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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


433963
SMC0471-0156
Bollettino Giunte e Commissioni n. 471 del 16 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-471)
(suddiviso in 205 Unità Documento)
Unità Documento n.156 (che inizia a pag.126 dello stampato)
              ...XII COMMISSIONE PERMANENTE
                       (Affari sociali)
 
 
...INTERROGAZIONI
...5 - 05656. LAVCOMM
...5 - 05656.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE SAIA N. 5-05656
Martedì 16 marzo 1999. - Presidenza del Vicepresidente Piergiorgio MASSIDDA. Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Monica Bettoni.
ZZSMC ZZRES ZZSMC160399 ZZSMC990316 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC471 ZZ13 ZZD ZZTX ZZC12 ZZNO ZZXX
     La CUF, con la nota 73, ha ritenuto far presente, almeno
  per il momento e in armonia con la più recente letteratura
  medica, che le specialità medicinali a base di Iosartan e
  altri sartanici debbano essere considerate di seconda scelta
  rispetto agli ACE-inibitori e siano da impiegarsi laddove, per
  la presenza di tosse o angioedema, l'impiego degli
  ACE-inibitori possa risultare fastidioso per il paziente.
     Infatti, la 1999  World Health Organization -
  International society of hypertension guidelines for the
  management of hypertension (Journal of Hypertension 1999,
  vol. 17, n. 2), fonte recente particolarmente attendibile, al
  capitolo " Drug treatment for lowering blood pressure",
  riporta:
       "le sei principali classi di farmaci usate in tutto il
  mondo per ridurre la pressione del sangue sono: diuretici,
  beta-bloccanti, calcio antagonisti, ACE-inibitori, antagonisti
  dell'angiotensina II (o sartanici, NdT) e bloccanti
  alfa-adrenergici.  In certi Paesi sono di frequente ancora
  utilizzati reserpina e metildopa.  Non esiste una dimostrazione
  attendibile e consistente a sostegno di sostanziali differenze
  tra classi di farmaci nei loro effettivi antipertensivi,
  mentre ogni classe può presentare differenze importanti per
  quanto concerne gli effetti indesiderati.  Esistono inoltre
  significative differenze tra classi di farmaci relativamente
  alla rilevanza dei dati disponibili, ottenuti mediante
  trials  clinici controllati, sugli effetti del
  trattamento su morbilità e mortalità.  Mentre si dispone di una
  larga massa di dati che dimostrano i benefici dei prodotti più
  vecchi, quali i diuretici e i beta-bloccanti, esistono un
  minor numero di dati disponibili sui calcio-antagonisti e
  sugli ACE-inibitori, e non sono a disposizione dati affidabili
  sugli alfa-bloccanti e sulle più recenti classi di farmaci
  quali gli antagonisti dell'angiotensina II".
     Anche il  british national formulary,  predisposto da
  british medical association  e da  Royal pharmaceutical
  society of Great Britain  e distribuito a tutti i medici e
  farmacisti inglesi, a proposito dei sartanici indica che "essi
  sono un'utile alternativa per pazienti che devono interrompere
  un ACE-inibitore a causa di una tosse persistente".
     Lo stesso punto di vista è sostenuto negli Stati Uniti
  dell' American hospital formulary service (American hospital
  formulary service 98,  p. 1507,  supplement A,  24:08,
  1998).
     Le azioni sfavorevoli dei sartanici sono praticamente
  equivalenti per frequenza e tipologia nei pazienti trattati
  con ACE-inibitori.  Come gli ACE-inibitori, sono sconsigliati
  in casi di stenosi bilaterale renale o di stenosi arteriosa
  con rene funzionalmente unico, sono controindicati in
  gravidanza ed è ritenuta pericolosa l'associazione con
  diuretici risparmiatori di potassio.  In positivo, per i
  sartanici, vi è l'assenza o meglio, stanti le segnalazioni in
  letteratura, frequenza inferiore di tosse e di angioedema.
     In negativo, vi sono segnalazioni di casi di
  epatotossicità anche mortali (Bosch X. Losartan-induced
  hepatotoxicity.  JAMA 278, 1572, 1997 a;  Nygaard B, Standgaard
  S.Marked hepatotoxicity associated with losartan treatment.
  Blood Press, 5, 190-191, 1996) e la FDA su tali basi ha
  ritenuto che un richiamo relativo all'epatotossicità fosse
  inserito anche nel foglietto illustrativo di un sartano di
  prossima
 
                              Pag. 127
 
  immissione in commercio negli USA, anche se non estendibile
  al presente per l'intera classe (Reactions, 16.01; 21.02,
  26.04, Adis International Ltd. 1998).  Sono stati anche
  rilevati casi di pancreatite (Bosch X. Losartan-induced acute
  pancreatitis.  Ann. Intern.  Med. 127, 1043-1044, 1997b.;  Burck
  R, Keim V, Fiedler F, van der Woulde FJ, Rohmeiss P.
  Pancreatitis after losartan.  Lancet 351, 1178, 1998) che,
  verificatisi dopo remissione totale alla ripresa del
  trattamento, non sono invece comparsi quando è stato dato un
  ACE-inibitore (o atenololo) in luogo del sartano.
     In conclusione, essendo gli ACE-inibitori da tempo
  nell'uso terapeutico, esiste a loro favore, rispetto ai
  sartanici, una maggiore disponibilità di studi e di conoscenze
  tratti da articoli pubblicati su riviste internazionalmente
  qualificate.
     La decisione della CUF relativa alla nota 73 non è stata
  pertanto dettata da scelte soggettive o da arbitrarietà, ma si
  è basata esclusivamente su documentazioni scientifiche.  Si
  sottolinea, infine, che tale scelta non limita assolutamente
  la libertà di cura del paziente, ma semmai lo tutela non
  potendosi affatto sostenere che i sartanici siano da
  considerarsi migliori degli ACE-inibitori in termini di
  rapporto di efficacia rischio o di costo/beneficio.
 
DATA=990316 FASCID=SMC13-471 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=12 SEDE=XX NSTA=0471 TOTPAG=0212 TOTDOC=0205 NDOC=0156 TIPDOC=P DOCTIT=0155 COMM=C12D FTX PAGINIZ=0126 RIGINIZ=004 PAGFIN=0127 RIGFIN=024 UPAG=NO PAGEIN=126 PAGEFIN=127 SORTRES=9903163 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00471 SORTNAV=59903160 00471 b00000 ZZSMC471 NDOC0156 TIPDOCP DOCTIT0155 NDOC0155



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