| ZACCHERA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per
sapere - premesso che:
la situazione in Angola appare in via di netto
deterioramento, soprattutto perché non risultano rispettati
gli accordi di pace;
in particolare, risulta che viene impedita l'attività
politica dei deputati e dei ministri dell'opposizione che si
ritroverebbero in una situazione di sostanziale ostaggio,
impediti nelle comunicazioni e rapporti personali e con
divieto di lasciare la capitale Luanda;
vi sono tutti i prodromi per una ripresa degli scontri
armati che peraltro il governo angolano sembra favorire in
tutta la regione, tenuto conto delle presenza di truppe
angolane nell'ex Zaire e nel Congo Brazzaville;
numerose organizzazioni, anche missionarie, segnalano
che la presenza diplomatica italiana in Angola non sembra
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mantenere una posizione equidistante tra le fazioni in lotta,
tesa a riaffermare i diritti umani per tutti e di ferma
denuncia di ogni tipo di sopraffazione, anche se ciò fosse da
parte governativa, nel rispetto degli accordi ed intese
internazionali -:
quali iniziative intenda intraprendere per un richiamo
di tutte le parti ad un civile confronto;
quali indicazioni di comportamento siano state suggerite
al nostro ambasciatore in Angola;
se l'Italia non ritenga di dover intervenire con forza
per la tutela dei diritti umani di tutte le parti angolane in
conflitto e se - essendo presente a Roma nei prossimi giorni
una delegazione di parlamentare angolani dell'"Unita" - non si
ritenga opportuno procedere ad un incontro approfondito con
questi ultimi a livello ministeriale per ascoltare anche
l'opinione di questa componente.
(3-03346)
(29 gennaio 1999)
(ex 5-05123 del 23 settembre 1998)
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