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LIVIO PROIETTI. Signor Presidente, intervengo brevemente
per sollecitare la risposta ad una interrogazione presentata
nel mese scorso e rivolta ai ministri delle finanze e della
sanità, relativamente ad una vicenda che sta mettendo in
pericolo numerosi posti di lavoro, in un momento in cui
l'occupazione è nello stato che tutti conosciamo.
Si tratta di una interrogazione relativa ai distributori
automatici di tabacchi. Tempo fa si è diffusa una notizia
secondo la quale il Ministero della sanità avrebbe chiesto al
Ministero delle finanze la messa fuori-legge dei distributori
automatici di sigarette, in quanto violerebbero le
disposizioni relative alla vendita dei tabacchi ai minori di
sedici anni.
Naturalmente, il fatto ha creato l'immediato blocco delle
vendite e, conseguentemente, della produzione da parte delle
aziende che operano nel settore, le quali hanno invece
assicurato che i distributori possono essere - e sono - muniti
di dispositivi di lettura magnetica di tessere o del codice
fiscale per impedire la vendita ai suddetti minori.
E' necessaria una risposta a tale atto di sindacato
ispettivo perché solo una parola definitiva da parte dei
ministri della sanità e delle finanze può, in qualche misura,
ridare fiducia agli operatori commerciali e ai tabaccai che in
questo momento, naturalmente, non ritengono opportuno munirsi
di impianti che, secondo la notizia indicata, potrebbero
essere messi fuori legge da un momento all'altro. Si
comprende, quindi, l'urgenza di rispondere alla interrogazione
presentata.
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