| I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri degli
affari esteri, della difesa e dell'interno per sapere -
premesso che:
nella giornata di sabato 12 settembre 1998 è stato
ucciso, nel centro di Tirana, Azem Hajdari, braccio destro
dell'ex Presidente Sali Berisha, considerato uno dei maggiori
leaders dell'opposizione al nuovo governo guidato dal
premier socialista Fatos Nano;
si sono registrati già numerosi episodi di violenza nei
maggiori centri albanesi a seguito di questo grave delitto che
colpisce l'opposizione del partito democratico, privato della
necessaria tutela da parte dei servizi di sicurezza
governativi;
la situazione in Albania non è di assoluta tranquillità,
come invece il Governo ha ripetutamente rappresentato, anche
recentemente, in Parlamento, in occasione dell'esame del
disegno di legge di conversione del decreto-legge riguardante
la missione militare italiana in Albania -:
quali urgenti iniziative diplomatiche intendano adottare
o abbiano già adottato per evitare che la situazione in
Albania degeneri come nella primavera del 1997, quando una
sanguinosa guerra civile provocò quasi duemila morti tra la
popolazione;
se siano state già adottate idonee misure per tutelare
l'incolumità fisica dei quasi 2.000 connazionali residenti in
Albania;
se permangano rischi, alla luce della grave situazione
che si sta determinando in quel paese, per i contingenti
militari impegnati nel processo di ricostruzione dell'Albania
nel quadro degli accordi bilaterali;
se non ritengano opportuno rafforzare i controlli sulle
coste italiane al fine si scongiurare una nuova ondata di
clandestini albanesi.
(2-01363)
"Volontè, Tassone, Marinacci, Teresio Delfino, Fronzuti,
Di Nardo, Cimadoro".
(14 settembre 1998)
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