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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


433959
SMC0471-0152
Bollettino Giunte e Commissioni n. 471 del 16 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-471)
(suddiviso in 205 Unità Documento)
Unità Documento n.152 (che inizia a pag.123 dello stampato)
              ...XII COMMISSIONE PERMANENTE
                       (Affari sociali)
 
 
...INTERROGAZIONI
...5 - 04237. LAVCOMM
...5 - 04237.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE MAURA COSSUTTA N. 5-04237
Martedì 16 marzo 1999. - Presidenza del Vicepresidente Piergiorgio MASSIDDA. Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Monica Bettoni.
ZZSMC ZZRES ZZSMC160399 ZZSMC990316 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC471 ZZ13 ZZD ZZTX ZZC12 ZZNO ZZXX
     Le autorità sanitarie dell'Emilia-Romagna, contattate per
  l'acquisizione degli indispensabili elementi di risposta,
  hanno inteso sottolineare che la programmazione regionale in
  materia di assistenza psichiatrica, in ossequio alla vigente
  normativa nazionale e regionale, prevede l'attivazione di
  Servizi psichiatrici di diagnosi e cura, SPDC, esclusivamente
  in ospedali generali.
     Mentre la casa di cura Villa Azzurra di Riolo Terme non è
  assolutamente interessata all'attivazione di un SPDC, risulta
  che il dipartimento di salute mentale dell'azienda USL di
  Modena abbia individuato nella casa di cura Villa Igea di
  Modena la struttura in cui collocare uno dei nuovi SPDC
  costituiti nel territorio aziendale.
     Infatti l'azienda USL di Modena, ai fini del riordino
  dell'area dell'assistenza psichiatrica, ha avviato una serie
  di azioni programmatiche il cui fulcro organizzativo è
  costituito dall'istituzione di tre dipartimenti di salute
  mentale strutturalmente e funzionalmente autonomi, atti a
  garantire su tutto il territorio provinciale, con un bacino di
  utenza di oltre 600 mila abitanti, una omogenea distribuzione
  qualitativa e quantitativa dell'offerta dei servizi,
  integrando l'assistenza ospedaliera con quella territoriale,
  così come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica
  7 aprile 1994, recante approvazione del progetto-obiettivo
  Tutela della salute mentale 1994-1996.
     Per l'attuazione del programma, ferma restando la
  direzione pubblica del servizio, è stato considerato anche il
  coinvolgimento del privato sociale ed imprenditoriale, incluso
  il sistema privato, provvisoriamente accreditato ai sensi
  dell'articolo 6, comma 6, della legge 23 dicembre 1994, n.
  724.
     Proprio per quest'ultimo settore è stata prevista la
  riconversione di parte delle funzioni ospedaliere in attività
  residenziali e semiresidenziali, nell'ambito della
  riorganizzazione e razionalizzazione dell'intera area
  ospedaliera psichiatrica, che nella provincia di Modena
  presentava uno storico sottodimensionamento della dotazione
  pubblica, con soli 50 posti letto, di cui 15 per l'unico SPDC
  e 35 per la clinica psichiatrica universitaria.
     In tale contesto, la programmazione locale ha previsto
  l'attivazione, in ambito pubblico, di due nuovi SPDC, uno dei
  quali nella clinica universitaria presso il policlinico di
  Modena.
     Per il secondo SPDC, da attribuire al dipartimento salute
  mentale-sud di Sassuolo, una volta accertata l'impossibilità
  di poterlo attivare in tempi brevi, per carenze strutturali,
  all'interno di ospedali generali, e tenuto anche conto della
  necessità di ricercare soluzioni immediatamente attuabili per
  la riduzione dei posti letto privati, senza derogare dal
  principio della direzione pubblica del servizio, bensì
  ottimizzando l'uso delle risorse, ne venne individuata la sede
  presso la casa di cura Villa Igea.
     Ciò in via eccezionale e provvisoria, in attesa di
  trasferire tale SPDC nella sede definitiva del nuovo ospedale
  generale di Sassuolo, non appena i finanziamenti relativi al
  progetto, ai sensi dell'articolo 20 della legge n. 67 del
  1988, avessero permesso il completamento del presidio stesso,
  già in fase di realizzazione, come espressamente indicato
  nella deliberazione del Consiglio regionale n. 737 del 9
  ottobre
 
