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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434202
STA0505-0190
Somm. e Sten. d'Aula n. 505 del 16 marzo 1999 (STA13-505)
(suddiviso in 254 Unità Documento)
Unità Documento n.190 (che inizia a pag.45 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.151)
SEGUITO DISCUSSIONE: C5324; C3453; C4600; C5210; C5540. ...(Esame dell'articolo 10 - A.C. 5324) LAVASS
...SEGUITO DISCUSSIONE: C5324; C3453; C4600; C5210; C5540. ...(Esame dell'articolo 10 - A.C. 5324)
ROLANDO FONTAN.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO GIOVANARDI
ZZSTA ZZRES ZZSTA160399 ZZSTA990316 ZZSTA000399 ZZSTA000099 ZZSTA505 ZZ13 ZZDI ZZLL
    ROLANDO FONTAN.  Noi riteniamo che questo sia l'emendamento
  principale presentato a questo progetto di legge.  Con
  l'articolo 10 si provvede a conferire la delega al Governo per
  disciplinare il rapporto di impiego del personale della
  carriera prefettizia.
     Innanzitutto quello che non ci piace di questo articolato
  è la delega in una materia del genere.  Noi riteniamo che da un
  punto di vista procedurale sarebbe opportuno che il Parlamento
  legiferasse  in toto  in questa materia.
     Detto e premesso questo, è evidente che vi è una precisa
  volontà, nonostante tutte le dichiarazioni rese in sede di
 
                              Pag. 46
 
  campagna elettorale e nei convegni, sia da parte della
  maggioranza di centro-sinistra, sia da parte del centro-destra
  - come ritengo ovvio -, di mantenere l'istituto prefettizio.
  Infatti, se si conferisce una delega al Governo, gli si dà la
  possibilità di consolidare questo istituto ed è quindi
  evidente che non esiste la volontà di modificarlo radicalmente
  o, meglio, di eliminarlo.
     La lega nord per l'indipendenza della Padania ha
  presentato un progetto di legge tendente ad abrogare questo
  istituto.  Infatti, noi riteniamo che si possa procedere alla
  sua abrogazione, trasferendo le competenze di ordine
  amministrativo agli enti locali - comuni e province - e quelle
  di ordine pubblico alle questure.
     In effetti, questo istituto - non spetta a me ricordarlo -
  è un istituto nato male e sviluppatosi peggio tanto, che già
  sul nascere molti ritenevano che non fosse importante ed
  essenziale.  Nel prosieguo abbiamo visto che fine ha fatto e
  che cosa, di fatto, ha prodotto.  Con questo emendamento ci
  troviamo quindi in una posizione radicalmente opposta a quella
  che la maggioranza e parte dell'opposizione (mi riferisco al
  Polo) cercano di sostenere.  Riteniamo che sia giunto il tempo
  di abrogare l'istituto prefettizio e di restituire veri poteri
  di carattere amministrativo agli enti locali e competenze di
  ordine pubblico ai prefetti e ai questori, al fine di
  pervenire ad una unicità e ad una omogeneità.
     Qui si parla molto di federalismo, di decentramento e di
  autonomia, ma è evidente che in un sistema federale l'istituto
  del prefetto non avrebbe alcun senso (peraltro, non ha alcun
  senso neppure in questo sistema: figuriamoci in uno federale)!
  Non solo, ma ciò sta ad indicare la falsità con la quale
  questo Parlamento, ed in particolar modo questa maggioranza,
  prospettano tali riforme e tale federalismo: da una parte,
  dicono ai cittadini italiani e padani di voler fare la riforma
  federale (falso!); dall'altra parte, delegano al Governo - di
  nascosto al Parlamento - il compito di consolidare e
  rafforzare l'istituto prefettizio.  Nella sostanza, si
  aumentano i poteri dei prefetti; si sindacalizza il sistema
  (in questo caso, quindi, cade un ultimo baluardo); si erogano
  una serie di aumenti di carattere economico; si aumentano i
  privilegi (penso, ad esempio, all'assegnazione di alloggi e
  alla copertura assicurativa del rischio di responsabilità
  civile).  Non capisco perché i dirigenti degli enti locali
  debbano pagarsi l'assicurazione e la casa, mentre i prefetti
  abbiano invece la responsabilità civile e le case pagate dallo
  Stato!
     Ho citato solo alcune questioni per dimostrare che nel
  testo in esame non vi è la più pallida intenzione di
  modificare questo istituto; vi è anzi la più bieca volontà di
  conservazione.
     Per questi motivi, chiediamo la soppressione dell'articolo
  10 - perché in esso non vi è nulla di positivo - per fare una
  vera riforma, rispetto alla quale mi pare, però, che questo
  Parlamento sia sordo.
 
DATA=990316 FASCID=STA13-505 TIPOSTA=STA LEGISL=13 NCOMM= SEDE= NSTA=0505 TOTPAG=0094 TOTDOC=0254 NDOC=0190 TIPDOC=O DOCTIT=0151 COMM= DI PAGINIZ=0055 RIGINIZ=060 PAGFIN=0056 RIGFIN=054 UPAG=NO PAGEIN=45 PAGEFIN=46 SORTRES=9903163 SORTDDL= FASCIDC=13STA 00505 SORTNAV=59903162 00505 200000 ZZSTA505 NDOC0190 TIPDOCO DOCTIT0151 NDOC0151



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