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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434379
SMC0472-0077
Bollettino Giunte e Commissioni n. 472 del 17 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-472)
(suddiviso in 199 Unità Documento)
Unità Documento n.77 (che inizia a pag.59 dello stampato)
               ...V COMMISSIONE PERMANENTE
             (Bilancio, tesoro e programmazione)
 
 
RISOLUZIONI
7 - 00672; 7 - 00677; 7 - 00678. LAVCOMM
7 - 00672; 7 - 00677; 7 - 00678.
7-00672, Testa-Solaroli - 7-00677, Giorgetti G. - 7-00678 Di Rosa-Panattoni: Rapporti finanziari tra lo Stato e le regioni e gli enti locali.
Bruno SOLAROLI, presidente. Il sottosegretario Piero Dino GIARDA. Giancarlo GIORGETTI. Lucio TESTA.
Mercoledì 17 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Bruno SOLAROLI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Piero Dino Giarda.
ZZSMC ZZRES ZZSMC170399 ZZSMC990317 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC472 ZZ13 ZZD ZZC5 ZZNO ZZXX ZZFF
  (Discussione e conclusione).
     La Commissione prosegue la discussione delle risoluzioni,
  rinviata nella seduta dell'11 marzo 1999.
 
                              Pag. 60
 
     Bruno SOLAROLI,  presidente,  ricorda che nella
  precedente seduta dell'11 marzo scorso la Commissione aveva
  deliberato di esaminare congiuntamente le tre risoluzioni in
  titolo; peraltro, a seguito di approfondimenti svolti in sede
  informale anche con il Governo, è sembrato più opportuno
  rinviare ad altra occasione l'esame delle questioni più
  specifiche sollevate dalla risoluzione Di Rosa-Panattoni n.
  7-00678.  Propone, pertanto, che da ora in avanti la
  discussione congiunta riguardi solo le risoluzioni
  Testa-Solaroli n. 7-00672 e Giancarlo Giorgetti n. 7-00677, e
  che la discussione della risoluzione Di Rosa-Panattoni n.
  7-00678 sia rinviata ad altra seduta.
     La Commissione consente.
 
     Bruno SOLAROLI,  presidente,  rammenta che il
  sottosegretario Giarda si era riservato di fornire una
  risposta più approfondita sui problemi sollevati dalle
  risoluzioni in discussione.
     Il Sottosegretario Piero Dino GIARDA dichiara di
  condividere i primi tre capoversi della risoluzione 7-00672
  Testa-Solaroli.  Per quanto concerne il capoverso 4 di tale
  risoluzione, non avrebbe particolari obiezioni qualora la sua
  formulazione venisse modificata in modo tale da non parlare
  più di superamento, sia pure graduale, della Tesoreria unica,
  ma di adattamento della medesima al processo di aumento
  dell'autonomia finanziaria degli enti locali.  Anche il
  successivo capoverso andrebbe modificato, in modo tale che la
  risoluzione non parli più di "eguali quote capitali con le
  necessarie correzioni " bensì di "quote capitarie definite in
  relazione alle caratteristiche" di regioni ed enti locali.
     Giudica, poi, pleonastico, anche se innocuo, il contenuto
  del sesto capoverso della risoluzione Testa-Solaroli, ove si
  impegna il Governo a dare attuazione ad una risoluzione già
  approvata dal Parlamento; peraltro, ricorda che alcuni punti
  di tale risoluzione non erano stati accettati dal Governo.  Si
  trattava, del resto, dello stesso problema affrontato dai
  successivi due punti della risoluzione Testa-Solaroli,
  concernente i mutui degli enti locali con la Cassa Depositi e
  Prestiti: al riguardo, invita i presentatori a riformulare
  tali punti in modo da far sì che essi impegnino il Governo
  esclusivamente ad ammodernare i rapporti finanziari tra la
  Cassa e il sistema delle autonomie.  Ritiene infatti che vi
  siano ampi spazi, anche al di là dei tassi di interesse, per
  agevolare gli enti locali, abolendo una serie di istituti e
  tecniche ormai superati che caratterizzano in senso
  paternalistico il rapporto tra la Cassa e gli enti locali,
  anziché configurare un rapporto collaborativo e di servizio.
  Ricorda inoltre, per ciò che specificamente riguarda i tassi
  dei mutui in essere, che il Governo ha già assunto un impegno
  ad intervenire sul costo medio della raccolta; a partire dal
  1^ gennaio 2000 si può ipotizzare un altro intervento, anche
  immaginando il livellamento di tutti i mutui ad un unico tasso
  di interesse.  Al momento, non è in grado di formulare
  previsioni sull'entità di tale tasso, visto che non è stato
  ancora calcolato il costo medio della raccolta relativo al
  1998.
     Domanda poi chiarimenti sui contenuti del penultimo
  capoverso della risoluzione Testa-Solaroli, mentre fa presente
  che il Governo ha già presentato un emendamento al Senato al
  cosiddetto collegato fiscale allo scopo di eliminare
  l'addizionale comunale sull'IRAP, onde evitare gli intrecci
  tra i diversi tributi.
 
