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La Commissione prosegue l'esame rinviato, da ultimo, al
termine della odierna seduta antimeridiana.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, rammenta che
al termine della seduta antimeridiana era stato accantonato
l'emendamento 4.23. Avverte che non porrà in votazione
l'emendamento 4.24, in assenza dei firmatari. Invita
l'onorevole Ferrari a dichiarare se intenda ritirare
l'emendamento 4.25.
Francesco FERRARI (PD-U) insiste per la votazione
dell'emendamento 4.25.
La commissione respinge l'emendamento Ferrari 4.25, sul
quale il relatore ed il rappresentante del Governo hanno
espresso parere contrario; approva l'emendamento Dozzo 4.26.
L'emendamento 4.27 non viene posto in votazione in assenza dei
firmatari. Approva quindi, con distinte votazioni, gli
emendamenti Tattarini 4.28 e Anghinoni 4.29.
Paolo RUBINO (DS-U) non accoglie l'invito al ritiro
formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo,
insistendo per la votazione dell'emendamento 4.30.
La Commissione approva l'emendamento 4.30, sul quale il
relatore ed il rappresentante del Governo hanno espresso
parere contrario.
Siegfried BRUGGER (misto-Min. linguist.) ritira, anche
a nome degli altri firmatari, l'emendamento 4.31.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
emendamenti Dozzo 4.32 e Franz 4.33; approva gli identici
emendamenti Paolo Rubino 4.34 e Scarpa Bonazza Buora 4.35. A
seguito di tale approvazione l'emendamento Tattarini 4.36
risulta assorbito. Approva quindi, con distinte votazioni, gli
emendamenti Malentacchi 4.37 e 4.38 del relatore.
Siegfried BRUGGER (misto-Min. linguist.) riformula
l'emendamento 4.39 in modo analogo all'emendamento 2.60, già
approvato dalla Commissione.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, esprime
parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento
4.39.
Il sottosegretario Roberto BORRONI si rimette alla
Commissione in ordine alla nuova formulazione dlel'emendamento
4.39.
La Commissione approva l'emendamento Brugger 4.39, come
riformulato; respinge l'emendamento Franz 4.40. L'emendamento
volontè 4.41 non viene posto in votazione in assenza dei
firmatari.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, propone di
riformulare l'emendamento 4.42 aggiungendo, in fine, le
parole: "che ne fanno richiesta".
Flavio TATTARINI (DS-U) riformula l'emendamento nel
senso suggerito dal relatore.
La Commissione approva l'emendamento 4.42, nonché gli
identici emendamenti Malentacchi 3.37 e Ferarri 4.43.
L'emendamento Volontè 4.44 non viene posto in votazione in
assenza dei firmatari.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, propone di
riformulare l'emendamento 4.45 aggiungendo, in fine, le
parole: "ove siano interessati soggetti privati".
Gianpaolo DOZZO (LNIP) riformula l'emendamento nel
senso indicato dal relatore.
La Commissione approva, con distitne votazioni, gli
emendamenti Vascon 4.45, come riformulato, e Caveri 4.46.
Daniele FRANZ (AN) illustra l'emendamento 4.47, che
attribuisce alla diretta responsabilità del Ministro per le
politiche agricole il coordinamento e la verifica
dell'applicazione nazionale del regime delle quote.
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Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, conferma il
proprio parere contrario sull'emendamento 4.47.
La Commissione respinge l'emendamento Franz 4.47.
Daniele FRANZ (AN) illustra l'emendamento 4.48, che
attribuisce precise responsabilità ai presidenti delle Giunte
regionali e delle Province autonome, coinvolti anch'essi nella
gestione delle quote.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, conferma il
proprio parere contrario sull'emendamento, rilevando
l'opportunità di mantenere distinte le competenze statali da
quelle regionali e delle Province autonome.
La Commissione respinge l'emendamento Franz 4.48.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, propone di
riformulare l'emendamento 4.49 facendo riferimento, anziché
alla Conferenza Stato-Regioni, alla Regione interessata.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) riformula l'emendamento nel
senso suggerito dal relatore.
