| (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4,
del regolamento, e rinvio).
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La Commissione prosegue l'esame del provvedimento,
rinviato nella seduta dell'11 marzo 1999.
Primo GALDELLI, presidente, ricorda che nella
seduta dell'11 marzo scorso il relatore ha presentato una
proposta di parere sullo schema di decreto legislativo in
esame; nel corso della medesima seduta è stata altresì
presentata la proposta di parere alternativa dei deputati
Casinelli ed altri: entrambe le proposte sono pubblicate in
allegato al resoconto della seduta dell'11 marzo 1999. Avverte
che è stata successivamente presentata anche la proposta di
parere, alternativa a quella del relatore, dei deputati
Formenti ed altri, pubblicata in allegato al resoconto della
seduta odierna (vedi allegato 1).
Francesco FORMENTI (LNIP) fa presente che la proposta
di parere di cui è primo firmatario è conforme in molti punti
a quella del relatore, mentre se ne discosta con riferimento
ad altri aspetti. Ritiene pertanto essenziale conoscere le
valutazioni del relatore in proposito, in quanto dalla sua
disponibilità ad accogliere anche le indicazioni formulate
nella proposta alternativa di parere presentata dai deputati
della lega nord dipenderà il voto di questi ultimi.
Franco GERARDINI (DS-U), relatore, fa presente
che solo in mattinata ha potuto esaminare la proposta
alternativa di parere presentata dai deputati del gruppo della
lega nord: si riserva pertanto una più approfondita
valutazione in proposito. Intende comunque fin da ora
formulare alcune considerazioni in merito alle indicazioni
contenute nelle due proposte alternative di parere presentate.
Per quanto attiene a quella dei deputati Casinelli ed altri,
pur comprendendo le finalità della condizione ivi formulata -
che prescrive di limitare la portata del provvedimento al mero
recepimento delle due direttive comunitarie, senza apportare
ulteriori innovazioni normative - ritiene che essa non possa
essere accolta in quanto comporterebbe una totale revisione
del provvedimento in esame. Ritiene invece condivisibile
l'indicazione di rendere i valori di emissione conformi a
quelli comunitari, evitando inutili inasprimenti. Anche con
riferimento al sistema sanzionatorio, considera opportuno
riequilibrare talune sanzioni previste, per stabilire un
congruo rapporto con l'entità del danno ambientale
prodotto.
In merito alla proposta di parere presentata dai deputati
Formenti ed altri, ritiene condivisibile vari rilievi ivi
formulati: in particolare, considera interessante la parte
relativa all'adeguamento del piano per le fognature,
evidenziando come anche nella propria proposta di parere vi
sia un riferimento alla necessità di coordinare i nuovi
strumenti di pianificazione con quelli già esistenti.
Considera importanti anche le considerazioni relative al
riciclo delle acque e alla necessità di considerare, oltre
alle utenze industriali, anche quelle artigianali: si riserva
di accogliere, in una riformulazione della propria proposta di
parere, tali indicazioni. Altre indicazioni formulate dai
deputati della lega nord ricalcano aspetti già considerati sia
nel proprio parere sia in quello dei deputati Casinelli ed
altri e appaiono comunque pertinenti.
Dichiara pertanto la propria disponibilità a valutare con
attenzione i contenuti delle due proposte alternative di
parere, con la sola eccezione della condizione formulata dai
deputati Casinelli ed altri, già illustrata. Intende inoltre
richiamare quanto evidenziato, nel corso della precedente
seduta, anche dal Presidente Galdelli, in merito ai
prevedibili oneri per l'utenza e per gli enti interessati:
ritiene che alcune considerazioni riportate nella propria
proposta di parere e nelle proposte alternative presentate
affrontino, sia pure in termini non completamente esaustivi,
tale questione, che si riserva comunque di approfondire.
Francesco FORMENTI (LNIP) considera improprio ed
illogico estendere la portata del provvedimento in esame anche
al recepimento di atti non ancora definiti in sede europea; le
recenti vicende relative
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alla Commissione dell'Unione europea rendono inoltre ancora
più improbabile la definitiva approvazione di tali atti in
tempi brevi. Ribadisce, come già osservato nel corso della
precedente seduta, che occorre ristabilire i limiti tabellari
per le emissioni a livelli tali da non penalizzare inutilmente
il nostro sistema produttivo rispetto a quello degli altri
Paesi dell'Unione europea. Considera questa una questione
importante, che non è stata peraltro finora oggetto della
dovuta considerazione. Un'attenta riflessione merita anche il
tema delle tariffe: occorre in particolare precisare se esse
debbano tenere conto dei costi calcolati per intero ovvero al
netto dei contributi pubblici erogati in favore dei soggetti
interessati. Esprime soddisfazione per la disponibilità
manifestata dal relatore ad accogliere talune delle
indicazioni contenute nella proposta di parere dei deputati
della lega, in particolare quella relativa al settore
artigianale. Richiama ancora la necessità di delineare con
chiarezza il sistema delle definizioni al fine di evitare
incertezze interpretative che possono compromettere la
corretta applicazione del provvedimento. Sottolinea ancora
come la proposta di parere di cui è primo firmatario ponga
l'accento sulla necessità di apportare alcune modifiche alla
legge n. 36 del 1994 e di prevedere che il decreto
ministeriale di cui al comma 2 dell'articolo 26 indichi anche
le modalità per il riutilizzo delle acque reflue, in
conformità a quanto previsto dalla citata legge del 1994.
In conclusione, ribadisce l'auspicio che il relatore tenga
conto, nella riformulazione della sua proposta di parere,
delle indicazioni contenute nella proposta alternativa
presentata dai deputati della lega.
