| La Commissione prosegue l'esame rinviato, da ultimo,
il 16 marzo 1999.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, invita il
relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il
parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 6.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, esprime
parere contrario sugli emendamenti 6.1, 6.2, 6.4, 6.5, 6.7,
6.10, 6.11, 6.12, 6.13, 6.14 e 6.15. Esprime parere favorevole
sugli emendamenti 6.3, 6.9 e 6.16. Esprime parere favorevole
sull'emendamento 6.6 a condizione che venga riformulato come
aggiuntivo anziché come
Pag. 148
sostitutivo. Esprime parere favorevole sull'emendamento 6.8,
a condizione che venga riformulato nel seguente modo:
"Dopo il comma 2, inserire il seguente:
2- bis. Le Regioni e le Province autonome
provvedono alla riscossione coattiva mediante ruolo del
prelievo in tutto o in parte non versato, a carico
dell'acquirente, in solido con il produttore".
Il sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
conforme a quello del relatore.
La Commissione respinge l'emendamento Malentacchi 6.1.
Sergio TRABATTONI (DS-U) rileva che l'emendamento 6.2
deve essere esaminato congiuntamente con l'emendamento 6.8,
cui è strettamente connesso.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, concorda con
la valutazione dell'onorevole Trabattoni.
La Commissione approva l'emendamento Anghinoni 6.3;
respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Losurdo 6.4
e Scarpa Bonazza Buora 6.5; approva l'emendamento Scarpa
Bonazza Buora 6.6 nel testo riformulato, proposto ed
illustrato, su richiesta dell'onorevole Fortunato ALOI (AN),
dal relatore ed accettato dal primo firmatario. L'emendamento
Volontè 6.7 non viene posto in votazione in assenza dei
firmatari.
Sergio TRABATTONI (DS-U) non può accettare la
riformulazione proposta dal relatore, in quanto l'emendamento
6.8 è finalizzato a sopprimere il ruolo di sostituto di
imposta svolto dai primi acquirenti, contrariamente a quanto
disposto dalla riformulazione, imperniata proprio sulla figura
del primo acquirente.
Giorgio MALENTACCHI (misto-RC-PRO) preannuncia il
proprio voto di astensione su una materia complessa che
presenta profili di contrasto con le normative europee.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) condivide le considerazioni
dell'onorevole Trabattoni, considerando opportuno che venga
attribuito alla responsabilità diretta dei produttori il
versamento del superprelievo.
Francesco FERRARI (PD-U) giudica positivamente
l'emendamento Trabattoni 6.8, che introduce un principio di
giustizia, eliminando il ruolo di sostituto di imposta dei
primi acquirenti.
Daniele FRANZ (AN) preannuncia il voto favorevole
sull'emendamento 6.8, volto a sopprimere il ruolo di sostituto
di imposta dei primi acquirenti, sottolineando che la
riformulazione proposta dal relatore risulta decisamente
peggiorativa per i produttori, in quanto li obbliga in solido
con i primi acquirenti.
Flavio TATTARINI (DS-U) dichiara il voto contrario
sull'emendamento 6.8, il quale, contrastando con le norme
comunitarie che prevedono il ruolo di sostituto di imposta dei
primi acquirenti, non potrà avere alcun effetto pratico. Si
tratta, quindi, di una questione di certezza del diritto che
non impedisce l'adozione di successive iniziative per
modificare il sistema.
Fortunato ALOI (AN) preannuncia il voto favorevole
sull'emendamento 6.8, il quale riconduce alla diretta
responsabilità dei produttori il versamento del superprelievo.
Giudica negativamente la riformulazione proposta dal
relatore.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, illustra i
problemi di compatibilità con la normativa comunitaria, che lo
hanno indotto a proporre una riformulazione dell'emendamento
6.8. Non essendo stata accettata quest'ultima, propone di
votare l'emendamento nel testo originario, non insistendo
ulteriormente per la propria proposta.
