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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434401
SMC0472-0099
Bollettino Giunte e Commissioni n. 472 del 17 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-472)
(suddiviso in 199 Unità Documento)
Unità Documento n.99 (che inizia a pag.76 dello stampato)
              ...VII COMMISSIONE PERMANENTE
               (Cultura, scienza e istruzione)
 
 
...SEDE REFERENTE
C5721. LAVCOMM
C5721.
Proroga termini per l'emanazione del testo unico in materia di beni culturali. C. 5721 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Giovanni CASTELLANI, presidente. Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA. Giuseppe ROSSETTO. Maria LENTI. Luciana SBARBATI. Lamberto RIVA. Angela NAPOLI. Fabrizio BRACCO.
Mercoledì 17 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Giovanni CASTELLANI. - Intervengono i Sottosegretari di Stato per le comunicazioni Vincenzo Maria Vita, per i beni e le attività culturali Giampaolo D'Andrea e per la pubblica istruzione Sergio Zoppi.
ZZSMC ZZRES ZZSMC170399 ZZSMC990317 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC472 ZZ13 ZZD ZZC7 ZZRE ZZHH ZZII
     La Commissione prosegue l'esame del provvedimento,
  rinviato il 16 marzo 1999.
 
     Giovanni CASTELLANI,  presidente,  avverte che il
  rappresentante del Governo ha inviato la relazione tecnica
  richiesta nella seduta di ieri.
 
     Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA illustra la
  relazione tecnica nei termini riportati in allegato  (vedi
  allegato 1).
 
     Giuseppe ROSSETTO (FI) chiede al Presidente di
  sospendere l'esame del provvedimento per consentire ai
  colleghi di poter approfondire la relazione tecnica testè
  consegnata dal rappresentante del Governo.
 
     Giovanni CASTELLANI,  presidente,  sospende
  brevemente la seduta.
 
     La seduta, sospesa alle 17, è ripresa alle 17.05.
 
     Giuseppe ROSSETTO (FI) osserva che dalla relazione
  tecnica si evince che il Governo ha ammesso la sua incapacità;
  si evince inoltre la necessità di modificare la legge
  delega.
     In considerazione dei tempi complessivamente previsti per
  l'espletamento della procedura, sottolinea che, se oggi il
  testo unico sui beni culturali non è stato ancora emanato, la
  responsabilità è unicamente del Governo ed è un diritto del
  Parlamento controllare come il Governo stia esercitando il
  potere delegato conferitogli e conoscere i veri motivi del
  ritardo nell'adempimento.
 
                              Pag. 77
 
     Ritiene comunque che il testo unico sui beni culturali
  debba essere predisposto, trattandosi di un testo importante
  per i cittadini in quanto consentirà di semplificare e
  razionalizzare la complessa materia dei beni culturali, ma la
  sua emanazione deve avvenire in tempi certi ed in tempi brevi,
  con le opportune garanzie.  Non si può continuare con le
  proroghe infinite, il Governo deve assumere un impegno formale
  davanti al Parlamento.  Pertanto, chiede la garanzia assoluta
  del rispetto dei tempi fissati dal Parlamento (non si possono
  concedere proroghe su proroghe; se il Governo è incapace di
  rispettare gli impegni, rinunci all'esercizio della delega) e
  il rispetto del parere parlamentare e delle osservazioni e
  modifiche proposte dalle competenti Commissioni.  Il Governo,
  infatti, deve tenere conto di come si è espresso il Parlamento
  e deve garantire che rispetto allo schema non deve apportare
  nessuna modifica se non le modifiche conseguenti al parere
  parlamentare.
     Alla luce di queste considerazioni, annuncia che
  presenterà un emendamento.
 
     Maria LENTI (misto-RC-PRO) ritiene che dalla relazione
  tecnica si evince chiaramente che i tempi non hanno consentito
  al Governo di esercitare la delega; pertanto, ora è
  inevitabile concedere la proroga.  Tuttavia, a suo giudizio,
  non si deve abusare dell'istituto della proroga e pertanto
  auspica che ciò non si ripeta nel futuro.
 
     Luciana SBARBATI (misto-FLDR) sottolinea che, pur
  essendo il suo gruppo, in linea generale, poco propenso alla
  concessione di proroghe nel contesto di provvedimenti
  legislativi, sottolinea che nel caso in esame la previsione di
  una proroga è pienamente giustificata dall'opportunità di
  consentire al Parlamento di compiere una verifica approfondita
  della materia in esame.
 
     Lamberto RIVA (PD-U), associandosi alle considerazioni
  del deputato Sbarbati, ritiene che, data l'importanza della
  materia disciplinata, sia necessario garantire alla
  Commissione un tempo adeguato per l'esame del
  provvedimento.
 
     Angela NAPOLI (AN) prende atto della relazione tecnica,
  ma il suo gruppo non può giustificare questo ulteriore ritardo
  del ministro Melandri.  Denuncia, inoltre, la limitata
  attenzione del ministro rispetto alla materia dei beni
  culturali.
 
     Fabrizio BRACCO (DS-U) sottolinea che la gran parte
  delle preoccupazioni manifestate nel corso dell'esame del
  provvedimento sono superate dalla circostanza che un testo già
  esiste e che la proroga rappresenta soltanto uno strumento per
  consentire al Parlamento di esprimersi adeguatamente: l'iter
  procedurale previsto, infatti, è piuttosto complesso e
  richiede una serie di passaggi.
     Ritiene, inoltre, che a suo giudizio il termine di proroga
  dovrebbe essere ulteriormente ampliato e portato a sei mesi,
  allo scopo di consentire al Parlamento l'effettiva possibilità
  di svolgere le funzioni di competenza.
 
     Maria LENTI (misto-RC-PRO), intervenendo per fatto
  personale, chiede che nel futuro il suo pensiero non sia più
  stravolto.
 
     Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA precisa che il
  testo unico è già stato elaborato, ma non è stato trasmesso
  alle competenti Commissioni per decisione della Presidenza
  della Camera, a garanzia del Parlamento.  Infatti, il parere
  delle Commissioni deve essere espresso quando è stato
  completato l'iter previsto per l'emanazione del testo unico.
  Ribadendo la complessità della materia, sottolinea che la
  proroga consentirà di inviare alle Commissioni il testo una
  volta acquisito il parere del Consiglio di Stato.
 
     Fabrizio BRACCO (DS-U),  relatore,  chiede ai
  colleghi se ritengano opportuno modificare il termine di
  quattro mesi.
 
                              Pag. 78
 
     Giovanni CASTELLANI,  presidente,  sospende
  brevemente la seduta per consentire la presentazione di
  emendamenti.
 
     La seduta, sospesa alle 17.30, è ripresa alle
  17.35.
 
     Giovanni CASTELLANI,  presidente,  avverte che sono
  stati presentati i seguenti emendamenti:
       All'articolo 1, comma 1, sostituire le parole:
  quattro mesi  con le seguenti:  sei mesi.
 
DATA=990317 FASCID=SMC13-472 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=07 SEDE=RE NSTA=0472 TOTPAG=0183 TOTDOC=0199 NDOC=0099 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C7 D PAGINIZ=0076 RIGINIZ=040 PAGFIN=0078 RIGFIN=010 UPAG=NO PAGEIN=76 PAGEFIN=78 SORTRES=9903173 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00472 SORTNAV=59903170 00472 b00000 ZZSMC472 NDOC0099 TIPDOCB DOCTIT0099 NDOC0099



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