La Commissione approva l'emendamento Anghinoni 4.49, come
riformulato.
Daniele FRANZ (AN) illustra l'emendamento 4.50, il
quale, in applicazione del principio di sussidiarietà, è volto
ad impedire che lo Stato si possa sostituire alle Regioni in
caso di loro inerzia.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, precisa che
dal principio di sussidiarietà non consegue l'impossibilità
per lo Stato di agire in via sostitutiva.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, condivide
l'impianto del testo, in grado di garantire l'applicazione
della legge.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
emendamenti Franz 4.50 e Malentacchi 4.53; approva
l'emendamento 4.51 del relatore.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) invita il relatore ed il
rappresentante del Governo a chiarire se l'unificazione delle
priorità previste dall'emendamento 4.30 debba agire sulla
lettera a) o sulla lettera c) del comma 168
dell'articolo 2 della legge n. 662 del 1996.
Il sottosegretario Roberto BORRONI ritiene che
l'unificazione debba incidere sulla lettera a).
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, osserva che
la questione potrà essere verificata in un secondo tempo.
Sospende la seduta fino alle ore 20.45.
La seduta, sospesa alle 20.15, è ripresa alle
21.05.
Sauro SEDIOLI (DS-U), intervenendo sull'ordine dei
lavori, invita la presidenza ad acquisire la relazione della
Corte dei conti sull'AIMA, già in possesso di alcuni
quotidiani.
Giovanni DI STASI (DS-U), presidente e relatore,
comunica che la segreteria della Commissione già si è attivata
per acquisire la relazione, che non risulta ancora
disponibile.
Esprime quindi parere contrario sull'emendamento 5.1,
riservandosi di proporre un emendamento aggiuntivo al comma 1
dell'articolo 5 che recuperi il secondo periodo del comma 3 di
tale emendamento. Esprime parere contrario sugli emendamenti
5.2, 5.3, 5.4, 5.5 e 5.6. Esprime parere favorevole sugli
identici emendamenti 5.7, 5.8, 5.9 e 5.10. Propone di
riformulare l'emendamento 5.11 non come soppressivo, bensì
inserendo dopo le parole: "tra le parti" le seguenti: "che
consenta al conduttore cedente la gestione della titolarità
delle quote in altra azienda di proprietà".
Pag. 142
Giorgio MALENTACCHI (misto-RC-PRO) non comprende, alla
luce della riformulazione proposta, i motivi che hanno indotto
il relatore ad esprimere parere contrario sull'emendamento
5.5.
Giovanni DI STASI (DS-U), presidente e relatore,
rileva che i due emendamenti affrontano situazioni diverse e
non è stato in grado di cogliere a pieno il senso
dell'emendamento 5.5. Esprime quindi parere favorevole
sull'emendamento 5.72. gli emendamenti 5.12, 5.13, 5.14, 5.15
e 5.16 concernono lo stesso argomento. Considera preferibile
la formulazione dell'emendamento 5.15, inserendo dopo le
parole: "in un'altra azienda" le seguenti: "in proprietà".
Esprime parere favorevole sull'emendamento 5.17. Esprime
parere contrario sugli emendamenti 5.18, 5.19, 5.20, 5.21,
5.22 e 5.23. Esprime parere favorevole sull'emendamento 5.24.
Esprime parere contrario sugli identici emendamenti 5.25, 5.26
e 5.69. Esprime parere favorevole sugli emendamenti 5.74 e
5.75. Esprime parere contrario sugli emendamenti 5.27, 5.28 e
5.29. Propone di accantonare gli emendamenti 5.30, 5.31 e
5.32, dei quali sta studiando una riformulazione. Esprime
parere contrario sugli emendamenti 5.33 e 5.34. Esprime parere
favorevole sugli emendamenti 5.35 e 5.36. Esprime parere
contrario sugli emendamenti 5.37 e 5.38. Esprime parere
favorevole sugli identici emendamenti 5.70 e 5.71, dalla cui
approvazione deriverebbe la preclusione dell'emendamento 5.39.
Esprime parere favorevole altresì sull'emendamento 5.73.
