| CENTO. - Ai Ministri dei beni culturali e ambientali e
incarico per lo spettacolo e lo sport e delle finanze. -
Per sapere - premesso che:
domenica 8 febbraio 1998 si è svolta a Torino la partita
di calcio Juventus-Roma conclusasi con il risultato di 3 a
1;
durante l'incontro, l'arbitro, signor Messina, non ha
concesso almeno 2 calci di rigore a favore della Roma, di cui
uno, come riportato da tutte le cronache sportive dei
quotidiani risultava nettissimo ed evidentissimo;
i giornali del 10 febbraio 1998 evidenziano quello che è
successo allo stadio di Torino definendo la "la gara falsata"
e "Roma derubata";
se questo fosse vero ne verrebbe anche sconvolto il
risultato di alcuni giochi sportivi a premi organizzati dallo
Stato come il totocalcio e il totogol;
i frequenti errori arbitrali così evidenti e clamorosi
sono spesso un'occasione oggettiva che facilita la tensione
negli stadi;
le squadre romane risultano sempre più frequentemente
danneggiate da errori di interpretazione del regolamento del
gioco calcio, tanto da far sorgere il sospetto
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che questo sia conseguenza anche di una campagna di "odio"
che al nord viene condotta contro Roma -:
quali iniziative di propria competenza intenda
intraprendere, pur nel pieno rispetto dell'autonomia del mondo
sportivo, affinché siano tutelati, i giocatori del totocalcio
e totogol, da errori di interpretazione del regolamento del
gioco calcio così clamorosi e affinché la Federazione italiana
calcio e la Lega professionisti si doti di strumenti atti ad
evitare in futuro il ripetersi di simili episodi;
quali provvedimenti disciplinari siano presi nei
confronti di quegli arbitri che si rendano responsabili di
errori clamorosi.
(3-01946)
(10 febbraio 1998)
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