| La Commissione prosegue l'esame rinviato da ultimo
l'11 marzo 1999.
Renzo INNOCENTI, presidente, avverte che gli
emendamenti esaminati nella seduta odierna saranno pubblicati
in allegato al resoconto della stessa (vedi
allegato).
La ministra Livia TURCO, riferendosi ad una richiesta
avanzata dal relatore nella seduta dell'11 marzo scorso,
precisa che l'articolo 19 del testo unificato, che riproduce
un'identica disposizione del disegno di legge n. 4624,
sancisce l'interpretazione corretta della norma recata
dall'articolo 33, comma 6, della legge n. 104 del 1992. Ciò è
emerso anche a seguito di verifiche da lei compiute con il
Ministero del lavoro e della previdenza sociale e con le
associazioni di tutela degli invalidi. Il chiarimento si è
reso necessario a seguito di incertezze interpretative e di
pronunce giurisdizionali difformi e sarà contenuto anche in
un'apposita circolare dell'Inps.
L'articolo 19 consentirà, inoltre, di uniformare la
disciplina vigente per i lavoratori del settore pubblico e del
settore privato, evitando altresì possibili abusi nella
fruizione dei permessi.
Sottolinea, d'altro canto, che la vera norma di
agevolazione è quella che introduce la contribuzione
figurativa ai fini previdenziali in favore dei soggetti che
utilizzano i permessi e che la mera soppressione dell'avverbio
"alternativamente" non muterebbe l'interpretazione da dare al
citato comma 3 dell'articolo 33.
Si dichiara, invece, disponibile ad affrontare nel seguito
dell'esame il problema della discriminazione oggi esistente
fra settore pubblico e settore privato in merito al rapporto
esistente fra i permessi in questione e le ferie: nel settore
privato, infatti, spesso accade che i giorni di permesso
goduti siano sottratti ai giorni di ferie spettanti.
Renzo INNOCENTI, presidente, chiede se la
soppressione dell'avverbio "alternativamente" consenta
ugualmente di realizzare l'equiparazione fra settore pubblico
e settore privato cui si riferiva la ministra Turco.
La ministra Livia TURCO precisa che la risposta al
quesito del Presidente è negativa.
Elena Emma CORDONI (DS-U), relatore, invita i
presentatori a ritirare l'emendamento Michielon 22.1, esprime
parere favorevole sugli emendamenti Widmann 22.2 e Michielon
24.1, parere contrario sull'emendamento Michielon 24.2, parere
favorevole sull'emendamento Michielon 24.3 e parere contrario
sull'emendamento Michielon 25.1.
Invita i presentatori a ritirare l'emendamento Michielon
25.2, esprime parere favorevole sugli emendamenti Michielon
25.3 e Gardiol 25.4 e parere contrario sull'emendamento
Michielon 25.5. Chiede ai presentatori di riformulare
l'emendamento Michielon 25.6, individuando una definizione
omnicomprensiva.
Invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Valpiana
27.1, 27.2 e 27.3, che risulterebbero assorbiti
dall'approvazione del suo emendamento 27.4.
Esprime infine parere favorevole sull'emendamento Valetto
Bitelli 28.1 e parere contrario sull'emendamento Michielon
28.2.
Raccomanda poi l'approvazione dei suoi emendamenti 23.1,
25.7 e 27.4.
La ministra Livia TURCO concorda con i pareri del
relatore. Nell'esprimere parere favorevole sugli emendamenti
del relatore stesso, dichiara di preferire nettamente la
formulazione dell'articolo 27 recata dall'emendamento 27.4.
Mauro MICHIELON (LNIP) riformula il suo emendamento
22.1.
Elena Emma CORDONI (DS-U), relatore, e la
ministra Livia TURCO esprimono
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parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento
Michielon 22.1.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli
emendamenti Michielon 22.1 (seconda versione), Widmann
22.2, 23.1 del relatore e Michielon 24.1.
Mauro MICHIELON (LNIP) raccomanda l'approvazione del
suo emendamento 24.2, poiché il comma 4 dell'articolo 24 del
testo unificato è lesivo dell'autonomia degli enti locali.
Elena Emma CORDONI (DS-U), relatore, sottolinea
che l'articolo 24, comma 4, ha lo scopo precipuo di rendere
cogente la predisposizione delle linee guida del piano degli
orari da parte del sindaco. E', comunque, disponibile a
modificare l'elencazione delle categorie di esperti della cui
collaborazione il sindaco si può avvalere.
Renzo INNOCENTI, presidente, propone di
sopprimere, al comma 4, le parole da: "avvalendosi" sino alla
fine del comma, poiché l'elencazione ivi contenuta è cogente,
da un lato, e incompleta, dall'altro.
Maria Pia VALETTO BITELLI (PD-U) giudica importante
prevedere l'impiego di esperti esterni all'amministrazione in
settori di intervento per larga parte nuovi. Per altro verso,
l'elencazione delle categorie di esperti cui il sindaco può
fare ricorso rischia comunque di essere parziale. Propone,
pertanto, di sopprimere al comma 4 le parole da: "nei campi"
sino alla fine del comma.
Rosario POLIZZI (AN) condivide la modifica al comma 4
suggerita dal presidente. Il termine "esperti", infatti, è
quanto mai ambiguo, mentre è chiaro che gli amministratori
locali possono avvalersi di professionalità esterne anche in
assenza di una specifica disposizione legislativa.