Pag. 149
La Commissione respinge l'emendamento Trabattoni 6.8. A
seguito di tale votazione, risulta precluso l'emendamento
Trabattoni 6.2.
Sauro SEDIOLI (DS-U), intervenendo sull'ordine dei
lavori, ringrazia la presidenza per la tempestività con cui ha
reso disponibile la relazione della Corte dei Conti
sull'attività dell'AIMA, nella quale si dà un severo giudizio
delle regole della compensazione nazionale, rivolgendosi
direttamente al Parlamento e al Governo.
La Commissione approva l'emendamento Dozzo 6.9.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) illustra l'emendamento 6.10,
finalizzato a sopprimere il secondo periodo del comma 3, che
rinvia alle disposizioni della legge n. 689 del 1981.
L'emendamento si pone nella stessa direzione proposta
dall'onorevole Trabattoni con l'emendamento 6.8.
Il sottosegretario Roberto BORRONI precisa che mentre
l'emendamento 6.8 riguardava il superprelievo, l'emendamento
in esame concerne le sanzioni per la violazione di norme.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) segnala che anche il mancato
pagamento del superprelievo costituisce una violazione.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
emendamenti Anghinoni 6.10, Dozzo 6.11e Malentacchi 6.12.
Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI), intervenendo
sull'ordine dei lavori, invita il presidente a concedere il
tempo necessario per valutare gli emendamenti posti in
votazione e per avanzare richieste di interventi, al fine di
mantenere il clima sereno in cui si è fino ad oggi
lavorato.
Fortunato ALOI (AN), intervenendo sull'ordine dei
lavori, si associa alla richiesta formulata dal collega Scarpa
Bonazza Buora, affinché venga garantita la possibilità di
valutare con la dovuta attenzione gli emendamenti
esaminati.
Sergio TRABATTONI (DS-U) ritira l'emendamento 6.13.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) illustra l'emendamento 6.14, che
devolve direttamente alle Regioni le somme introitate ai sensi
del comma 4 dell'articolo 6.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, precisa che
tali somme sono di competenza statale, al contrario di quelle
derivanti dal pagamento di sanzioni amministrative, di
competenza regionale.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) ritiene che le somme derivanti
dal pagamento di penali comminate ai sensi del Regolamento
comunitario n. 1001 del 1998 possano essere devolute
direttamente alle Regioni.
La Commissione respinge l'emendamento Vascon 6.14.
Fortunato ALOI (AN) invita l'onorevole Malentacchi ad
illustrare l'emendamento 6.15.
Giorgio MALENTACCHI (misto-RC-PRO) illustra
l'emendamento 6.15, volto a sopprimere il riferimento al corpo
della Guardia di Finanza, le cui competenze nel settore
agroalimentare non sono specifiche.
La Commissione respinge l'emendamento Malentacchi 6.15.
Daniele FRANZ (AN) condivide lo spirito
dell'emendamento 6.16, che dovrebbe essere riformulato con
riferimento a tutte le Regioni a statuto speciale, che sono
dotate di propri Corpi forestali.
Luciano CAVERI (misto Min. linguist.) riformula
l'emendamento nel senso opportunamente suggerito
dall'onorevole Franz.
Pag. 150
Gianpaolo DOZZO (LNIP) osserva che in varie Province
operano guardie forestali cui si potrebbe fare riferimento.
Uber ANGHINONI (LNIP) sottolinea l'elevata valenza
politica dell'emendamento, che attribuisce piena competenza in
materia fiscale ai Corpi forestali delle Regioni e delle
Province autonome. Condivide tale linea di tendenza, che
dovrebbe essere sempre seguita.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, invita i
componenti la Commissione a tenere conto della necessità di
concludere l'esame entro le ore 18.
Fortunato ALOI (AN) giudica congrua la nuova
formulazione dell'emendamento 6.16, cui occorre attenersi per
non anticipare i temi della riforma del Corpo.