Esprime parere contrario sugli emendamenti 5.40, 5.41 e 5.42.
Propone di accantonare gli emendamenti 5.43, 5.44 e 5.45.
Invita il firmatario al ritiro dell'emendamento 5.46. Propone
di accantonare gli emendamenti 5.47, 5.48, 5.49 e 5.50. Si
rimette alla Commissione in ordine all'emendamento 5.51.
Esprime parere contrario sugli emendamenti 5.52 e 5.53.
Esprime parere favorevole sull'emendamento 5.76 e sugli
identici emendamenti 5.54 e 5.55. Esprime parere contrario
sugli emendamenti 5.56 e 5.57. Esprime parere favorevole sugli
identici emendamenti 5.58 e 5.78. Esprime parere contrario
sull'emendamento 5.59. Esprime parere favorevole
sull'emendamento 5.60, al quale potrebbe essere riferito come
subemendamento l'emendamento 5.61, sul quale esprime parere
favorevole. L'emendamento 5.62 risulterebbe assorbito
dall'approvazione degli ultimi due emendamenti. Esprime parere
favorevole sull'emendamento 5.63, a condizione che venga
riformulato aggiungendo, in fine, le parole: "che ne fanno
richiesta". Esprime parere contrario sugli identici
emendamenti 5.64, 5.65 e 5.66. Esprime parer favorevole sugli
emendamenti 5.77, 5.67 e 5.68, sul quale ultimo si augura di
ricevere un chiarimento dal firmatario. Esprime parere
contrario sull'articolo aggiuntivo 5.01 ed invita al ritiro
dell'articolo aggiuntivo 5.02, che affronta lo stesso
argomento oggetto di alcune proposte di legge all'ordine del
giorno della Commissione.
Il sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
conforme a quello del relatore, tranne che per l'emendamento
5.38, sul quale esprime parere favorevole, e gli identici
emendamenti 5.70 e 5.71, sui quali esprime parere
contrario.
Daniele FRANZ (AN) illustra l'emendamento 5.3,
soppressivo del comma 1 dell'articolo 5, che considera una
norma ripetitiva e scontata. La sua riproposizione in questa
sede precluderebbe d'altra parte ogni evoluzione normativa,
mentre, probabilmente, l'unica soluzione al problema delle
quote consisterebbe nel trasformare la quota in una
concessione a produrre, evitandone la circolazione.
Francesco FERRARI (PD-U) osserva che dall'approvazione
dell'emendamento 5.3 conseguirebbe l'attribuzione delle quote
latte alla proprietà fondiaria anziché ai produttori.
Preannuncia, pertanto, il proprio voto contrario.
Sergio TRABATTONI (DS-U) esprime perplessità per la
formulazione del comma 1 dell'articolo 5, ove l'uso del verbo
Pag. 143
spettare induce a ritenere che la quota prefiguri un vero e
proprio diritto di proprietà. Il successivo emendamento 5.4
definisce invece la quota come una semplice autorizzazione
rilasciata al conduttore. Essa consente, cioè, l'esercizio di
un diritto che deve essere riconosciuto. Ritiene che il testo
debba mantenere una propria coerenza, nonostante le
conseguenze negative derivanti dall'approvazione
dell'emendamento 4.30.
Giovanni DI STASI (DS-U), presidente e relatore,
ritiene che l'errore relativo all'approvazione
dell'emendamento 4.30 possa essere corretto nel corso del
procedimento. Rileva il rischio di spezzare l'equilibrio del
testo senza crearne uno migliore.
Daniele FRANZ (AN) condivide le considerazioni
dell'onorevole Trabattoni in ordine alla natura giuridica
della quota, esortando la Commissione ad approvare
l'emendamento 5.3.
Francesco FERRARI (PD-U) ribadisce la necessità di
attribuire la titolarità delle quote ai produttori.
Lino Carlo RAVA (DS-U) recepisce le considerazioni
dell'onorevole Dozzo, suggerendo di modificare il comma 1
sostituendo alla parola: "spetta" la seguente: "è
riconosciuta".
