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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


433866
SMC0471-0059
Bollettino Giunte e Commissioni n. 471 del 16 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-471)
(suddiviso in 205 Unità Documento)
Unità Documento n.59 (che inizia a pag.54 dello stampato)
              ...VI COMMISSIONE PERMANENTE
                          (Finanze)
 
 
SEDE CONSULTIVA
C4493. LAVCOMM
C4493.
Autonomia e ordinamento enti locali Nuovo testo C. 4493 Governo. (Parere alla I Commissione, ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis del regolamento, limitatamente agli aspetti attinenti alla materia tributaria
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione)
Aldo CENNAMO. Il sottosegretario Ferdinando DE FRANCISCIS. Manlio CONTENTO.
Martedì 16 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Giorgio BENVENUTO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le finanze Ferdinando De Franciscis.
ZZSMC ZZRES ZZSMC160399 ZZSMC990316 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC471 ZZ13 ZZD ZZCN ZZC6 ZZCO ZZHH ZZII ZZFF
     Aldo CENNAMO (DS-U),  relatore,  illustra il
  provvedimento, che modifica le disposizioni della legge n. 142
  del 1990; le innovazioni proposte si inseriscono nel processo
  complessivo di ridisegno delle autonomie locali avviato con la
  legge n. 59 del 1997, nell'ottica della realizzazione, a
  Costituzione invariata, di forme di federalismo possibile.  In
  particolare, la legge n. 59 introduce una notevole novità,
  rovesciando il rapporto tra Stato centrale e sistema delle
  autonomie: superando il meccanismo del trasferimento alle
  regioni ed agli enti locali di funzioni statali, esso provvede
  infatti, in applicazione del principio di sussidiarietà, a
  definire le attribuzioni che restano allo Stato, risultando
  pertanto riconosciute agli enti locali tutte le altre
  competenze.
     Per quanto concerne le disposizioni rientranti nella
  competenza della Commissione, ricorda come l'articolo 9
  bis,  comma 3, stabilisca le modalità di pagamento
  all'ente locale delle notificazioni effettuate da quest'ultimo
  per conto delle varie amministrazioni dello Stato: su tale
  argomento è intervenuto recentemente il decreto legislativo n.
  46 del 1999, il quale
 
                              Pag. 55
 
  dispone che le notifiche siano effettuate per il tramite dei
  concessionari della riscossione.  L'articolo 23, comma 5, detta
  altresì disposizioni per i lavoratori componenti dei consigli
  comunali e provinciali, prevedendo che le assenze dal servizio
  per la partecipazione a tali organi siano retribuite dal
  datore di lavoro e che le somme rimborsate a tale titolo da
  parte degli enti locali agli stessi datori di lavoro siano
  esenti dall'imposta sul valore aggiunto.  L'articolo 25, comma
  3, stabilisce infine che le indennità di funzione ed i gettoni
  di presenza riconosciuti agli amministratori locali siano
  assoggettati al regime fiscale previsto dall'articolo 26 della
  legge n. 724 del 1994: a questo proposito rileva come la norma
  richiamata non definisca in realtà un regime fiscale speciale,
  ma abbia soppresso il regime particolare precedentemente
  previsto per i titolari di cariche elettive negli enti locali.
  Ritiene quindi opportuno sollecitare alla Commissione di
  merito l'opportunità di riformulare la disposizione.  Formula
  quindi la proposta di parere riportata in allegato  (vedi
  allegato 2).
 
     Il sottosegretario Ferdinando DE FRANCISCIS concorda
  con le osservazioni del relatore.
 
     Manlio CONTENTO (AN) esprime alcune perplessità
  rispetto alle prerogative riconosciute dal provvedimento ai
  componenti degli organi amministrativi degli enti locali, le
  quali appaiono, soprattutto per gli enti di minori dimensioni,
  eccessive; queste previsioni, infatti, oltre a produrre costi
  eccessivi a carico dei bilanci degli stessi enti, appaiono in
  contrasto con la tendenza, da tempo in atto, ad aumentare i
  poteri degli organi esecutivi degli enti locali.  Ritiene che
  la Commissione dovrebbe formulare su questo punto un rilievo,
  al fine di contenere i costi della politica, ferma restando,
  naturalmente, la necessità di riconoscere adeguato trattamento
  giuridico ed economico a quei soggetti, quali il sindaco e gli
  assessori, che ricoprono ruoli di responsabilità negli enti
  locali.  Appare inoltre opportuno giungere ad una
  semplificazione della struttura dei comuni più piccoli,
  incentivando al contempo la realizzazione di unioni tra più
  comuni.  Preannuncia pertanto il voto di astensione del proprio
  gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.
 
     Aldo CENNAMO (DS-U),  relatore,  ricorda che il
  dibattito sulla riforma del sistema delle autonomie locali è
  in corso ormai da parecchio tempo: la legge n. 142 del 1990,
  che ha avviato tale processo, ha attribuito agli enti locali
  potestà statutaria ed organizzativa, consentendo pertanto ai
  singoli comuni di adeguare le proprie strutture organizzative
  alle dimensioni ed alle esigenze delle realtà territoriali di
  cui sono espressione.  L'utilizzo di tale facoltà da parte dei
  comuni permette quindi già ora di realizzare le esigenze
  sottolineate dal collega Contento: d'altra parte, l'istituto
  delle unioni di comuni non ha effettivamente raggiunto gli
  obiettivi sperati, sia a causa di deficienze nell'impianto
  normativo, sia in ragione delle resistenze, in alcuni casi di
  carattere campanilistico, opposte da parte delle singole
  realtà locali.
     La Commissione approva la proposta di parere.
 
     La seduta termina alle 10.45.
 
DATA=990316 FASCID=SMC13-471 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=06 SEDE=CO NSTA=0471 TOTPAG=0212 TOTDOC=0205 NDOC=0059 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C6 D CN PAGINIZ=0054 RIGINIZ=039 PAGFIN=0055 RIGFIN=057 UPAG=NO PAGEIN=54 PAGEFIN=55 SORTRES=9903163 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00471 SORTNAV=59903160 00471 b00000 ZZSMC471 NDOC0059 TIPDOCB DOCTIT0059 NDOC0059



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