Cesidio CASINELLI (PD-U) sottolinea come alcune
osservazioni contenute nella proposta presentata dai deputati
Formenti ed altri siano largamente condivisibili, così come
quelle riportate nella proposta di parere del relatore.
Intende peraltro affrontare un tema di carattere più generale,
che va anche al di là della questione relativa alla conformità
dello schema di decreto legislativo rispetto ai criteri e ai
principi direttivi fissati dalla delega conferita dal
Parlamento. Ha già avuto modo di osservare come tale delega
sia stata interpretata, a suo giudizio, in modo estensivo:
tale questione avrebbe potuto non assumere carattere decisivo
per il suo gruppo, qualora il provvedimento in esame fosse
comunque risultato coerente ed in armonia con la vigente
normativa. In realtà esso incide in modo determinante su due
leggi, la n. 36 del 1994 e la n. 183 del 1989, non ancora
completamente attuate, ed impone una serie di adempimenti
senza prevederne la necessaria copertura, in termini
amministrativi e finanziari. Considera quindi imprescindibile
la prima condizione espressa nella proposta alternativa di
parere presentata dal suo gruppo proprio perché, pur potendo
il Governo riferirsi anche a normative non ancora definite in
ambito europeo, non appare idoneo lo strumento utilizzato a
tale fine.
Il sottosegretario Valerio CALZOLAIO prende atto delle
indicazioni espresse nelle proposte di parere alternative
presentate. L'intensità del dibattito svolto testimonia il
grande rilievo che assume la materia in esame, in quanto le
normative europee da recepire determinano indirizzi che
condizioneranno la politica della gestione delle acque nel
prossimo decennio. Condivide la necessità di giungere alla
definizione di un testo unico in materia, ma ritiene che non
sia questa la sede per operare in tale direzione. Quanto al
dibattito sui nuovi indirizzi in corso di definizione in sede
europea, sottolinea che il provvedimento non fa riferimento a
direttive ancora in itinere, ma ad una discussione in
corso presso gli organi dell'Unione europea circa la
definizione di una politica organica nel settore della
gestione delle acque; con il provvedimento in esame si è
tentato di conformarsi a tali orientamenti, senza peraltro
determinare contrasti con le direttive già approvate. Il
Governo si riserva comunque di valutare attentamente le
considerazioni svolte al
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fine di giungere a soluzioni il più possibile condivise.
Fa presente che il provvedimento in esame rappresenta il
risultato di un lungo lavoro istruttorio svolto anche sulla
base delle valutazioni espresse da altri dicasteri e di una
verifica compiuta nell'ambito della Conferenza Stato-regioni:
rispetto alle precedenti versioni, l'attuale testo appare
quindi già depurato di molti dei contenuti originari. Lo
sforzo che si è tentato di compiere è stato quello di recepire
in modo organico le due direttive, per le quali sono in corso
procedimenti di infrazione in sede europea, cercando di
armonizzarle con la normativa già vigente nel nostro
ordinamento.
Osserva come sia in corso una discussione sul
provvedimento anche presso la competente Commissione del
Senato; occorrerà quindi valutare il complesso delle questioni
emerse presso i due rami del Parlamento, affinché si giunga a
soluzioni non contraddittorie entro termini comunque
compatibili con la necessità di dare una risposta ai rilievi
formulati in sede europea riguardo al mancato recepimento
delle due direttive.
Domenico IZZO (PD-U) chiede al rappresentante del
Governo di fornire indicazioni in merito ai rilievi formulati
circa la conformità dello schema di decreto legislativo in
esame alla norma di delega.
Francesco FORMENTI (LNIP) ribadisce come non siano
stati ancora chiariti gli aspetti relativi ai criteri per la
determinazione delle tariffe. Ritiene che sia necessario un
chiarimento in proposito, tenuto conto che il provvedimento è
suscettibile di determinare situazioni estremamente onerose
sia per l'utenza sia per la pubblica amministrazione. Occorre
quindi indicare soluzioni efficaci, anche prevedendo la
destinazione a tali finalità di una quota delle entrate dello
Stato.
Il sottosegretario Valerio CALZOLAIO, in merito alla
questione evidenziata dal deputato Izzo, ribadisce che il
Governo ritiene perfettamente conforme il provvedimento in
esame alla delega conferita dal Parlamento. Nel proprio
intervento non ha peraltro fornito chiarimenti su tutti i temi
affrontati nel corso dell'esame finora svolto, proprio per la
necessità di effettuare ulteriori approfondimenti e di tener
conto anche di quanto emerso nella discussione svolta presso
la competente Commissione del Senato.
Primo GALDELLI, presidente, riassumendo i temi
salienti del dibattito svolto nella seduta odierna, evidenzia
come ci si trovi di fronte a tre ordini di problemi: il primo
attiene alla normativa tecnica riguardante i parametri e gli
obiettivi di qualità, rispetto alla quale sono fornite precise
indicazioni sia nella proposta di parere del relatore sia
nelle proposte alternative di parere presentate. Un secondo
aspetto riguarda la conformità del provvedimento alla norma di
delega e su tale punto il Governo, pur ribadendo la
legittimità delle scelte compiute, appare comunque disponibile
a valutare ulteriormente le questioni sollevate.
Un terzo aspetto riguarda le risorse finanziarie da
destinare alla realizzazione degli interventi previsti dal
provvedimento in esame: si tratta di un profilo su cui non
sono state ancora date risposte definitive e che occorrerà
affrontare adeguatamente. Auspica comunque che si giunga in
tempi brevi ad una soluzione che consenta l'espressione del
parere da parte della Commissione entro il termine
prescritto.
Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già
convocata per domani, mercoledì 17 marzo 1999.
La seduta termina alle 12.
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