Gianpaolo DOZZO (LNIP) ritiene che si debba
innanzitutto chiarire se la quota costituisca un titolo al
portatore o una mera autorizzazione.
Lino Carlo RAVA (DS-U) osserva che occorre tenere conto
della situazione storica.
Giorgio MALENTACCHI (misto-RC-PRO) manifesta la propria
contrarietà al mercato delle quote, cui si ispira anche
l'emendamento 5.5.
Sergio TRABATTONI (DS-U) rammenta che nel settore del
commercio si sono trasformate le licenze in semplici
autorizzazioni. Il suo emendamento va nella stessa
direzione.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
emendamenti Domenico Izzo 5.1, fatto proprio dall'onorevole
Ferrari, Losurdo 5.2, Franz 5.3, Trabattoni 5.4 e Malentacchi
5.5.
Sergio TRABATTONI (DS-U) invita il relatore a chiarire,
in ordine all'emendamento 5.80, chi stabilisca le cause di
forza maggiore.
Giovanni DI STASI (DS-U), presidente e relatore,
osserva che tale competenza è devoluta alle autorità
competenti.
La Commissione approva l'emendamento 5.80 del relatore e
respinge l'emendamento Dozzo 5.6.
Flavio TATTARINI (DS-U) si domanda se sia il caso di
sopprimere il riferimento all'espropriazione nel primo periodo
del comma 2, dedicando ad essa una specifica norma con
l'emendamento 5.15, sul quale il relatore ha espresso parere
favorevole.
Giovanni DI STASI (DS-U), presidente e relatore,
rileva che l'emendamento 5.5 si limita all'espropriazione per
pubblica utilità.
La Commissione approva gli identici emendamenti
Malentacchi 5.7, Scarpa Bonazza Buora 5.8, Franz 5.9 e Ferrari
5.10.
Francesco FERRARI (PD-U) non accetta la riformulazione
dell'emendamento 5.11 proposta dal relatore.
La Commissione approva, con distinte votazioni, gli
emendamenti Ferrari 5.11, sul quale il relatore ed il
rappresentante del Governo hanno espresso parere contrario, e
5.72 del relatore.
Francesco FERRARI (PD-U) non accetta la riformulazione
dell'emendamento 5.15 proposta dal relatore.
Pag. 144
Flavio TATTARINI (DS-U) propone di riformulare
l'emendamento 5.15 introducendo il riferimento alle aziende in
proprietà o in conduzione.
La Commissione approva l'emendamento Ferrari 5.15, come
riformulato. A seguito di tale approvazione risultano
assorbiti gli emendamenti Losurdo 5.12, Scarpa Bonazza Buora
5.13 e 5.14 e Malentacchi 5.16.
Daniele FRANZ (AN) ritiene che l'emendametnto 5.72
debba essere riformulato in ordine alla titolarità della quota
per evitare contrasti con il comma 1 dell'articolo 5.
Flavio TATTARINI (DS-U) osserva che l'emendamento 5.72
non crea alcun contrasto, limitando semplicemente il periodo
di trasferimento della titolarità della quota alla durata del
contratto di locazione.
Sergio TRABATTONI (DS-U) teme che l'emendamento
approvato possa essere foriero di complicazioni.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) ritiene che un trattamento
analogo vada riservato anche alla locazione di aziende con
quote. Esprime quindi la propria contrarietà all'emendamento
5.17, osservando che la quota deve essere acquistata nella sua
interezza.
Flavio TATTARINI (DS-U) preannuncia il voto contrario
sull'emendamento 5.17.
La Commissione respinge l'emendamento Malentacchi 5.17,
sul quale il relatore ed il rappresentante del Governo,
rettificando il parere precedentemente espresso, esprimono
parere contrario.
Daniele FRANZ (AN) illustra l'emendamento 5.18, il
quale si riferisce al coinvolgimento regionale già previsto in
altre disposizioni del disegno di legge.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) si dichiara contrario
all'emendamento in esame, reputando necessario porre limiti
precisi per evitare che alcune regioni possano fare incetta di
quote di cui non hanno bisogno a scapito delle Regioni che
producono oltre la quota loro assegnata.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
emendamenti Franz 5.18 e 5.19.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) illustra l'emendamento 5.20, che
elenca tutte le fattispecie del trasferimento delle quote.