Dopo ulteriori interventi dei deputati Giuseppe DETOMAS
(Misto-Min. linguist.), il quale precisa che nelle Regioni e
Province autonome il Corpo forestale dello Stato è
inesistente, e Francesco FERRARI (PD-U), che fa riferimento
alle guardie forestali regionali operanti in Lombardia,
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, propone di
riformulare l'emendamento utilizzando la formula: "avvalersi
anche".
Luciano CAVERI (misto - Min. linguist.) riformula
l'emendamento nel senso suggerito dal relatore.
La Commissione approva l'emendamento Caveri 6.16, come
riformulato, e passa all'esame degli emendamenti riferiti
all'articolo 7.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, esprime
parere contrario sugli identici emendamenti 7.1 e 7.2, nonché
sugli identici emendamenti 7.3 e 7.4. L'emendamento 7.5
risulta precluso a seguito dell'approvazione dell'emendamento
4.30. Esprime parere contrario sugli emendamenti 7.6, 7.8 e
7.9. Esprime parere favorevole sull'emendamento 7.10 e
sull'emendamento 7.7, a condizione che venga riformulato nel
seguente modo:
" Sostituire il comma 4 con il seguente:
4. In sede di prima applicazione, per il periodo
1999-2000, le quote spettanti ai singoli produttori sono
quelle risultanti dall'applicazione del decreto-legge 1^ marzo
1999, n. 43 e relative norme di attuazione. La comunicazione
di tali quote è effettuata dall'AIMA nei termini e con le
modalità previste dalle disposizioni suddette".
Il sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
conforme a quello del relatore.
Luciano CAVERI (misto-Min. linguist.) illustra
l'emendamento 7.1, volto a sopprimere una norma che dovrebbe
essere posizionata all'inizio del provvedimento e che
contraddice la logica della recente sentenza della Corte
costituzionale sulla gestione delle quote latte, che impone la
necessaria intesa con le regioni. La disposizione rischia
pertanto di creare un ampio contenzioso con le regioni.
Daniele FRANZ (AN) considera opportuno accantonare gli
identici emendamenti 7.1 e 7.2 per discuterli unitamente
all'articolo aggiuntivo del relatore 2.02.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, concorda con
le valutazioni dell'onorevole Franz.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, avverte che
gli identici emendamenti 7.1 e 7.2 vengono accantonati per
essere discussi congiuntamente all'articolo aggiuntivo del
relatore 2.02. Avverte inoltre che l'emendamento Volontè 7.3
non verrà posto in votazione in assenza dei firmatari.
La Commissione respinge l'emendamento Malentacchi 7.4.
L'emendamento Ferrari 7.5 risulta precluso a seguito
dell'approvazione dell'emendamento Paolo Rubino 4.30.
Pag. 151
Gianpaolo DOZZO (LNIP) illustra l'emendamento 7.6, il
quale tutela i veri produttori che per documentate cause di
forza maggiore non abbiano commercializzato latte. Resta sullo
sfondo la cruciale questione dei criteri di priorità della
compensazione, sui quali si è espressa in modo critico anche
la Corte dei conti.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, conferma la
posizione già manifestata nella seduta di ieri, segnalando che
le operazioni previste dall'emendamento possono essere
realizzate dalle singole regioni.
La Commissione respinge l'emendamento Dozzo 7.6.
Daniele FRANZ (AN) invita il relatore a proporre un
ulteriore formulazione dell'emendamento 7.7, il cui testo
originario incideva peraltro soltanto su aspetti temporali,
per evitare il riferimento al decreto-legge n. 43 del 1999,
che potrebbe anche non essere convertito.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, dà atto
all'onorevole Franz della fondatezza del rilievo.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, accantona
l'emendamento 7.7 per consentire un approfondimento.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
emendamenti Vascon 7.8 e Anghinoni 7.9.
Daniele FRANZ (AN) ritiene che l'emendamento 7.10 del
relatore risulti in contrasto con gli emendamenti
precedentemente approvati sul superprelievo, in quanto
individua forme di garanzia surrogatorie del prelievo
stesso.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, rileva che
non esiste alcun contrasto.
