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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434417
SMC0472-0115
Bollettino Giunte e Commissioni n. 472 del 17 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-472)
(suddiviso in 199 Unità Documento)
Unità Documento n.115 (che inizia a pag.91 dello stampato)
             ...VIII COMMISSIONE PERMANENTE
           (Ambiente, territorio e lavori pubblici)
 
 
SEDE REFERENTE
C5176; C5372; C5551; C5576; C5633. LAVCOMM
C5176; C5372; C5551; C5576; C5633.
Salvaguardia di Venezia. C. 5176 De Piccoli, C. 5372 Bonato, C. 5551 Turroni, C. 5576 Scarpa Bonazza Buora e C. 5633 Galati.
(Seguito dell'esame, costituzione del Comitato ristretto, e rinvio).
Maria Rita LORENZETTI, presidente. Alfredo ZAGATTI. Walter DE CESARIS. Cesidio CASINELLI. Sauro TURRONI. Il sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI.
Mercoledì 17 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Maria Rita LORENZETTI. - Intervengono i Sottosegretari di Stato per i lavori pubblici Gianni Francesco Mattioli e per l'ambiente Valerio Calzolaio.
ZZSMC ZZRES ZZSMC170399 ZZSMC990317 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC472 ZZ13 ZZD ZZC8 ZZRE ZZHH ZZII
     La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti,
  rinviato nella seduta del 9 marzo 1999.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  ricorda che
  l'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei
  gruppi ha fissato per la seduta odierna la conclusione
  dell'esame preliminare dei provvedimenti sulla salvaguardia di
  Venezia.  Invita quindi il deputato Zagatti ad integrare la
  relazione svolta, in riferimento alle proposte di legge Galati
  C. 5633 e Bonato C. 5372.
 
                              Pag. 92
 
     Alfredo ZAGATTI (DS-U),  relatore,  osserva che la
  proposta Galati, disciplina in particolare la realizzazione di
  opere di regolazione dei livelli marini.  Sottolinea che il
  comma 5 dell'articolo 2 fa salva la validità nella concessione
  al consorzio Venezia nuova, per l'attuazione del piano
  generale degli interventi, nell'ambito della salvaguardia
  fisica ed ambientale nonché del recupero socio economico della
  città di Venezia.  Ricorda che sono previste misure per lo
  sviluppo patrimoniale immobiliare dell'Arsenale ed interventi
  specifici nei settori della portualità e dei trasporti.  La
  proposta di legge Galati modifica inoltre la composizione e le
  funzioni della commissione per la salvaguardia, e del comitato
  internazionale al quale è affidata l'intera azione di
  salvaguardia.  Ricorda che la proposta Bonato invece fermo il
  compito di definire una pulizia normativa nella definizione
  della disciplina degli interventi per la salvaguardia di
  Venezia, fissando le modalità di Governo dell'ecosistema
  lagunare, con l'obiettivo però di raccordarsi alla
  legislazione finora emanata che risulterebbe estremamente più
  avanzata, secondo quanto si legge nella relazione, di quella
  specifica relativa a Venezia ancora in vigore.  Osserva inoltre
  che la proposta individua tre strumenti di riordino nella
  città metropolitana, nell'autorità e nel piano di bacino e
  nell'ente parco della laguna; prevede una riforma del Comitato
  istituzionale per la salvaguardia di Venezia, delegando il
  Governo a disciplinare la conclusione di rapporti giuridici ed
  economici ancora in atto, sorti anteriormente al 31 maggio
  1995 con il concessionario unico.
 
     Walter DE CESARIS (misto-RC-PRO) osserva che le diverse
  proposte di legge presentate partono dalla comune esigenza di
  riordinare le discipline succedutesi nel tempo e di giungere
  ad una più chiara individuazione dei soggetti responsabili
  degli interventi di salvaguardia.  In particolare, sottolinea
  che la proposta Bonato determina il superamento della logica
  di intervento speciale con una programmazione degli interventi
  che determini un trasferimento dei compiti e dalle funzioni
  dalle regioni alle aree metropolitane; come rilevato dal
  relatore, permangono comunque differenze in riferimento alle
  norme relative ai rapporti con il soggetto concessionario.
  Manifesta la propria disponibilità a pervenire in sede di
  comitato ristretto alla definizione di un testo unificato che
  recepisca gli elementi normativi più rilevanti delle proposte
  presentate, per pervenire ad una rapida approvazione del
  provvedimento in esame.
 
     Cesidio CASINELLI (PDU) condivide molte delle
  osservazioni già formulate dai colleghi intervenuti:
  l'orientamento del Parlamento deve essere quello di
  considerare la salvaguardia di Venezia un bene di preminente
  interesse nazionale, in conformità alla legislazione speciale
  in materia, già varata da qualche decennio.  Sottolinea la
  necessità che si giunga, in tempi rapidi, ad una
  semplificazione delle procedure stabilite dalla predetta
  legislazione speciale che, nel corso del tempo, sono divenute
  in parte obsolete, rivelandosi più farraginose di quelle
  previste dalla normativa di carattere generale.  Un ulteriore
  impegno del Parlamento deve essere quello di definire in modo
  organico il sistema delle competenze in conformità alla legge
  n. 59 del 1997 ed ai relativi provvedimenti di attuazione.
  Auspica inoltre che sia definita una normativa di principio,
  ritenendo che il Parlamento non debba pronunciarsi su
  soluzioni e scelte tecniche, che vanno più correttamente
  demandate agli organismi a ciò deputati.  La normativa di
  principio da elaborare non dovrà quindi pregiudicare alcuna
  delle soluzioni tecniche possibili anche sulla base del
  progresso scientifico e tecnologico.  Un aspetto qualificante
  della nuova normativa dovrà essere inoltre quello di prevedere
  un sistema di finanziamenti di carattere continuativo sia per
  i nuovi interventi sia per quelli di manutenzione che, in una
  realtà come quella di Venezia, determinano spesso oneri molto
  elevati.  In merito alla istituzione dell'area metropolitana,
  ritiene che, al di là delle
 
