Banche dati professionali (ex 3270)
Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434318
SMC0472-0016
Bollettino Giunte e Commissioni n. 472 del 17 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-472)
(suddiviso in 199 Unità Documento)
Unità Documento n.16 (che inizia a pag.17 dello stampato)
                 ...COMMISSIONI RIUNITE
                  V (Bilancio) e XI (Lavoro)
 
 
SEDE REFERENTE
C5809. LAVCOMM
C5809.
Collegato ordinamentale su investimenti e occupazione. C. 5809 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).
Renzo INNOCENTI, presidente. Sergio CHIAMPARINO. Ercolino DUILIO. Il sottosegretario Giorgio MACCIOTTA.
Mercoledì 17 marzo 1999. - Presidenza del Presidente della XI Commissione Renzo INNOCENTI. - Intervengono i Sottosegretari di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Giorgio Macciotta e per il lavoro e la previdenza sociale Raffaele Morese.
ZZSMC ZZRES ZZSMC170399 ZZSMC990317 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC472 ZZ13 ZZD ZZCR ZZC5 ZZC11 ZZRE ZZHH ZZII ZZFF
     Le Commissioni iniziano l'esame del
  provvedimento.
 
     Renzo INNOCENTI,  presidente,  d'intesa con il
  presidente della V Commissione, propone che nella seduta
  odierna siano svolte le sole relazioni e le eventuali repliche
  dei rappresentanti del Governo, rinviando la successiva
  organizzazione dei lavori agli Uffici di presidenza delle
  Commissioni riunite, integrati dai rappresentanti dei gruppi,
  che saranno convocati congiuntamente alle ore 17 di oggi.
     Le Commissioni concordano.
 
     Renzo INNOCENTI,  presidente,  avverte
  preliminarmente che gli è pervenuta la richiesta che il
  disegno di legge sia trasmesso per il parere al Comitato per
  la legislazione, ai sensi dell'articolo 16- bis  del
  regolamento: ritiene che tale richiesta possa essere
  senz'altro assentita, dal momento che il disegno di legge
  contiene numerose disposizioni di delega legislativa al
  Governo e che in simili casi il Presidente della Camera ha più
  volte sollecitato le Commissioni permanenti ad acquisire anche
  il parere del Comitato per la legislazione.
     Le Commissioni concordano.
 
     Sergio CHIAMPARINO (DS-U),  relatore per la V
  Commissione,  illustrando il disegno di legge per la parte
  di competenza della Commissione bilancio, afferma che il
  contenuto del provvedimento si articola prevalentemente sul
  tema dello sviluppo dell'economia e dell'occupazione,
  provvedendo, da un lato, a dare attuazione ai diversi impegni
  assunti con il Documento di programmazione
  economico-finanziaria 1999-2001 e con la sottoscrizione del
  patto sociale e, dall'altro, a modificare alcune disposizioni
  già in vigore che, in
 