     Bruno SOLAROLI,  presidente,  in risposta alla
  richiesta di chiarimenti sollevata dal sottosegretario Giarda,
  precisa che il nono capoverso della sua risoluzione è volto a
  sollecitare la stipula di un patto tra Stato ed enti locali
  volto a dare una risposta ai problemi in essere.
 
     Il sottosegretario Piero Dino GIARDA, per quel che
  riguarda la risoluzione 7-00677 Giancarlo Giorgetti, ritiene
  che alcuni punti debbano essere rivisti o soppressi, mentre il
  terzo capoverso relativo anch'esso ai mutui con la Cassa
  Depositi e Prestiti, dovrebbe a sua volta
 
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  essere modificato in modo tale da riferirsi esclusivamente
  all'ammodernamento dei rapporti tra la Cassa e gli enti
  locali.
     Il secondo capoverso della risoluzione Giancarlo Giorgetti
  può essere poi ricompreso all'interno del quinto capoverso,
  adeguatamente riformulato, della risoluzione Testa-Solaroli.
  Al riguardo, ribadisce che l'autosufficienza finanziaria
  costituisce un principio che il Governo sta perseguendo: esso
  è stato conseguito per le province, mentre per i comuni si
  stanno facendo passi avanti in questa direzione.  Ricorda
  infine che il Governo ha intenzione di inserire nel disegno di
  legge collegato sul federalismo fiscale, attualmente all'esame
  del Senato, una disciplina della finanza provinciale e
  regionale analoga a quella prevista per i comuni dai
  provvedimenti Bassanini.
 
     Bruno SOLAROLI,  presidente,  nell'ottica di
  giungere all'approvazione di una risoluzione unitaria da parte
  della Commissione, si dichiara propenso a riformulare il terzo
  capoverso della risoluzione a sua firma in modo tale da
  accogliere anche i contenuti della parte fiscale della
  risoluzione Giancarlo Giorgetti.  Sarebbe orientato, inoltre,
  ad accogliere l'indicazione del sottosegretario Giarda
  unificando il settimo e l'ottavo capoverso della risoluzione a
  sua firma, parlando di ammodernamento dei rapporti tra la
  Cassa e gli enti locali finalizzato anche alla riduzione dei
  costi dei mutui.
 
     Il sottosegretario Piero Dino GIARDA afferma di
  ritenere più opportuno parlare di riduzione dei costi
  effettivi sostenuti dagli enti locali per i mutui con la Cassa
  Depositi e Prestiti.
 
     Giancarlo GIORGETTI (LNIP) desidera concentrare il suo
  intervento sulla questione dei mutui degli enti locali con la
  Cassa Depositi e Prestiti.  Si rende conto delle difficoltà che
  incontra il Ministero del tesoro, ma non ritiene possibile
  continuare ad ignorare le richieste e le lamentele degli enti
  locali sui tassi troppo elevati dei mutui in essere.  Ritiene
  che occorrerebbe, conformemente a quanto richiesto dalla
  risoluzione approvata nel luglio del 1998, applicare già a
  partire dal 1^ gennaio 1999 i benefici che si renderanno
  possibili una volta conosciuti i dati relativi al 1998.
  Inoltre riterrebbe possibile prevedere in via generale che
  tutti i miglioramenti nel bilancio della Cassa depositi e
  prestiti derivanti dalla sua modernizzazione vadano a
  vantaggio della riduzione dei tassi di interesse applicati sui
  mutui in essere con gli enti locali.  Qualora il Governo si
  dichiarasse disponibile a muoversi nella direzione appena
  indicata, dichiara di non avere difficoltà a votare una
  risoluzione comune a tutta la Commissione.  In caso contrario,
  sarebbe forse più opportuno separare la questione dei mutui
  con la Cassa Depositi e Prestiti dalle altre tematiche
  concernenti la finanza locale.
 
