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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


433924
SMC0471-0117
Bollettino Giunte e Commissioni n. 471 del 16 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-471)
(suddiviso in 205 Unità Documento)
Unità Documento n.117 (che inizia a pag.104 dello stampato)
               ...X COMMISSIONE PERMANENTE
          (Attività produttive, commercio e turismo)
 
 
...SEDE CONSULTIVA
C5784. LAVCOMM
C5784.
DL 15/1999: Disposizioni urgenti per lo sviluppo dell'emittenza televisiva. C. 5784 Governo, approvato dal Senato. (Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
Giorgio GARDIOL. Il sottosegretario Vincenzo VITA. Mario BARRAL. Gaetano RASI, presidente.
Martedì 16 marzo 1999. - Presidenza del Vicepresidente Gaetano RASI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le comunicazioni, Vincenzo Vita.
ZZSMC ZZRES ZZSMC160399 ZZSMC990316 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC471 ZZ13 ZZD ZZCN ZZC10 ZZCO ZZHH ZZII ZZFF
     La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
 
     Giorgio GARDIOL (misto-verdi-U) ricorda che il
  provvedimento in esame costituisce una evoluzione della legge
  249/97 in attesa di una più compiuta definizione della
  materia.  Si tratta di un provvedimento indispensabile perché
  le aziende minori del settore radiotelevisivo possano arrivare
  all'appuntamento con la riforma del settore ancora in
  esercizio.  Si tratta di centinaia di imprese che dopo il
 
                              Pag. 105
 
  31 gennaio 1999 avrebbero corso il rischio di esser oscurate
  a causa del mancato rilascio delle concessioni.  Il ritardo
  dell'approvazione del piano nazionale delle frequenze e del
  regolamento per il rilascio delle concessioni televisive
  avrebbe avuto come risultato l'oscuramento  in primis
  delle piccole emittenti.
     L'articolo 1 del DL individua perciò due nuove scadenze:
  il 31 luglio 1999 per l'assegnazione delle frequenze a livello
  nazionale; il 31 dicembre 1999 per l'assegnazione delle
  frequenze a livello locale.  Il comma 3- ter  estende al
  settore radiofonico la proroga dal regime transitorio già
  previsto per quello televisivo.  Tale termine è fissato
  (indirettamente) al 30 novembre 2000 con possibilità di
  proseguire le trasmissioni fino al 31 maggio 2001.
     L'articolo 2 riguarda le piattaforme digitali, i diritti
  relativi alle trasmissioni sportive e il cosiddetto
  decoder  aperto.  Si tende ad evitare una situazione di
  monopolio nel settore delle emittenti televisive a pagamento,
  introducendo il limite del 60 per cento dei diritti di
  trasmissione in esclusiva per le trasmissioni codificate delle
  partite di calcio.  Il Senato ha approvato un emendamento con
  cui si stabilisce che sia l'Autorità per la concorrenza ad
  effettuare il controllo sulle attività nel settore e nelle
  relative concessioni.  L'articolo non pone però condizioni per
  la trasmissioni effettuate fuori dal territorio nazionale (con
  satellite).  Per quanto riguarda il cosiddetto  decoder  si
  prevede che con un solo strumento si possa ricevere tuta
  l'offerta delle trasmissioni a pagamento.
     Il comma 2 dispone la proroga dei termini per la
  definizione dello standard (1^ luglio 2000).  E' una
  disposizione poco chiara, in quanto non prevede sanzioni, e
  soprattutto non si accompagna a definiti indirizzi di politica
  industriale.
     L'articolo 3 prevede una serie di interventi a sostegno
  del sistema radiotelevisivo sia nei confronti delle emittenti
  comunitarie sia di quelle delle minoranze linguistiche.
  Osserva al riguardo che la dizione "minoranze linguistiche"
  appare poco precisa.
     L'articolo 3, comma 3, attribuisce provvidenze economiche
  a favore di aziende che dismettono le proprie attività: 100
  milioni per l'emittenza locale operante in ambito provinciale
  e 180 per quelle operanti in ambito interprovinciale.
     Si riserva quindi di proporre parere favorevole alla luce
  dei chiarimenti che il Governo vorrà fornire.
 
     Il sottosegretario Vincenzo VITA ringrazia il relatore
  per aver opportunamente evidenziato lo straordinario rilievo
  che il  decoder  aperto potrà assumere nel quadro dello
  sviluppo dell'industria manifatturiera italiana del settore e
  dell'accesso alla multimedialità.  In tal senso sono
  ravvisabili positive prospettive di politica industriale.
  Quanto al problema delle sanzioni, ritiene che potranno
  considerarsi applicabili quelle concernenti analoghe
  fattispecie già disciplinate.
 
     Mario BARRAL (LNIP) chiede perché si sia inteso
  ricorrere a norme di sostegno a favore di imprese che chiudono
  piuttosto che di imprese che continuano ad operare, con un
  rilevante ruolo sul territorio.
 
     Il sottosegretario Vincenzo VITA precisa che tale
  scelta consegue all'esigenza di aiutare la naturale
  fuoriuscita dal sistema di numerose aziende televisive che
  avevano sovraffollato l'etere in mancanza di una precisa
  regolamentazione.  Ciò tutelerà maggiormente il ruolo
  dell'emittenza locale.
 
     Gaetano RASI,  presidente,  dà atto al
  sottosegretario di aver opportunamente rimarcato le
  prospettive di crescita industriale che saranno aperte dallo
  sviluppo della tecnologia del  decoder.
 
     Giorgio GARDIOL (misto-verdi-U),  relatore,
  conferma la proposta di parere favorevole.
     La Commissione approva la proposta di parere
  favorevole.
 
     La seduta termina alle 13.30.
 
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