                              Pag. 124
 
  1997, di approvazione del piano attuativo locale di Modena
  1997-1999 per la rimodulazione della rete ospedaliera
  provinciale.
     Il SPDC del dipartimento salute mentale-sud di Sassuolo,
  ancorché collocato a Villa Igea è, a tutti gli effetti, un
  reparto del sistema ospedaliero pubblico, con organizzazione e
  procedure di ricovero uguali a quelle utilizzate nelle altre
  strutture di diagnosi e cura, sotto la direzione sanitaria
  dell'azienda USL di Modena e la piena responsabilità del
  relativo dipartimento di salute mentale, di cui è parte
  integrante.
     L'integrazione del SPDC con il presidio ospedaliero di
  Sassuolo è garantita dalla direzione da parte del responsabile
  del dipartimento salute mentale-sud e dal collegamento
  organizzativo con il sistema dell'emergenza per quanto
  riguarda le consulenze urgenti e di routine.
     La valutazione multidisciplinare, indispensabile
  all'ingresso del paziente, viene garantita dalla collocazione
  della guardia psichiatrica presso il pronto soccorso del
  presidio ospedaliero di Sassuolo, dove tutte le urgenze
  vengono valutate prima dell'ammissione nel reparto
  psichiatrico.
     Peraltro, la maggiore esposizione al rischio di problemi
  medico-internistici è presente al momento dell'ingresso del
  paziente, quando più alta è la necessità di accertamenti
  diagnostici.
     Va ricordato, comunque, che la struttura ospedaliera di
  Villa Igea dispone di un adeguato supporto in termini di
  consulenze internistiche e diagnostiche.
     La convenzione tra l'azienda USL di Modena e la casa di
  cura Villa Igea prevede esclusivamente l'utilizzo della
  struttura, di parte del personale e dei relativi beni e
  servizi.
     La tipologia del rapporto contrattuale con la casa di cura
  in questione è configurata, nel contratto di fornitura siglato
  dalle parti, come acquisto di un servizio complessivo,
  onnicomprensivo, corrispondente alla gestione di un reparto di
  15 posti letto con le caratteristiche, le esigenze e la
  struttura organizzativa personale, tempi e modi di assistenza,
  beni e servizi, proprie di un SPDC.
     Il costo complessivo, comparato con quelli medi degli
  altri SPDC pubblici, risulta essere conveniente.
     Il monitoraggio dei ricoveri e del numero di giornate di
  degenza è assicurato dagli stessi dispositivi e modalità che
  regolano il monitoraggio dei ricoveri presso gli altri SPDC
  aziendali.
     Esiste, inoltre, un coordinamento mensile con i direttori
  sanitari di tutte le strutture di degenza del territorio
  provinciale modenese, per monitorare le esigenze di ricovero e
  prevenire eventuali effetti indesiderati e problematici, sia
  sul piano della disponibilità di posti letto sia sul piano
  dell'ulteriore sviluppo di meccanismi di articolazione e
  collocazione in rete di tutte le risorse disponibili.
     La programmazione della regione Emilia-Romagna in materia
  di assistenza psichiatrica, come confermato nella normativa
  regionale vigente, prevede l'attivazione dell'SPDC
  esclusivamente in ospedali generali, come previsto
  dall'articolo 34 della legge 833 del 1978 e dal citato decreto
  del Presidente della Repubblica 7 aprile 1994.
     In ogni caso, l'assessorato alla sanità della regione
  Emilia-Romagna ha ribadito il proprio impegno nel sorvegliare
  l'evoluzione dei programmi in atto nel settore, in conformità
  a quanto indicato nella normativa nazionale e regionale
  vigente, ed ha assicurato che, qualora se ne ravvisi
  l'opportunità, verranno posti in essere gli appropriati
  interventi.
 
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