| MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, penso che neppure
nell'assemblea del partito comunista sovietico si siano
sentite risposte come quelle che oggi ha dato il
rappresentante del Governo: risposte che sono semplicemente
vergognose. Questo non lo sostiene il deputato Marco Zacchera,
ma la stampa cattolica che più volte si è chiesta per quale
motivo il Governo italiano stia tenendo certe posizioni nei
confronti del Governo dell'Angola.
Quanto affermato dal Governo è gravissimo. Se il
sottosegretario Ranieri avesse partecipato qualche volta alle
riunioni della Commissioni affari esteri quando si è parlato
di questo problema, se avesse ascoltato le delegazioni dei
parlamentari dell'Unita che sono state ricevute dalla
Commissione, forse avrebbe cominciato a chiedersi se quanto
detto dal nostro ambasciatore in Angola e le note che sono
state consegnate siano o meno rispettosi della verità.
Ma come è possibile arrivare addirittura a dire che, se si
spara al capo dell'opposizione, forse a sparargli è stato un
altro deputato dell'opposizione? Come si può sostenere che se
il Governo mette in galera i deputati dell'opposizione è
perché essi erano accusati di favoreggiamento? Questo è un
Governo democratico o è un Governo che ha preso posizione?
Ed ancora: onorevole sottosegretario, perché lei ha letto
soltanto parzialmente e non integralmente la deliberazione
della Comunità europea? Perché non ha letto anche quelle parti
in cui si accusava formalmente il Governo angolano di non
rispettare i diritti umani? Perché lei ha detto che i due
aerei dell'ONU sono stati abbattuti dall'Unita, quando nessuno
è in grado di accertarlo? Come mai il Presidente dell'Angola
ha detto, a quel punto, di ritirare anche i "caschi blu"?
Forse perché non vuole che qualcuno veda ciò che fa in Angola
il Governo?
Mi attengo soltanto alle notizie diciamo "neutre"; mi fido
molto, ad esempio, di quanto mi dicono i missionari italiani
che pubblicano sulle loro riviste notizie relative ad un
continuo attentato da parte del Governo paracomunista
dell'Angola nei confronti dell'Unita, che lei accusa di non
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aver consegnato una parte del territorio. Ma se ti sparano
tutti i giorni, consegni le armi a coloro che ti sparano?
La situazione è tragica e noi, anche come Comunità
europea, abbiamo in Angola delle responsabilità. Il Governo
italiano sta facendo degli affari in Angola! In cambio di
banane stiamo costruendo o vogliamo contribuire a costruire
una ferrovia in quel paese, per trasportare anche, diciamo
così, le armi governative nelle zone controllate
dall'Unita.
Lei certo dirà che io sono un "tifoso" dell'Unita. Guardi
che a me l'Unita non ha fatto alcunché né di bene né di male!
Ritengo che da parte governativa ci debba essere non dico una
maggiore obiettività ma una maggiore attenzione, equità e
riserbo prima di assegnare le colpe in una situazione in cui
tutti si sono accorti che il nostro Governo sta portando
avanti nell'Africa equatoriale oltre ad una politica
chiacchierata e di discussioni, anche una politica di
affari.
Questa è una linea strategica che il comunismo
internazionale sta portando avanti. Non è un mio "pallino", né
sono un "gasato" di queste cose. Le chiedo però di dirci per
quale motivo lei non abbia ascoltato i deputati dell'Unita e
le decine, le centinaia di testimonianze. Perché non ha
trovato il tempo per leggere i programmi ufficiali, fatti dal
Governo, per annientare fisicamente decine di deputati
dell'opposizione? In un'aula parlamentare bisogna avere il
coraggio di dire anche questo, se si vuole rimanere al di
fuori delle parti e attribuire ad entrambe le responsabilità
che hanno di non osservare gli accordi.
Non possiamo dare la colpa soltanto ad una delle due parti
perché non è giusto e perché effettivamente sono tante le
responsabilità. Per quale motivo il Governo angolano ha
inviato le proprie truppe in un altro paese, nel Congo
Brazzaville, per abbattere il Presidente della Repubblica
legittimamente eletto? Perché l'Europa di fronte a questo è
stata zitta? In quella zona soprattutto la Francia e gli Stati
Uniti fanno affari con le grandi compagnie e questo non è
giusto. Non voglio lasciarmi trascinare da queste cose, ma le
sento!
Conosco abbastanza bene quella situazione e non è esatto
quanto lei ci ha detto, signor sottosegretario. Le hanno fatto
leggere - non penso che lei abbia conoscenze specifiche di
quel problema - cose di parte.
Un Governo deve avere il coraggio di affrontare più
seriamente tale genere di questioni perché, per dirla con il
Manzoni, la responsabilità non è mai da una parte sola. A
soffrire è la popolazione civile, per colpa non soltanto
dell'Unita, ma anche del Governo.
Le chiedo di modificare questa linea. Mi spiace che non
sia venuto il sottosegretario Serri che in Commissione,
incalzato davanti a decine di testimonianze, ha detto cose
molto diverse dalle sue. Pertanto non sono solo profondamente
insoddisfatto, ma sono veramente preoccupato. Se l'Italia
prende posizione in questa maniera non si comporta neanche nel
limite delle normative dell'Unione europea e ciò è
estremamente grave.
Ribadisco quanto dicevo all'inizio: neanche ai tempi dello
stalinismo si ascoltavano risposte di questo genere, mio caro
sottosegretario (Applausi dei deputati dei gruppi di
alleanza nazionale e della lega nord per l'indipendenza della
Padania)!
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