Giovanni DI STASI, presidente e relatore, propone
di riformulare l'emendamento 5.20 sostituendo il secondo
periodo del comma 3 con il seguente: "Le quote acquisite dalla
riserva nazionale non possono essere trasferite in tutto o in
parte in qualsiasi forma contrattuale per i successivi tre
periodi, salvo cause di forza maggiore".
Si apre quindi un breve dibattito sull'opportunità di
introdurre o meno il riferimento all ruolo delle Regioni,
sostenuta dai deputati Gianpaolo DOZZO (LNIP) e Daniele FRANZ
(AN) e contrastata dai deputati Francesco FERRARI (PD-U) e
Lino Carlo RAVA (DS-U), che concordano con la proposta
formulata dal relatore.
Giovanni DI STASI (DS-U), presidente e relatore,
riformula l'emendamento 5.20, sostituendo la parola:
"acquisite" con la seguente: "provenienti", al fine di evitare
equivoci.
Sergio TRABATTONI (DS-U) ritiene che le quote che
verranno attribuite gratuitamente non dovrebbero costituire
oggetto di affitto o di vendita.
Il sottosegretario Roberto BORRONI ribadisce ancora una
volta l'equilibrio su cui poggia il testo, che limita il
divieto della vendita ai tre periodi successivi
all'assegnazione.
La Commissione approva l'emendamento Vascon 5.20, come
riformulato.
Pag. 145
Respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Losurdo
5.21, Ferrari 5.22 e Malentacchi 5.23. Approva l'emendamento
Trabattoni 5.24. Respinge gli identici emendamenti Volontè
5.25, fatto proprio dall'onorevole Franz, Franz 5.26 e Paolo
Rubino 5.69.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) invita il relatore a chiarire il
senso dell'emendamento 5.74.
Giovanni DI STASI (DS-U), presidente e relatore,
osserva che l'emendamento è finalizzato a ridurre le
possibilità di vendita delle quote fuori Regione o Provincia
autonoma.
Daniele FRANZ (AN) non concorda con la proposta
emendativa del relatore.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) afferma che le stesse finalità
del relatore potrebbero essere raggiunte con l'approvazione
dell'emendamento 5.27.
Sergio TRABATTONI (DS-U) illustra l'emendamento 5.27,
volto a chiarire che in caso di accordi tra Regioni il
trasferimento può riguardare la totalità della quota.
La Commissione respinge l'emendamento 5.74 del
relatore.
Daniele FRANZ (AN) invita il relatore a chiarire il
riferimento alle Regioni territorialmente contigue contenuto
nell'emendamento 5.75.
Giovanni DI STASI, presidente e relatore,
specifica il senso dell'emendamento.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) considera opportuno, in nome
della solidarietà, lasciare campo libero agli accordi tra
tutte le Regioni e le Province autonome.
La Commissione approva l'emendamento 5.75 del relatore.
Si svolge quindi un breve dibattito sull'emendamento 5.27,
illustrato da Sergio TRABATTONI (DS-U), in ordine al quale
Giovanni DI STASI, presidente e relatore, conferma il
parere già espresso. Nel corso del dibattito Lino Carlo RAVA
(DS-U) concorda con le valutazioni del relatore, mentre
Gianpaolo DOZZO (LNIP) condivide la proposta emendativa
dell'onorevole Trabattoni.
La Commissione respinge l'emendamento Trabattoni 5.27.
Sergio TRABATTONI (DS-U) illustra l'emendamento 5.28,
finalizzato a consentire l'utilizzo della quota acquistata
anche in corso di periodo.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) illustra l'emendamento 5.29, che
disciplina la cessione di quote parzialmente utilizzate.
Giovanni DI STASI (DS-U), presidente e relatore,
consentendo la Commissione, propone di accantonare, unitamente
agli emendamenti 5.30, 5.31 e 5.32, anche gli emendamenti 5.28
e 5.29.