Si svolge quindi un breve scambio di battute tra i
deputati Flavio TATTARINI (DS-U), il quale sostiene la
compatibilità dell'emendamento con la normativa comunitaria,
che individua il protagonista del processo nell'acquirente, e
Daniele FRANZ (AN), il quale ribadisce le considerazioni già
svolte.
La Commissione approva l'emendamento 7.10 del relatore e
l'emendamento Losurdo 7.7, sul quale il relatore, a rettifica
del parere precedentemente espresso, esprime parere
favorevole.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, invita il
relatore ad esprimere il parere sugli emendamenti all'articolo
5 accantonati nella seduta di ieri.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, esprime
parere contrario sugli emendamenti 5.28, 5.29, 5.30, 5.31,
5.32, 5.38, 5.42, 5.43, 5.44, 5.45, nonché sugli identici
emendamenti 5.47, 5.48, 5.49 e 5.50. Esprime parere favorevole
sugli identici emendamenti 5.70 e 5.71, dalla cui approvazione
risulterebbe precluso l'emendamento 5.39, sul quale, in caso
di votazione, si rimette alla Commissione.
Il sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
conforme a quello del relatore, tranne che per l'emendamento
5.30, sul quale esprime parere favorevole, e per gli identici
emendamenti 5.70 e 5.71, sui quali esprime parere
contrario.
Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) invita il relatore a
spiegare i motivi che lo inducono ad esprimere parere
contrario sugli emendamenti 5.30 e 5.43.
Francesco FERRARI (PD-U) preannuncia il voto favorevole
sull'emendamento 5.28. che consente di avvicinare la
situazione italiana a quella degli altri paesi europei, ove si
pratica perfino il leasing.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) preannuncia il voto favorevole
sull'emendamento 5.28, che considera un male minore rispetto
alle dichiarazioni del relatore, pur reputando più esaustivo
l'emendamento 5.29.
Pag. 152
Fortunato ALOI (AN) preannuncia il voto favorevole
sull'emendamento 5.28, il quale consente di utilizzare le
quote acquistate dopo solo tre mesi dal perfezionamento
dell'atto di compravendita.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
emendamenti Trabattoni 5.28 e Dozzo 5.29.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, motiva il
proprio parere contrario sull'emendamento 5.30 facendo
riferimento alla necessità di non infrangere l'equilibrio del
disegno di legge, evitando altresì che le compravendite
possano essere utilizzate per effettuare compensazioni
improprie. Giudica sufficienti gli elementi di flessibilità
contenuti nel comma 6 dell'articolo 5, ferma restando la
massima disponibilità, che crede di aver già dimostrato, a
trattare la materia nel corso dell'esame in Assemblea senza
preclusioni.
Il sottosegretario Roberto BORRONI dichiara che anche il
Governo è interessato a favorire un proficuo dibattito. A tal
fine richiama l'attenzione sul comma 6, che dà immediata
efficacia ai contratti di affitto stabilendo alcune clausole
di garanzia. Non vi è alcun pregiudizio da parte sua ad un
confronto per studiare un meccanismo analogo anche per le
vendite di quote.
Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) prende atto con piacere
delle posizioni di apertura manifestate dal relatore e dal
sottosegretario Borroni, ritenendo che sia questa la sede per
dimostrare disponibilità su una questione in grado di
aggregare ampie convergenze.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) preannuncia il voto favorevole
sull'emendamento 5.30, che va nella stessa direzione
dell'emendamento 5.29. Nulla osta all'immediata operatività
delle quote acquistate, una volta che la regione ha dato il
via libera.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, propone di
integrare il comma 6 facendo riferimento anche alla vendita di
quote.
Daniele FRANZ (AN) apprezza lo sforzo del relatore, che
però consentirebbe come eccezionale l'immediata operatività
delle quote acquistate, con il limite, imposto da un
emendamento approvato ieri, della circolazione delle quote
stesse entro un'area limitata. La questione da dirimere
concerne proprio la libera circolazione delle quote su tutto
il territorio nazionale. L'emendamento 5.32 va incontro
all'indirizzo del relatore, teso a limitare al massimo la
circolazione delle quote.
Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) dà atto al relatore
dello sforzo compiuto, proponendo di procedere alla votazione
dell'emendamento 5.30.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) si complimenta con il relatore
per la sua conoscenza della materia, che lo ha indotto a
proporre di limitare l'immediata operatività delle quote
acquistate alle zone cui si riferiscono le lettere a) e b) del
comma 6.
Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) confida che il relatore
valuti l'opportunità di esprimere parere favorevole
sull'emendamento 5.30, senza continuare a sottrarre ai
firmatari degli emendamenti il risultato politico conseguente
all'approvazione o alla bocciatura degli stessi con la
proposizione di continue riformulazioni.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, precisa che
le proposte di riformulazione elaborate dal relatore non
incidono sulla paternità degli emendamenti.
Fortunato ALOI (AN) invita il relatore a valutare con
attenzione l'emendamento, tenendo conto che il testo
licenziato dalla Commissione deve costituire una valida base
per l'esame dell'Assemblea. Si dichiara perplesso sulle
numerose riformulazioni proposte dal relatore, che non gli
hanno consentito di acquisire vittorie esaltanti.
Pag. 153
Flavio TATTARINI (DS-U) richiama la necessità che la
Commissione valuti nel complesso le norme riguardanti la
vendita, l'affitto, la soccida e il comodato di stalla,
coordinandole tra di loro per pervenire ad un testo
equilibrato e corretto, che sfugga ai rischi opposti di un
eccesso di protezionismo o di liberismo. Occorre valutare se
si può trovare un equilibrio diverso rispetto a quello
stabilito nel testo, nell'ottica di un bilanciamento
complessivo, fermo restando che i contratti relativi
all'affitto, alla soccida ed al comodato di stalla devono
comunque avere una durata non inferiore ad un intero periodo
produttivo.
Francesco FERRARI (PD-U) osserva che per quanto
riguarda la soccida occorre tenere conto delle norme dettate
dal codice civile.
Flavio TATTARINI (DS-U) invita il relatore e il
rappresentante del Governo a chiarire se l'emendamento 5.30
può costituire il punto di equilibrio più avanzato cui si è
riferito nel precedente intervento.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, alla luce del
dibattito svolto esprime parere favorevole sull'emendamento
5.30.
Il sottosegretario Roberto BORRONI conferma il proprio
parere contrario per mantenere l'equilibrio con il quale è
stato costruito il testo.
Flavio TATTARINI (DS-U) ipotizza il ritiro
dell'emendamento 5.30 e una sua ripresentazione in
Assemblea.
Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) giudica preferibile
votare l'emendamento, proseguendo comunque ad analizzare la
questione anche nella fase successiva del procedimento.
Francesco FERRARI (PD-U) consiglia di approvare
l'emendamento, valutando successivamente la possibilità di
introdurvi qualche modifica.
Daniele FRANZ (AN) si domanda se l'equilibrio cui è
ancorato il Governo consista nel prevedere effetti immediati
esclusivamente per la vendita e non per l'affitto.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) invita il rappresentante del
Governo a spiegare il motivo delle precedenti
dichiarazioni.
Il sottosegretario Roberto BORRONI dichiara di ispirarsi
ad un'assunzione di responsabilità e serietà.
La Commissione approva l'emendamento Scarpa Bonazza Buora
5.30. A seguito di tale approvazione risultano assorbiti gli
emendamenti Franz 5.31 e 5.32.
Sergio TRABATTONI (DS-U) illustra l'emendamento 5.38,
che coglie la peculiarità dell'affitto rispetto alla
vendita.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, conferma il
proprio parere contrario sull'emendamento 5.38.
La Commissione respinge l'emendamento Trabattoni 5.38.