Elena Emma CORDONI (DS-U), relatore, precisa che
l'articolo 24, comma 4, del testo unificato non ha
assolutamente lo scopo di limitare l'autonomia degli enti
locali. Occorre considerare, tuttavia, che il coordinamento
degli orari delle città è un settore fortemente innovativo,
rispetto al quale gli organici dei comuni non offrono
professionalità adeguate. Ritiene accoglibile, in definitiva,
la soluzione prospettata dal deputato Valetto Bitelli.
Renzo INNOCENTI, presidente, non ritiene
condivisibile l'assunto in base al quale, per definizione, le
amministrazioni comunali non disporrebbero di professionalità
adeguate ai nuovi compiti ad esse assegnati dal testo
unificato.
Angelo SANTORI (FI) condivide l'obiezione del
presidente, sottolineando altresì che il sindaco potrà
beneficiare dell'apporto della giunta e dei suoi collaboratori
nel predisporre le linee guida del piano degli orari.
Vassili CAMPATELLI (DS-U) giudica componibili le
opposte esigenze emerse dal dibattito odierno. L'elaborazione
delle linee guida è correttamente attribuita al sindaco per il
semplice motivo che il piano degli orari coinvolge competenze
diverse e, quindi, richiede un'opera di coordinamento.
E' probabile che la redazione di un piano degli orari
davvero efficace richieda la collaborazione di esperti
esterni, ma sancire tale possibilità nel testo unificato
significherebbe legificare l'ovvio.
Mauro MICHIELON (LNIP) riformula il suo emendamento
24.2, sul quale esprimono parere favorevole Elena Emma CORDONI
(DS-U), relatore, e la ministra Livia TURCO.
La Commissione approva l'emendamento Michielon 24.2
(seconda versione).
Mauro MICHIELON (LNIP) ritira il suo emendamento
24.3.
La Commissione respinge l'emendamento Michielon 25.1.
Successivamente approva l'emendamento 25.7 del
relatore.
Renzo INNOCENTI, presidente, avverte che risulta
assorbito l'emendamento 25.2.
Mauro MICHIELON (LNIP) raccomanda l'approvazione del
suo emendamento
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25.3, ritenendo necessaria la presenza al tavolo di
concertazione anche dei rappresentanti delle singole
amministrazioni statali.
Elena Emma CORDONI (DS-U), relatore, ricorda che
al tavolo di concertazione partecipa il prefetto, al quale
sono istituzionalmente attribuiti i poteri di coordinamento
delle amministrazioni periferiche dello Stato.
Si pone semmai il problema di individuare le modalità di
attuazione degli accordi di cui all'articolo 25, comma 2.
La Commissione respinge l'emendamento Michielon 25.3.
Mauro MICHIELON (LNIP) preannuncia il suo voto
contrario sull'emendamento 25.4, le cui disposizioni sono già
ricomprese nella lettera h) del comma 1 dell'articolo
25.
Elena Emma CORDONI (DS-U), relatore, ritiene che
l'emendamento 25.4 intenda garantire la rappresentazione del
punto di vista delle associazioni ambientaliste.
La Commissione approva l'emendamento Gardiol 25.4.
Mauro MICHIELON (LNIP) raccomanda l'approvazione del
suo emendamento 25.5, poiché la disposizione contenuta nella
lettera h) del comma 1 dell'articolo 25 renderebbe impossibile
il funzionamento del tavolo di concertazione.
La ministra Livia TURCO, pur ribadendo il parere
contrario sull'emendamento 25.5, ritiene che sia possibile
individuare una formulazione meno generica della lettera h) in
questione.
La Commissione respinge l'emendamento Michielon 25.5.
Mauro MICHIELON (LNIP) raccomanda l'approvazione del
suo emendamento 25.6, che fa riferimento a soggetti che, a suo
modo di vedere, costituiranno l'elemento trainante per
l'effettiva attuazione del piano territoriale degli orari.
Elena Emma CORDONI (DS-U), relatore, ribadisce di
non nutrire alcuna obiezione di merito nei confronti
dell'emendamento 25.6, al punto di esprimere su di esso un
parere favorevole, in attesa di individuarne una formulazione
migliore nel seguito dell'esame.
La Commissione approva gli emendamenti Michielon 25.6 e
27.4 del relatore.
Renzo INNOCENTI, presidente, avverte che
risultano assorbiti gli emendamenti 27.1, 27.2 e 27.3.
La Commissione approva l'emendamento Valetto Bitelli
28.1.
Mauro MICHIELON (LNIP) raccomanda l'approvazione del
suo emendamento 28.2, poiché non ritiene opportuno conferire
la medesima dignità ai funzionari degli uffici tempi e orari e
ai rappresentanti degli enti territoriali.
Elena Emma CORDONI (DS-U), relatore, modificando
il suo precedente avviso, esprime parere favorevole
sull'emendamento 28.2.
La Commissione approva l'emendamento Michielon 28.2.
Renzo INNOCENTI, presidente, ricorda che nella
seduta dell'11 marzo era stato accantonato l'emendamento Tit.1
del relatore.
La ministra Livia TURCO condivide pienamente la
proposta di modifica del titolo.
La Commissione approva l'emendamento Tit. 1 del
relatore.
Renzo INNOCENTI, presidente, avverte che il testo
unificato, come modificato dagli emendamenti approvati, sarà
inviato alle Commissioni competenti per l'espressione dei
prescritti pareri.
La seduta termina alle 13.25.
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