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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434400
SMC0472-0098
Bollettino Giunte e Commissioni n. 472 del 17 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-472)
(suddiviso in 199 Unità Documento)
Unità Documento n.98 (che inizia a pag.74 dello stampato)
              ...VII COMMISSIONE PERMANENTE
               (Cultura, scienza e istruzione)
 
 
...SEDE REFERENTE
C5784. LAVCOMM
C5784.
DL 15/1999: Disposizioni urgenti per lo sviluppo dell'emittenza televisiva. C. 5784 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Alessio BUTTI. Gianni RISARI. Sergio ROGNA. Giuseppe GIULIETTI. Il sottosegretario Vincenzo Maria VITA. Mario LANDOLFI. Giovanni CASTELLANI, presidente.
Mercoledì 17 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Giovanni CASTELLANI. - Intervengono i Sottosegretari di Stato per le comunicazioni Vincenzo Maria Vita, per i beni e le attività culturali Giampaolo D'Andrea e per la pubblica istruzione Sergio Zoppi.
ZZSMC ZZRES ZZSMC170399 ZZSMC990317 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC472 ZZ13 ZZD ZZC7 ZZRE ZZHH ZZII
     La Commissione prosegue l'esame del provvedimento,
  rinviato il 16 marzo 1999.
 
     Alessio BUTTI (AN), dopo aver espresso apprezzamento
  sulla relazione formulata dal deputato Giulietti, sottolinea
  che, nel contesto del provvedimento all'esame della
  Commissione, sono ravvisabili aspetti ampiamente condivisibili
  accompagnati ad altri discutibili.
     In primo luogo, va rilevato come il decreto-legge avrebbe
  potuto dedicare un maggiore spazio al tema delle emittenze
  locali anche se la proroga del termine per il rilascio della
  concessione ha scongiurato, in ogni caso, l'illegalità
  dell'intero sistema.  E' da tempo, tuttavia, che il gruppo di
  Alleanza nazionale chiede al Governo una regolamentazione del
  tema sopracitato senza che, su tale aspetto, si siano
  raggiunti risultati soddisfacenti considerati anche i pesanti
  ritardi nell'emanazione del piano nazionale per l'assegnazione
  delle frequenze.
     Se, quindi, sul tema delle emittenze locali può
  registrarsi un tiepido consenso del gruppo di Alleanza
  nazionale, questo viene decisamente meno in merito alla
  disciplina contenuta nell'articolo 2 del provvedimento.  Si è
  approvata, infatti, una norma che limita la libertà d'impresa
  ed alimenta la concorrenza al di fuori delle regole di
  mercato.  Particolarmente discutibile è la previsione contenuta
  nel comma 2-bis del medesimo articolo che vieta alle emittenti
  radiotelevisive locali di utilizzare o diffondere un marchio
  che richiami in tutto o in parte quello di una emittente
  nazionale: su tale aspetto, infatti, non si comprende
  l'urgenza che dovrebbe giustificare l'emanazione del
  provvedimento.  E' da ritenere, quindi, che con tale
  disposizione il Governo abbia inteso favorire un particolare
  gruppo editoriale al quale aderiscono ben definite emittenti
  radiofoniche.
     Preannuncia, quindi, la presentazione di emendamenti da
  parte del suo gruppo.
 
     Gianni RISARI (PD-U), condividendo a nome del suo
  gruppo la relazione dell'on. Giulietti, dichiara di essere
  favorevole alla concessione della proroga e a quanto disposto
  dal comma 3 dell'articolo 1.
     Riguardo l'articolo 2, comma 1, esprime un giudizio
  favorevole sulla previsione del limite del 60 per cento, anche
  in considerazione di quanto sta avvenendo a livello europeo.
  Sul comma 2 dell'articolo 2, osserva che la scelta adottata è
  quella giusta.
     Giudica favorevolmente le misure previste per le emittenze
  locali, osservando però che le provvidenze stabilite per le
  dismissioni sono assai limitate.
     Infine, ritiene più che giustificata la necessità e
  l'urgenza del decreto-legge al
 
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  fine di assicurare la prosecuzione dell'attività svolta da
  tutte le emittenze e al fine di assicurare un equilibrato
  sviluppo del mercato delle trasmissioni calcistiche.
     Sottolinea, in conclusione, la necessità di approfondire
  maggiormente la stretta ed evidente connessione tra il mondo
  calcistico e quello della  pay-Tv.
 