                              Pag. 18
 
  relazione alle nuove normative approvate in questi ultimi
  anni ed all'evolversi del contesto socio-economico, si sono
  rilevate passibili di nuove modifiche.  Il testo pervenuto
  all'esame della Camera risulta modificato dal Senato in
  maniera incisiva rispetto al disegno di legge originario
  presentato al Governo: il numero degli articoli è quasi
  raddoppiato e la normativa contenuta negli stessi risulta di
  gran lunga modificata.  Probabilmente ciò è stato dovuto anche
  all'intenzione del Governo di concentrare in un unico
  provvedimento una serie di misure ritenute necessarie per il
  rilancio dello sviluppo e dell'occupazione, evitando così
  un'eccessiva frammentazione degli interventi legislativi; è
  certo, comunque, che se questo è stato l'intento, il prezzo
  consiste in una perdita di organicità del disegno
  complessivo.
     Passando al merito del provvedimento, ricorda che la
  risoluzione che ha accompagnato il Documento di programmazione
  economico-finanziaria 1999-2001 impegnava il Governo ad
  attuare politiche di rilancio dell'economia, pur nel rispetto
  del patto di stabilità concordato in sede europea, soprattutto
  per quanto riguarda il Mezzogiorno del Paese: in tal senso si
  richiedeva che si procedesse ad accelerare gli interventi già
  decisi e a finanziare un nuovo programma di investimenti
  pubblici, nonché a prevedere l'avvio delle intese
  istituzionali di programma.  Nel corso di questi ultimi mesi la
  necessità di un intervento dello Stato in economia è stata
  sottolineata da tutti i maggiori esponenti istituzionali,
  rilevando come occorrano delle misure incentivanti per far
  fronte all'attuale fase di ristagno del processo produttivo.
  Il provvedimento si fa carico di queste esigenze, prevedendo,
  fra l'altro, all'articolo 1, misure volte alla
  razionalizzazione e all'ampliamento dell'attività di
  monitoraggio degli investimenti; all'articolo 3, la
  regolamentazione delle procedure di valutazione degli
  investimenti pubblici e l'obbligatorietà dello studio di
  fattibilità; all'articolo 4, l'istituzione di un'unità
  previsionale di base per ogni stato di previsione in cui
  iscrivere le spese in conto capitale per le risorse relative
  agli interventi connessi alle intese di programma già
  concluse; e all'articolo 26, la possibilità che possano essere
  apportate variazioni compensative tra risorse destinate ad
  investimenti anche tra stanziamenti disposti da leggi
  diverse.
     Per quanto riguarda gli impegni assunti con la
  sottoscrizione del patto sociale, ricorda come le parti
  sociali avevano in tale occasione rilevato l'importanza che si
  procedesse a nuove forme di investimenti pubblici, a regolare
  l'attività di monitoraggio dei progetti, a dare avvio alla
  partecipazione dei privati nei programmi di investimenti
  decisi dallo Stato, ad accelerare le procedure previste dal
  decreto-legge n. 67 del 1997 (cosiddetto decreto "sblocca
  cantieri").  In tal senso il disegno di legge in esame si
  rivela attuativo di tali misure programmatiche prevedendo,
  agli articoli 8 e 9, l'affidamento in concessione della
  costruzione e gestione delle autostrade Salerno-Reggio
  Calabria e Pedemontana Veneta e, agli articoli 5 e 6, le forme
  di  project financing.  Per quanto riguarda, invece, la
  parte del provvedimento che riprende alcune disposizioni
  stralciate dall'ultimo provvedimento collegato alla
  finanziaria, ricorda l'articolo 38, recante norme per
  l'assicurazione contro le calamità naturali, e l'articolo 30,
  in merito alla definizione ed attuazione del Piano nazionale
  della sicurezza stradale, sul quale sarebbe opportuno un
  chiarimento da parte del Governo in merito alla congruità
  della quantificazione dell'onere previsto.  In merito a quanto
  previsto dall'articolo 10, comma 2, afferma che esso riproduce
  il dettato dell'articolo 9 della legge n. 28 del 1999: si
  domanda, pertanto, il senso di tale ripetizione.  Inoltre
  l'articolo 36, che detta norme in materia di forestazione
  ambientale e tutela della biodiversità, sembra contrastare con
  la  ratio  dell'articolo 45, comma 26, della legge n. 448
  del 1998.  Infatti, mentre con tale legge si autorizzava la
  proroga per periodi trimestrali, per un massimo di un anno,
  del termine per la presentazione del rendiconto di
  liquidazione dell'Ente nazionale per la cellulosa e la carta,
 
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  imponendo contestualmente al Governo la presentazione di una
  relazione che dia conto delle motivazioni delle ulteriori
  proroghe, la disposizione in esame, pur lasciando inalterata
  la procedura descritta, apre la possibilità di costituire una
  nuova società per azioni che proseguirà parte dell'attività
  dell'Ente.  Intende, altresì, sottolineare quanto contenuto
  nell'articolo 40 in materia di norme per il mercato del gas
  naturale: la normativa è volta a dare attuazione alla
  direttiva CEE 98/30 emanata il 22 giugno 1998 e si basa su due
  principi fondamentali, quello di garantire il carattere di
  pubblica utilità del servizio e quello di superare
  progressivamente le barriere che ancora si frappongono
  all'omogenea distribuzione del gas naturale sul territorio
  nazionale.  Ricorda, infine, quanto previsto dall'articolo 24
  che, in attuazione di quanto previsto nel Documento di
  programmazione economico-finanziaria 1998-2000, intende
  promuovere lo sviluppo del settore agricolo, in un'ottica di
  continuità delle politiche di sviluppo in atto.
     Conclude affermando di essere disponibile a fornire ogni
  ulteriore precisazione e chiarimento che dovesse essere
  richiesto nel corso del dibattito che si svolgerà sulle
  singole disposizioni e sugli emendamenti ad esse
  presentate.
 