La Commissione respinge l'emendamento Anghinoni 5.33.
Daniele FRANZ (AN) illustra l'emendamento 5.34,
finalizzato ad introdurre un criterio di priorità nel caso di
vendita delle quote a favore dei produttori aventi le
strutture produttive nella medesima Regione. Non comprende
perché il testo del comma 4 debba indicare un unico criterio
di priorità a favore dei soci di cooperative: si tratta di una
preferenza che può emotivamente condividere ma che gli appare
politicamente sospetta.
Francesco FERRARI (PD-U) condivide il favore con cui il
testo guarda ai soci delle cooperative, che svolgono un ruolo
fondamentale per la produzione di qualità, soprattutto in
determinate zone.
Lino Carlo RAVA (DS-U) rileva che il diritto di
prelazione necessita di strumenti operativi e procedure
laboriose.
Pag. 146
Gianpaolo DOZZO (LNIP) osserva che il diritto di
prelazione riconosciuto ad alcuni soggetti crea disparità in
ordine alle condizioni di produzione. Nel caso in cui si
intenda comunque fare riferimento a tale istituto, occorre
disciplinarlo nel dettaglio. Propone quindi di accantonare la
questione.
Giovanni DI STASI, presidente e relatore, non
comprende perché si cerchi ora di stabilire criteri di
priorità per i produttori residenti nella stessa Regione,
quando in precedenza si è contrastata la linea di limitare ai
confini regionali i trasferimenti di quote.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) precisa di essersi riferito, nel
precedente intervento, al settimo periodo del comma 4, che
l'emendamento 5.33 proponeva di sopprimere.
Lino Carlo RAVA (DS-U) evidenzia la portata limitata
del settimo periodo del comma 4.
Daniele FRANZ (AN) non concorda con le valutazioni
dell'onorevole Rava.
La Commissione respinge l'emendamento Franz 5.34.
Flavio TATTARINI (DS-U) teme che dall'approvazione
dell'emendamento 5.35 possa derivare l'introduzione di un
elemento sviante del controllo delle quote e quindi della
compensazione.
Sergio TRABATTONI (DS-U), alla luce dei timori espressi
dall'onorevole Tatttarini, ritira l'emendamento 5.35.
La Commissione approva l'emendamento Franz 5.36 e respinge
l'emendamento Franz 5.37.
Giovanni DI STASI, presidente e relatore,
rammenta che sono stati accantonati gli emendamenti 5.38,
5.70, 5.71 e 5.39.
Sergio TRABATTONI (DS-U) illustra l'emendamento 5.40,
finalizzato a dare validità all'affitto in corso di annata,
stabilendo nel contempo una durata minima del contratto al
fine di evitare che si possa sfuggire alla compensazione.
Flavio TATTARINI (DS-U) considera opportuno rendere
operativo in corso d'anno il contratto di locazione, che però
deve riguardare l'intero periodo. Analogo discorso va
effettuato per la soccida ed il comodato di stalla.
Francesco FERRARI (PD-U) considera inopportuno
stabilire limiti eccessivamente rigidi, anche in
considerazione delle normative più liberiste vigenti in altri
Paesi europei.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) condivide le valutazioni
dell'onorevole Tattarini, che dovrebbero essere estese anche
al comma 6 dell'articolo 5, che propone di modificare
approvando l'emendamento 5.42.
La Commissione respinge l'emendamento Trabattoni 5.40.
Giorgio MALENTACCHI (misto-RC-PRO), intervenendo
sull'ordine dei lavori, chiede di rinviare alla seduta di
domani il seguito dell'esame.
Giovanni DI STASI, presidente e relatore, propone
di proseguire i lavori fino alle ore 23.30.
La Commissione consente. Approva quindi l'emendamento 5.73
del relatore.
Sergio TRABATTONI (DS-U) rileva che l'emendamento 5.41
è strettamente connesso all'emendamento 5.40.
La Commssione respinge l'emendamento Trabattoni 5.41.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) propone di accantonare
l'emendamento 5.42.