     Sergio ROGNA (misto-I democratici) ritiene che non
  possa negarsi il carattere di urgenza del provvedimento anche
  se, al contempo, è necessaria l'emanazione di apposite
  disposizioni che regolino il tema delle emittenze locali.
  Associandosi alle considerazioni espresse dal deputato Butti,
  rileva, infatti, che la materia della pianificazione del
  settore delle radio locali non sia stata compiutamente
  disciplinata negli ultimi venticinque anni.  Si dichiara
  favorevole alla definizione, nel contesto del decreto, di una
  data entro la quale dovrebbe essere conclusa la pianificazione
  secondaria.
     Il provvedimento in esame, quindi, costituisce l'occasione
  per realizzare un effettivo pluralismo nel settore delle
  emittenze locali anche perché, allo stato attuale, le norme
  antitrust  non hanno funzionato.
     Inoltre, ritiene che la norma di cui al comma 2-bis
  dell'articolo 2 fornisca elementi di chiarezza sul tema della
  rilevazione degli ascolti e, sotto tale profilo, se ne
  giustifica l'urgenza.
     Occorrerebbe non dimenticare, tuttavia, il tema del futuro
  mercato della televisione digitale via satellite
  caratterizzata dal grande numero di canali disponibili: per
  tale ultimo aspetto, infatti, le esperienze registrate
  all'estero testimoniano la frequenza di situazioni
  caratterizzate dall'abuso di posizioni dominanti derivanti
  dalla concentrazione dei canali in mano ad uno o pochi
  soggetti; su questo punto occorrerebbe un'azione legislativa
  preventiva.  E' necessario, quindi, che venga accelerato l'iter
  dell'AS 1138 che affronta anche tale questione.
     Preannuncia quindi la presentazione in Aula di ordini del
  giorno sugli aspetti evidenziati.
 
     Giuseppe GIULIETTI (DS-U),  relatore,  in replica,
  osserva che la discussione svolta è stata molto interessante.
  Chiede al Governo che il decreto-legge sia considerato il
  provvedimento che impedisce l'oscuramento delle emittenti
  televisive.  Ritiene inoltre necessario arrivare
  all'approvazione del piano delle frequenze ascoltando tutte le
  associazioni interessate.  Condivide la necessità di presentare
  un ordine del giorno in Assemblea per raccogliere le
  preoccupazioni dei colleghi, in particolare riguardo la
  opportunità che il provvedimento AS 1138 sia approvato al più
  presto.
     Vuole sapere dal Governo se esiste una proposta scritta di
  Murdoch e della Moratti, altrimenti si continua a parlare di
  qualcosa di non percepibile e vuole capire chiaramente quale
  sia la disciplina sui marchi, condividendo al riguardo le
  preoccupazioni dell'onorevole Butti.
     Ritiene poi opportuno verificare effettivamente
  l'applicazione della normativa  antitrust.
     Infine, segnala la necessità di rispettare integralmente
  le segnalazione dell'Autorità  antitrust  riguardo
  l'infanzia ed il rapporto con il cartone animato.  Al riguardo,
  auspica che la questione sia affrontata con un ordine del
  giorno oppure nel corso dell'esame del progetto di legge AS
  1138.
 
     Il sottosegretario Vincenzo Maria VITA, in replica,
  sottolinea che il dibattito che si è svolto in Commissione ha
  evidenziato aspetti complessi e delicati coinvolti nella
  materia trattata.
     In merito alle considerazioni formulate dal deputato
  Butti, rileva che il provvedimento in esame costituisce un
  serio tentativo per una profonda riforma del sistema
  dell'emittenza, riforma che non è stata semplice dato che, in
  tale settore, si sono susseguite numerose normative nazionali
  e comunitarie.  Ricorda, inoltre, che il piano delle frequenze
  televisive è stato definitivamente varato alla fine del mese
  di ottobre e che esso è propedeutico alla fase del rilascio
  delle concessioni; per l'emittenza radiofonica, invece, è
  stata prevista una tempistica diversa.
 
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     Auspica, inoltre, la rapida approvazione dell'AS 1138 che
  potrebbe completare la riforma del tema delle emittenze
  locali.
     Preliminarmente ad ogni considerazione, tuttavia, occorre
  considerare che le norme vigenti disciplinanti il settore non
  sempre sono state compiutamente applicate; è necessario,
  quindi, attuare una liberalizzazione con regole che non lasci
  spazio né ad un liberismo selvaggio né ad una qualche forma di
  monopolismo.  E' evidente che è necessario assumere una
  posizione preliminare su alcune scelte di fondo quali quelle
  concernenti l'opportunità di far riferimento ad un tetto sia
  pure elevato ed alla sua consistenza; esprime, invece, una
  forte critica all'osservazione formulata da alcuni deputati
  sulla circostanza che il provvedimento sarebbe stato varato
  per favorire gli interessi di soggetti ben definiti: il
  decreto-legge, infatti, non intende favorire o danneggiare
  alcuno ma, al contrario, vuole stabilire regole eque, decise e
  trasparenti a tutela di tutti i soggetti.  Anche sull'aspetto
  dei marchi di cui al comma 2-bis dell'articolo 2, va
  considerato che è in atto, su questo tema, una forma di
  artificioso squilibrio del mercato e, conseguentemente,
  appariva indispensabile l'emanazione di una norma di bonifica
  quale quella contenuta nell'articolo sopra citato.
     Ricorda infine che l'urgenza giustificante l'emanazione
  del provvedimento è dimostrata dalle numerose sollecitazioni
  manifestate da associazioni di emittenti e di operatori del
  settore.
 
     Mario LANDOLFI (AN), intervenendo per fatto personale,
  sottolinea che, a suo giudizio, ogni discussione dovrebbe
  essere compresa in una normale dialettica tra Parlamento e
  Governo.  Il sottosegretario, invece, sembra aver mosso
  cospicue critiche ad opinioni che alcuni deputati hanno
  manifestato nel libero esercizio della propria autonomia di
  pensiero e di parola.
 
     Giovanni CASTELLANI,  presidente,  ricordando che
  il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato
  per le ore 18 di oggi, rinvia il seguito dell'esame ad altra
  seduta.
 
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