inoltre esprimersi sull'emendamento
Barral 10.3, per il quale sembrerebbe dover essere soppressa
la seconda parte (da " Conseguentemente " fino alla fine)
in quanto non sembra possibile quantificare il risparmio che
dovrebbe essere portato in detrazione dalla norma di spesa
dell'articolo 14.
Infine, l'emendamento Barral 6.12 modifica la norma di
copertura di cui al comma 11 dell'articolo 6, riducendone i
relativi importi: esso deve essere letto in combinato disposto
con altri emendamenti a firma del deputato Barral i quali si
propongono la soppressione di alcune norme di spesa, per cui
l'eventuale parere favorevole su di esso dovrebbe essere
subordinato all'approvazione di tali emendamenti
soppressivi.
I restanti emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non
sembrano suscettibili di originare effetti finanziari.
Antonio BOCCIA, presidente, avverte che il
Governo, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, ha
trasmesso una nota tecnica del Ministero del tesoro nella
quale esprime parere contrario su tutti gli emendamenti che,
prevedendo la soppressione di interi articoli o di parti di
essi, compromettono il raggiungimento delle finalità
perseguite dal provvedimento, e in particolare dalle norme che
incrementano il volume di investimenti in settori nevralgici
dell'economia nazionale, ed alterano altresì il quadro
finanziario complessivo del testo in esame: si tratta degli
emendamenti Barral 1.50, 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.6 e 1.5,
Mazzocchi 1.21, Barral 2.1, Edo Rossi 2.5, Barral 2.4, 2.3 e
3.1, Edo Rossi 3.4, Rasi 3.7, Barral 3.11 e 4.1, Mazzocchi
4.5, Barral 5.6, 5.2, 5.5, 5.3, 6.26, 6.30, 6.31 e 6.32,
Mazzocchi 6.41, Barral 6.33, 6.34, 6.35, 6.36, 6.37, 6.38 e
6.11, Manzoni 6.22, Barral 6.12 e 7.1, Edo Rossi 7.2, Barral
9.1, 10.1, 10.2 e 10.3, Edo Rossi 10.4, Barral 11.1, Edo Rossi
11.2, Rasi 11.3, Barral 12.3, Edo Rossi 12.4 e Barral 14.2.
La nota tecnica trasmessa dal Governo esprime inoltre
parere contrario sugli emendamenti Manzoni 6.40, Edo Rossi
6.19, Mazzocchi 8.4, Barral 8.1, Manzoni 12.5 e Cuscunà 12.6,
mentre concorda con il relatore sulla non onerosità dei
restanti emendamenti.
Ricorda peraltro, in proposito, che i criteri adottati dal
Governo nella valutazione degli emendamenti non coincidono,
tradizionalmente, con quelli fatti propri dalla Commissione
bilancio, che tende ad esprimere parere contrario
esclusivamente laddove gli emendamenti originino nuovi o
maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato ovvero
alterino le norme di copertura finanziaria.
Sergio CHIAMPARINO (DS-U), relatore, alla luce
della nota tecnica trasmessa dal Governo e delle
considerazioni da ultimo svolte dal presidente, propone che il
Comitato approvi la seguente proposta di parere:
PARERE CONTRARIO
sugli emendamenti Mazzocchi 1.21, Edo Rossi 6.19, Barral 6.30
e 6.31, Manzoni 6.40, Mazzocchi 6.41, Barral 6.12, 6.32, 6.33,
6.34, 6.11 e 8.1, Mazzocchi 8.4, Giovine 12.2, Cuscunà 12.6 e
Manzoni 12.5, in quanto suscettibili di recare nuovi o
maggiori oneri finanziari a carico del bilancio dello Stato;
nonché sull'emendamento Mazzocchi 1.24, in quanto suscettibile
di pregiudicare il raggiungimento delle finalità attualmente
perseguite nel testo all'articolo 1;
Pag. 51
PARERE FAVOREVOLE
sull'emendamento Barral 10.3, a condizione che sia
riformulato sopprimendo la seconda parte (da:
" Conseguentemente " fino alla fine), in quanto il
risparmio che deriverebbe dall'approvazione della prima parte
non risulta quantificabile;
NULLA OSTA
sui restanti emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1.
Il Comitato approva la proposta di parere formulata dal
relatore.
| |