     Il sottosegretario Piero Dino GIARDA ribadisce di non
  potersi impegnare nella direzione indicata dal deputato
  Giorgetti, dal momento che si tratta di operazioni costose:
  esse saranno possibili solo se nella prossima manovra
  finanziaria vi saranno margini per poter procedere in questo
  senso.  Peraltro il Governo si è mosso in questa direzione per
  il 1997 e per il 1998, conformemente alla risoluzione
  parlamentare già approvata.
 
     Bruno SOLAROLI,  presidente,  alla luce
  dell'andamento del dibattito, riformula la risoluzione
  Testa-Solaroli n. 7-00672, allo scopo di proporre un nuovo
  testo nel quale possa considerarsi assorbita la risoluzione
  Giancarlo Giorgetti 7-00677, nelle parti accettate dal
  Governo.  Il nuovo testo risulta del seguente tenore:
     "La V Commissione bilancio,
       premesso che:
         una serie di audizioni con la Conferenza dei
  Presidenti delle Regioni, le rappresentanze degli Enti locali
  territoriali (ANCI, UPI, UNCEM), gli amministratori della
  provincia di Trento, il Governo (Ministeri del tesoro e
  dell'interno)
 
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  e con il presidente della Cassa depositi e prestiti, hanno
  consentito mia organica ricognizione della situazione relativa
  alla finanza regionale e locale, dei processi di modificazione
  in atto, dello stato di disagio nei rapporti fra le
  rappresentanze regionali e locali e il Governo;
                     impegna il Governo:
       a rendere permanente ed efficace l'attivazione dei
  Tavoli nazionali Stato-regioni e Stato-città, al fine di
  cercare soluzioni comuni per i provvedimenti di attuazione dei
  mandati legislativi già decisi e affidati dal Parlamento
  (patto di stabilità interno, piano di rientro del debito
  pubblico, eccetera), per le nuove iniziative in atto in
  materia di federalismo fiscale, per completare la definizione
  dei rapporti finanziari con la Cassa depositi e prestiti e per
  sistemare le diverse questioni finanziarie aperte;
       a provvedere alla definizione congiunta dei contenuti e
  delle procedure attuative del patto di stabilità e del piano
  di rientro del debito pubblico senza penalizzare gli
  investimenti e premiando le azioni virtuose;
       a varare un nuovo e concreto passo per affermare ed
  allargare gli spazi di autonomia impositiva e finanziaria sino
  a giungere all'autosufficienza delle realtà territoriali con
  potenzialità fiscale più forte.  Con nuovi spazi di autonomia
  finanziaria vanno coperti i costi dei trasferimenti di
  funzioni e competenze conseguenti ai "provvedimenti Bassanini"
  anche per province e regioni.  In questa fase il cammino verso
  il federalismo fiscale non può che procedere tramite
  compartecipazioni ai grandi tributi nazionali e in particolare
  all'IRPEF (con pari rinuncia da parte dello Stato).  Ciò per
  proseguire nella via del risanamento del debito e per non
  appesantire il peso fiscale sui cittadini e sulle imprese che,
  al contrario, va alleggerito.  Su questo terreno occorre anche
  introdurre correzioni su quanto già approvato, al fine di
  evitare concorsi e intrecci che generano confusione nei
  cittadini e conflittualità fra i diversi livelli
  dell'organizzazione dello Stato.  Vanno scambiate
  l'attribuzione del gettito delle imposte di registro,
  ipotecarie e catastali e la compartecipazione dei comuni
  all'IRAP regionale con l'allargamento della partecipazione
  all'IRPEF.  Inoltre vanno ridefiniti i contributi perequativi,
  tenendo conto delle diverse potenzialità fiscali e dei
  relativi sforzi fiscali;
       a provvedere alla sistemazione delle numerose situazioni
  di conflitto aperte che principalmente conseguono a scambi
  finanziari attuati nel recente passato.  Fra le pendenze aperte
  va ricompreso il graduale adeguamento della tesoreria unica in
  rapporto all'aumento dell'autonomia finanziaria;
       a presentare mia nuova proposta di riequilibrio dei
  trasferimenti storicizzatisi sulla base di elementi profondi
  di contraddizione.  La nuova proposta deve fondarsi su quote
  capitarie definite in relazione alle caratteristiche
  territoriali e infrastrutturali, alle situazioni economiche e
  sociali, all'efficace utilizzo delle basi imponibili fiscali
  rientranti nella titolarità di regioni ed enti locali
  territoriali;
       a provvedere alla piena attuazione della risoluzione in
  materia di mutui, già approvata dal Parlamento;
       a presentare proposte alla Commissione bilancio, entro
  il 31 maggio, per ammodernare il sistema dei rapporti
  finanziari fra la Cassa e le autonomie locali e regionali,
  finalizzato ad una maggiore trasparenza e alla riduzione del
  costo effettivo del debito dei soggetti mutuatari.  Particolare
  attenzione va dedicata ai mutui in essere con tassi più
  elevati;
       ad approntare una soluzione dell'intera gamma dei
  problemi richiamati, eventualmente attraverso la stipula di un
  protocollo d'intesa, sottoposto anche alla valutazione
  parlamentare, soluzione necessaria per liberare in positivo
  tutte le istituzioni decentrate, d'altra parte già associate
  come soggetti attivi al recente patto sociale sottoscritto con
  le rappresentanze
 