Approva gli identici emendamenti Paolo Rubino 5.70 e 5.71 del
relatore. A seguito di tale ultima approvazione, l'emendamento
Brugger 5.39 risulta precluso. Respinge quindi, con distinte
votazioni, gli emendamenti Anghinoni 5.42 e Scarpa Bonazza
Buora 5.43.
Daniele FRANZ (AN) illustra l'emendamento 5.44,
suggerendo di trovare un punto di mediazione indicando la
durata temporale minima dei contratti di affitto.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, rileva che
tale durata è già stabilita nel testo.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
emendamenti Franz 5.44 e 5.45, nonché gli identici emendamenti
Malentacchi 5.47, Scarpa Bonazza Buora 5.48, Vascon 5.49 e
Ferrari 5.50.
Pag. 154
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, invita il
relatore a chiarire se intenda introdurre la disposizione
riguardante le regioni a statuto speciale e le province
autonome di Trento e di Bolzano nell'ambito dell'articolo 7 o
introducendo un articolo iniziale.
Giuseppe DETOMAS (Misto Min. Linguist.) considera
preferibile intervenire sull'articolo 7.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, preannuncia
la presentazione, su suggerimento del sottosegretario Borroni,
dell'emendamento 7.11, che gli consente di ritirare l'articolo
aggiuntivo 2.02.
La Commissione approva l'emendamento 7.11 del relatore
nonché l'articolo aggiuntivo del relatore 2.01, definito dal
deputato Daniele FRANZ (AN) di mero coordinamento formale.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, esprime
parere favorevole sull'emendamento 2.3. Esprime parere
contrario sull'emendamento 2.18, considerando preferibile la
formulazione dell'emendamento 2.29.
Flavio TATTARINI (DS-U) illustra l'emendamento 2.29,
che limita a tre anni l'intrasferibilità delle quote
riassegnate in assenza di una decisione circa la loro
gratuità.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, esprime
parere favorevole sull'emendamento 2.21.
Il sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
conforme a quello del relatore ad eccezione che per
l'emendamento 2.21, sul quale esprime parere contrario.
Francesco FERRARI (PD-U) dichiara di aver ritirato
l'emendamento 4.10 nella convinzione che la materia da esso
trattata sarebbe stata discussa con riferimento all'articolo
2.
Daniele FRANZ (AN) conferma che nella seduta di ieri
sono stati ritirati diversi emendamenti riferiti ad altri
articoli nella convinzione che il relatore avrebbe predisposto
un emendamento sui criteri di priorità da riferire
all'articolo 2.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, ritiene che
la questione potrà essere affrontata durante l'esame in
Assemblea, dal momento che il relatore non ha predisposto
alcun emendamento.
La Commissione approva l'emendamento Franz 2.3.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) suggerisce di riformulare
l'emendamento 2.29 specificando le modalità del trasferimento
delle quote, sul modello dell'emendamento 2.18.
Flavio TATTARINI (DS-U) ritiene che l'emendamento possa
essere integrato prevedendo il divieto di trasferimento delle
quote qualora vengano assegnate gratuitamente.
Fortunato ALOI (AN) sottoscrive la nuova formulazione
degli emendamenti 2.18 e 2.29.
La Commissione approva la nuova formulazione degli
emendamenti 2.18 e 2. 29, sulla quale il relatore ed il
rappresentante del Governo hanno espresso parere
favorevole.
Sauro SEDIOLI (DS-U) ritiene che l'emendamento 2.21
spezzi l'equilibrio del disegno di legge proprio in
conclusione di un buon lavoro, non consentendo di avviare a
soluzione il problema del taglio della quota B.
Flavio TATTARINI (DS-U) preannuncia il voto favorevole
sull'emendamento 2.21, che fa riferimento al criterio
oggettivo dei quantitativi di riferimento realmente allocati.
A ristorare i produttori che hanno subito il taglio della
quota B provvede parzialmente il decreto-legge n. 43 del 1999,
mentre saranno le regioni a stabilire,
Pag. 155
senza alcuna indicazione di priorità da parte della legge
nazionale, le modalità con cui procedere alla riassegnazione.