                              Pag. 93
 
  peculiarità che vanno sicuramente riconosciute alla città di
  Venezia, sia preferibile affrontare la questione nell'ambito
  del dibattito più generale di riforma della legge n. 142 del
  1990, già in corso presso i competenti organi parlamentari,
  anche prevedendo, se lo si riterrà opportuno, strumenti
  flessibili, da adattare alle singole realtà territoriali.
 
     Sauro TURRONI (misto-verdi-U) osserva che i Verdi sono
  impegnati da sempre sulla questione della salvaguardia di
  Venezia, ponendo come prioritari gli interventi diffusi nel
  territorio lagunare.  Sottolinea l'opportunità di superare la
  figura del concessionario unico, per affidare le opere da
  realizzare attraverso gare di appalto aperte ad una pluralità
  di soggetti in possesso delle necessarie competenze tecniche,
  in particolare per rimettere alla mano pubblica e non più al
  Consorzio Venezia Nuova le azioni di salvaguardia.  Il progetto
  di legge presentato dalla sua parte politica vuole eliminare
  elementi di straordinarietà nella manutenzione del territorio,
  per realizzare interventi puntuali ed ordinati.  In tal senso
  ritiene necessaria la realizzazione della città metropolitana,
  perché la complessità delle azioni da realizzare non può
  essere messa in atto, se non attraverso questa istituzione.
  Ribadisce che, anche come è emerso nel corso della recente
  missione a Venezia, il Consorzio gestisce ora tutti gli
  strumenti di conoscenza.  E' opportuno ribaltare questo
  principio, poiché deve essere la pubblica amministrazione a
  gestire tale interesse generale, con un Ufficio di piano che
  realizzi adeguatamente l'attività di intervento e di
  pianificazione.  Concorda con la proposta di pervenire, in
  comitato ristretto, ad un testo unificato, nel quale auspica
  si tenga conto delle considerazioni espresse.
 
     Alfredo ZAGATTI (DSU),  relatore,  intervenendo in
  replica, ringrazia i deputati intervenuti per il contributo
  fornito alla definizione delle scelte da compiere nell'ambito
  del successivo  iter  parlamentare dei provvedimenti in
  esame.  Sottolinea come si riscontrino tra le diverse proposte
  di legge numerose consonanze: ritiene quindi che sussista la
  possibilità di rinvenire soluzioni ampiamente condivise.  Non
  intende entrare nel merito delle questioni poste, ma soltanto
  formulare talune osservazioni relative a specifici profili.  In
  merito a talune questioni emerse, andrà valutata l'opportunità
  di intervenire nell'ambito del procedimento legislativo in
  corso ovvero di affrontare le questioni stesse in altri
  provvedimenti.  Altro tema sul quale sarà necessario
  confrontarsi è quello della ridefinizione dei rapporti tra i
  soggetti competenti alla realizzazione degli interventi, con
  riferimento alla materia degli appalti e delle concessioni.
     Considera infine necessario fare chiarezza in merito alla
  distinzione tra le scelte da compiere nell'ambito del
  procedimento legislativo e quelle che evocano competenze di
  carattere amministrativo e che, per tali ragioni, devono
  essere definite in altre sedi.
     Dal punto di vista metodologico, ritiene che si possa
  pervenire, nell'ambito di un Comitato ristretto appositamente
  costituito, alla predisposizione di un testo unificato.
 
     Il sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI,
  intervenendo in sede di replica, conferma la disponibilità del
  Governo a collaborare con la Commissione per la definizione di
  un testo che si concili con le proposte formulate.  Sottolinea
  peraltro che l'Esecutivo è impegnato nell'attuazione di alcuni
  provvedimenti normativi, come il decreto legislativo n. 112
  del 1998, in riferimento al riordino della struttura e delle
  funzioni del Magistrato delle acque di Venezia.  E' opportuno
  quindi evitare che la nuova normativa che sarà definita
  presenti aspetti di interferenza con quella disciplina.
  Osserva inoltre che la ridefinizione del rapporto di
  concessione impone un'attenta valutazione delle conseguenze
  che, anche sul piano normativo, ciò potrà comportare.
  Sottolinea infine che la questione delle opere alle bocche di
  porto ha nel merito una
 
                              Pag. 94
 
  rilevanza ed una dignità scientifica che a tutt'oggi non
  sembra essere stata tenuta nella debita considerazione.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  dichiara
  quindi concluso l'esame preliminare.
     La Commissione nomina quindi un Comitato ristretto,
  riservandosi il presidente di nominarne i componenti sulla
  base delle designazioni dei gruppi.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  rinvia quindi
  il seguito dell'esame ad altra seduta.
 
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