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  dei lavoratori e degli imprenditori, e per mobilitare
  l'intero paese ai fini della crescita e dell'azione di
  risanamento richiesti dall'adesione all'Europa.  In particolare
  appare qualificante e prioritario procedere da subito sulla
  via della responsabilizzazione tramite il rafforzamento
  dell'autonomia finanziaria e impositiva, correggendo anche le
  soluzioni precedentemente adottate, su di una linea di
  trasparenza e raccordo diretto cittadini e amministrazione.
  Vanno eliminati gli intrecci di compartecipazione fra enti per
  evitare il nascere di nuovi conflitti istituzionali e va reso
  chiaro il rapporto fiscale fra cittadino ed ente;
       a utilizzare la delega per la riforma dell'ordinamento
  finanziario e contabile degli enti locali al fine di
  semplificare le procedure e i documenti contabili per i
  piccoli comuni e più in generale omogeneizzare i principi di
  rilevazione con quelli previsti dalla contabilità europea;
       inoltre la Commissione bilancio ritiene necessario
  introdurre nella legislazione i criteri della richiesta c
  verifica dell'intesa da parte del Parlamento, in particolare
  quando il parlamento stesso demanda per legge al confronto fra
  le stesse istituzioni contenuti e procedure per l'attuazione
  di decisioni legislative.
  (8-00045) Solaroli, Testa, Giancarlo Giorgetti, Niedda".
 
     Giancarlo GIORGETTI (LNIP) conviene con il Presidente
  nel ritenere la risoluzione 7-00677 a sua firma, assorbita nel
  nuovo testo da lui predisposto.
 
     Il sottosegretario Piero Dino GIARDA accetta, a nome
  del Governo, la risoluzione nel nuovo testo testé
  formulato.
 
     Lucio TESTA (misto-I dem.-l'Ulivo) rileva come non si
  riesca ad affrontare ancora il problema della estinzione
  anticipata dei mutui in essere tra gli enti locali e la Cassa
  Depositi e Prestiti.
 
     Bruno SOLAROLI,  presidente,  fa presente che la
  questione sollevata dal deputato Testa potrà essere affrontata
  dalle proposte che il Governo è impegnato a presentare entro
  il 31 maggio 1999.
     La Commissione approva quindi la risoluzione Solaroli
  8-00045.
 
     La seduta termina alle 18.50.
 
DATA=990317 FASCID=SMC13-472 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=05 SEDE=XX NSTA=0472 TOTPAG=0183 TOTDOC=0199 NDOC=0077 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C5 D F PAGINIZ=0059 RIGINIZ=053 PAGFIN=0063 RIGFIN=041 UPAG=NO PAGEIN=59 PAGEFIN=63 SORTRES=9903173 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00472 SORTNAV=59903170 00472 b00000 ZZSMC472 NDOC0077 TIPDOCB DOCTIT0077 NDOC0077



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