Anche l'emendamento 4.30, che pure proporrà in Assemblea di
sopprimere, non incide su questo aspetto.
Francesco FERRARI (PD-U) reputa necessario dare
priorità al recupero della quota B tagliata, anche per
ottemperare a numerose pronunce giurisdizionali, tenendo conto
che le quote aggiuntive assegnate dall'Unione europea saranno
operative soltanto dal periodo 2000-2001.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) osserva che le quote revocate
che saranno riassegnate rappresentano soltanto un sesto delle
quote B tagliate, che non potranno quindi essere recuperate.
Si tratta di un problema di equità che va risolto, chiarendo
anche in modo definitivo se si sia fatta finalmente piena luce
sulle ultime campagne produttive. Prende atto con
soddisfazione del parere contrario espresso dal rappresentante
del Governo.
Paolo RUBINO (DS-U) rileva che da una discussione
congiunta del decreto-legge e del disegno di legge sarebbe
apparsa più chiara la complessiva manovra del Governo.
Condivide le considerazioni dell'onorevole Tattarini,
evidenziando i costi sociali ed ambientali derivanti
dall'abbandono delle zone svantaggiate, cui va riconosciuta
una particolare tutela, ed invitando a riflettere sul concetto
di produttività.
Gianpaolo DOZZO (LNIP) osserva che l'onorevole Rubino
non ha mai fatto riferimento alla garanzia di un minimo vitale
per le zone svantaggiate, dove operano aziende di notevoli
dimensioni, come la Via Lattea, che godono di privilegi non
concessi alle aziende ubicate in altre zone.
Paolo RUBINO (DS-U) precisa di aver presentato un
emendamento sulla garanzia del minimo vitale per le zone
svantaggiate.
Daniele FRANZ (AN) ritiene che l'emendamento del
relatore non debba essere approvato sia perché fa affidamento
su un ente discusso come l'AIMA sia perché rischia di
vanificare l'intero disegno di legge, non tenendo conto delle
indagini effettuate negli ultimi anni e portando avanti un
atteggiamento protezionistico in contraddizione con il testo
in esame. Propone di rinviare all'Assemblea la decisione sul
punto, evidenziando che il relatore segue una tendenza del
tutto contraria a quella del provvedimento.
Fortunato ALOI (AN) condivide la proposta
dell'onorevole Franz, nonché le sue considerazioni sull'AIMA.
A titolo personale non può esprimersi contro l'emendamento del
relatore, che tiene opportunamente conto della diversità delle
zone .
Filippo MISURACA (FI) preannuncia il voto favorevole
sull'emendamento 2.21.
Giovanni DI STASI (DS-U), relatore, insiste per
la votazione dell'emendamento 2.21.
Il sottosegretario Roberto BORRONI ritiene che la sintesi
più efficace dei problemi discussi sia rappresentata dalla
complessiva manovra del Governo, fondata sulle 138 mila
tonnellate di quote revocate nonché sul piano di
ristrutturazione e sulle quote assegnate dall'Unione europea.
Le quote revocate e riassegnate sono del tutto insufficienti a
sanare la situazione determinatasi nel corso del tempo ma il
Governo ha inteso dare un segnale politico di sostegno alle
aziende che subiscono il pagamento del superprelievo,
privilegiando le aree in sofferenza. Il quantitativo ulteriore
assegnato dall'Unione europea sarà distribuito con altri
criteri, definiti con il parere della Conferenza
Stato-regioni. Anche il Parlamento potrà definire il proprio
orientamento.
La Commissione approva l'emendamento del relatore 2.21 e
respinge, con distinte votazioni, gli identici emendamenti
Pag. 156
Franz 3.2 e Dozzo 3.3, nonché l'emendamento Caveri 4.23.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, avverte che
il testo di cui si è concluso l'esame verrà inviato alle
Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione
del rispettivo parere.
La seduta termina alle 17.35.
| |