     Ercolino DUILIO (PD-U),  relatore per la XI
  Commissione,  ricorda che il nucleo originario del disegno
  di legge era costituito - per quanto di competenza della XI
  Commissione - da una serie di misure aventi come punto di
  riferimento il problema del lavoro, visto nell'insieme dei
  processi che ad esso direttamente o indirettamente si
  riconducono.  Tali misure si ponevano in rapporto di diretta
  attuazione del DPEF per il triennio 1999-2001 e delle relative
  risoluzioni parlamentari.
     Alle disposizioni sopra richiamate, numerose altre ne sono
  state aggiunte dal Senato.  Un primo gruppo di modifiche attua
  alcuni degli interventi contenuti nel Patto sociale per lo
  sviluppo e l'occupazione; un secondo gruppo, invece, denota
  contenuti e finalità diversi.
     Fra le disposizioni recate dal testo originario del
  disegno di legge, si sofferma sulle significative deleghe
  conferite al Governo in materia di incentivi all'occupazione e
  di ammortizzatori sociali, nonché sulle modificazioni ed
  integrazioni apportate alla normativa vigente in tema di
  lavori socialmente utili: si tratta di disposizioni ora
  collocate all'articolo 43.
     In particolare, la riforma degli ammortizzatori sociali
  mira a conferire ad essi una maggiore efficacia ai fini del
  reinserimento lavorativo, ad estendere il novero delle
  categorie dei lavoratori a quali sono applicabili e a ridurre
  la durata dei relativi trattamenti.  Segnala, tuttavia, che
  rimangono ancora inattuate alcune delle misure individuate in
  proposito dal DPEF e confermate dalle risoluzioni
  parlamentari.
     Allo strumento della delega fa ricorso anche l'articolo
  52, che delinea un significativo ripensamento
  dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le
  malattie professionali, modificando la struttura
  dell'INAIL.
     Nel testo originario, inoltre, era disposta la
  soppressione dei fondi di previdenza integrativa degli enti
  parastatali, ora recata dall'articolo 61.
     L'articolo 67, già contenuto nel testo originario,
  conferisce al Governo la delega ad emanare disposizioni per la
  trasformazione in titoli di quote del trattamento di fine
  rapporto.
     Nel complesso, si tratta di misure funzionali
  all'obiettivo del rilancio della crescita economica ed
  occupazionale, valutato alla stessa stregua dell'obiettivo
  della stabilità finanziaria.
     Le modifiche apportate al testo originario per dare
  attuazione al Patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione
  contemplano misure di natura diversa, relative alle politiche
  per il lavoro, all'istruzione, alla formazione e alla ricerca,
  nonché alla riduzione degli oneri contributivi.  Ricorda la
  particolare enfasi posta dal Patto sociale sulla formazione,
  di cui il documento individua le linee di una riforma, volta a
  creare un sistema flessibile e avanzato per garantire il
  diritto alla "reimpiegabilità"
 
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  dei lavoratori: rileva che per questo aspetto non tutte le
  indicazioni del Patto trovano riscontro nel disegno di
  legge.
     Nell'illustrare in dettaglio le numerose modifiche
  introdotte dal Senato che, accanto a interventi di portata
  generale, comprendono anche aggiustamenti di precedenti
  manovre finanziarie e disposizioni puntuali, menziona gli
  incentivi ai rapporti di lavoro part-time per i lavoratori
  anziani, in previsione della crescita dell'occupazione
  giovanile (viene delineata una sorta di "staffetta").
     Ricorda poi le norme sul credito di imposta per le nuove
  assunzioni, che viene esteso a tutte le regioni rientranti
  nell'obiettivo 1 dell'intervento comunitario, incluso
  l'Abruzzo, lo sgravio contributivo totale per le assunzioni
  che si risolvano in un incremento dell'organico aziendale e
  l'estensione delle agevolazioni per tutti i progetti di lavori
  socialmente utili già avviati al 1^ gennaio 1999, che si
  affianca alla proroga di alcuni progetti.
     Le disposizioni per la soppressione dell'ENPALS,
  ricomprese nel testo originario, sono state trasformate in una
  delega di portata generale per il riordino di tutti gli enti
  pubblici di assistenza e previdenza: in sostanza si fissa
  l'obiettivo di incorporare tali enti nell'INAIL nell'INPS o
  nell'INPDAP, ovvero di trasformarli in persone giuridiche di
  diritto privato.
     Si sofferma poi sugli interventi relativi agli assegni
  familiari e per il sostegno della maternità.  In particolare, è
  attribuito all'INPS il compito di erogare gli assegni di
  maternità e l'assegno per i nuclei familiari con almeno tre
  figli.
     Il Senato ha poi introdotto altre misure di natura
  diversa, fra le quali sottolinea l'estensione
  dell'assicurazione sugli infortuni sul lavoro ai lavoratori
  parasubordinati e agli sportivi professionisti, la delega al
  Governo per la ridefinizione e il potenziamento dei
  consiglieri di parità e l'estensione al personale docente
  degli enti locali delle norme in materia di incompatibilità
  previste per i docenti dello Stato.
     Si riserva, infine, di fornire ulteriori precisazioni nel
  prosieguo dell'esame.
 
     Il sottosegretario Giorgio MACCIOTTA si riserva di
  intervenire in sede di replica.
 
     Renzo INNOCENTI,  presidente,  rinvia il seguito
  dell'esame alla seduta di domani, giovedì 18 marzo 1999.
 
     La seduta termina alle 17.10.
 
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