| La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Giuseppe ROSSETTO (FI), richiamandosi all'articolo 79,
comma 4, del regolamento della Camera, sottolinea che è
opportuno acquisire preliminarmente gli elementi necessari
all'istruttoria legislativa per verificare se gli obiettivi
definiti nella legge delega siano ancora adeguati e se i mezzi
previsti siano ancora congrui cosicché la Commissione possa
valutare se sia sufficiente una nuova proroga o sia necessaria
una riscrittura della legge delega per armonizzarla agli
interventi legislativi successivi.
Ricorda, infatti, come successivamente all'emanazione
della legge delega siano state approvate numerose leggi in
materia di beni ed attività culturali. Ai sensi dell'articolo
79, comma 5, del regolamento, chiede quindi al Governo di
fornire informazioni in particolare sui motivi del ritardo
nell'emanazione del testo unico, anche con la predisposizione
di una relazione tecnica.
Fabrizio BRACCO (DS-U) sottolinea che, a suo giudizio,
la richiesta del deputato Rossetto dovrebbe essere considerata
irrituale in quanto non è stata avanzata nel corso dell'esame
del provvedimento, bensì prima dell'inizio di quest'ultimo.
Ricorda, inoltre, che l'iter procedurale previsto per
l'emanazione del testo unico è piuttosto complesso: allo stato
attuale sono stati acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e
della Conferenza unificata Stato-regioni-città e autonomie
locali e l'attività di competenza della Commissione non poteva
comunque avere inizio in
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assenza dei sopra citati pareri. Poiché il termine previsto
dalla legge delega scade il 1^ maggio, allo scopo di evitare
il decorso inutile dello stesso e la perdita di tutto il
prezioso lavoro svolto dagli organi coinvolti nella procedura,
era necessaria l'emanazione di una disposizione che prevedesse
una proroga dei tempi.
Gennaro MALGIERI (AN) ritiene importante l'emanazione
del Testo unico delle disposizioni legislative in materia di
beni culturali e ambientali e ricorda che il ministro Melandri
aveva assicurato, nel corso della sua audizione in
Commissione, una tempestiva emanazione di tale Testo unico.
Chiede, perciò, la presenza del rappresentante del Governo per
conoscere i motivi politici del ritardo nell'emanazione del
citato Testo unico.
Fabrizio BRACCO (DS-U), relatore, ricorda che, in
base ad una interpretazione della Presidenza della Camera, il
Parlamento avrebbe potuto iniziare l'esame del provvedimento
soltanto dopo l'acquisizione dei pareri espressi dagli altri
organi coinvolti nella procedura. Tra l'altro, i pareri sono
piuttosto corposi e necessitano, quindi, di un esame
approfondito.
Gennaro MALGIERI (AN), ringraziando l'onorevole Bracco
per le spiegazioni testè fornite, ribadisce la necessità della
presenza del rappresentante del Governo in Commissione.
Giovanni CASTELLANI, presidente, avverte che il
prescritto numero di deputati ha richiesto al Governo di
fornire informazioni sul provvedimento, anche con la
predisposizione di una relazione tecnica.
Rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.
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