Giovanni DI STASI, presidente e relatore, avverte
che risultano accantonati gli emendamenti 5.42, 5.43, 5.44 e
5.45.
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Sergio TRABATTONI (DS-U) illustra l'emendamento 5.46,
derivante dall'esigenza di distinguere tra aziende e stalle
per evitare che la confusione terminologica possa dare adito a
qualche trucco.
La Commissione respinge l'emendamento Trabattoni 5.46. Gli
identici emendamenti Malentacchi 5.47, Scarpa Bonazza Buora
5.48, Vascon 5.49 e Ferrari 5.50 sono stati accantonati.
Respinge l'emendamento Losurdo 5.51, sul quale il relatore si
è rimesso alla Commissione. L'emendamento 5.52 non viene posto
in votazione in assenza dei firmatari. Respinge l'emendamento
Losurdo 5.53. Approva, con distinte votazioni, l'emendamento
5.76 del relatore e gli identici emendamenti Scarpa Bonzza
Buora 5.54 e Losurdo 5.55; respinge l'emendamento Malentacchi
5.56.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) si rammarica di non essersi reso
conto della votazione dell'emendamento 5.76, che va contro la
filosofia precedentemente indicata. Illustra l'emendamento
5.57, finalizzato ad introdurre un limite più restrittivo per
il trasferimento di quote ad aziende i cui terreni siano
coltivati a frutteto.
La Commissione respinge, con distinte votazioni,
l'emendamento Dozzo 5.57; approva gli identici emendamenti
5.58 Volontè e 5.78 del relatore; respinge l'emendamento Dozzo
5.59. Approva, come subemendamento all'emendamento 5.60,
l'emendamento Scarpa Bonazza Buora 5.61, fatto proprio
dall'onorevole Franz. Approva quindi l'emendamento Ferrari
5.60. A seguito di tale approvazione l'emendamento 5.62
risulta assorbito. Approva l'emendamento Volontè 5.63, fatto
proprio dall'onorevole Tattarini che lo ha riformulato nel
senso indicato dal relatore. Respinge gli identici emendamenti
Malentacchi 5.64, Vascon 5.65 e Ferrari 5.66. Approva
l'emendamento 5.77 del relatore, nonché l'emendamento Caveri
5.67, come riformulato. Approva, infine, l'emendamento Ferrari
5.68, illustrato dal firmatario, sul quale il relatore ha
espresso, a rettifica del precedente giudizio, parere
favorevole.
Nuccio CARRARA (AN) illustra l'articolo aggiuntivo
5.01, volto a proteggere le specie autoctone ed in via di
estinzione, andando incontro ai produttori che allevano razze
non competitive.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) condivide l'articolo aggiuntivo,
che ritiene possa riguardare un numero ridotto di esemplari.
Esprimerebbe un'altra valutazione in presenza di numeri
rilevanti.
Flavio TATTARINI (DS-U) condivide lo spirito
dell'articolo aggiuntivo, di cui va misurata la compatibilità
con la normativa comunitaria.
Giovanni DI STASI, presidente e relatore,
dichiara che sia lui sia il rappresentante del Governo
condividono il merito dell'articolo aggiuntivo, il quale pone
però problemi di compatibilità con la normativa comunitaria.
Propone, pertanto, di ritirarlo e di ripresentarlo in
Assemblea.
Nuccio CARRARA (AN), ritira l'articolo aggiuntivo 5.01,
sottolineando l'esigenza che il Parlamento si pronunci
comunque sulla questione.
Giovanni DI STASI, presidente e relatore, invita
l'onorevole Carrara a ritirare l'articolo aggiuntivo 5.02, che
affronta una materia trattata in alcune proposte di legge
all'ordine del giorno della Commissione.
Nuccio CARRARA (AN), prendendo atto del rilievo del
relatore, ritira l'articolo aggiuntivo 5.02, con il quale
auspicava di assicurare una corsia preferenziale alla
soluzione di un problema urgente.
Giovanni DI STASI, presidente e relatore, rinvia
il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani.
La seduta termina alle 23.25.
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