| UMBERTO RANIERI, Sottosegretario di Stato per gli
affari esteri. Il presidente della Repubblica di Colombia,
Ernesto Samper, è venuto a Roma nel febbraio dello scorso anno
per una visita di commiato dal Pontefice, come vuole la
consuetudine nei paesi cattolici latino-americani per i
presidenti il cui mandato sia in scadenza. In quella
occasione, su richiesta colombiana, il presidente Samper, come
avviene molto spesso in occasione di visite in Vaticano, è
stato ricevuto anche dall'onorevole Presidente del
Consiglio.
La Colombia è stata fino allo scorso mese di settembre
presidente di turno del movimento dei paesi non allineati;
pertanto il presidente Samper è stato ricevuto dal Governo
italiano anche in considerazione della sua funzione di
rappresentante dell'importante e numeroso gruppo di paesi non
allineati, che ha un suo peso anche in relazione alla
questione della riforma del Consiglio di sicurezza delle
Nazioni Unite. Nel corso del suo mandato, il presidente Samper
ha visitato varie capitali europee dove è stato ricevuto al
massimo livello.
L'Italia segue le vicende dei diritti umani in Colombia;
costituisce una costante nell'agenda dei lavori bilaterali con
questo paese l'attenzione che si manifesta anche con il
sostegno all'attività dell'ufficio di Bogotà dell'alto
commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. In ogni
caso, questo impegno va consolidato e rafforzato; a tal fine
debbono certamente essere tenute in conto anche alcune
scrupolose riflessioni svolte dall'onorevole Fei nella sua
interrogazione.
Vorrei, infine, esprimere il mio rammarico per il fatto
che la risposta del Governo a questo strumento del sindacato
ispettivo sia giunta con tanto ritardo.
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