Banche dati professionali (ex 3270)
Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434473
SMC0472-0171
Bollettino Giunte e Commissioni n. 472 del 17 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-472)
(suddiviso in 199 Unità Documento)
Unità Documento n.171 (che inizia a pag.147 dello stampato)
             ...XIII COMMISSIONE PERMANENTE
                        (Agricoltura)
 
 
SEDE REFERENTE
C5687; C431; C1270; C1686; C2943; C3187; C3736; C3887; C4502; C4982; C5002. LAVCOMM
C5687; C431; C1270; C1686; C2943; C3187; C3736; C3887; C4502; C4982; C5002.
Disposizioni urgenti per il settore lattiero-caseario C. 5687 Governo, C. 431 Ferrari, C. 1270 Scarpa Bonazza Buora, C. 1686 Caruso, C. 2943 Pecoraro Scanio, C. 3187 Dell'Utri, C. 3736 Alberto Giorgetti, C. 3887 Regione Abruzzo, C. 4502 Dozzo, C. 4982 de Ghislanzoni Cardoli, C. 5002 Tattarini.
(Seguito dell'esame e rinvio)
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente. Giovanni DI STASI. Il sottosegretario Roberto BORRONI. Sergio TRABATTONI. Giorgio MALENTACCHI. Gianpaolo DOZZO. Francesco FERRARI. Daniele FRANZ. Flavio TATTARINI. Fortunato ALOI. Sauro SEDIOLI. Paolo SCARPA BONAZZA BUORA. Luciano CAVERI. Uber ANGHINONI. Giuseppe DETOMAS. Paolo RUBINO. Filippo MISURACA.
Mercoledì 17 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Alfonso PECORARO SCANIO, indi del Vicepresidente Giovanni DI STASI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le politiche agricole Roberto Borroni.
ZZSMC ZZRES ZZSMC170399 ZZSMC990317 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC472 ZZ13 ZZD ZZC13 ZZRE ZZHH ZZII ZZFF
     La Commissione prosegue l'esame rinviato, da ultimo,
  il 16 marzo 1999.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  invita il
  relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il
  parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 6.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  esprime
  parere contrario sugli emendamenti 6.1, 6.2, 6.4, 6.5, 6.7,
  6.10, 6.11, 6.12, 6.13, 6.14 e 6.15.  Esprime parere favorevole
  sugli emendamenti 6.3, 6.9 e 6.16.  Esprime parere favorevole
  sull'emendamento 6.6 a condizione che venga riformulato come
  aggiuntivo anziché come
 
                              Pag. 148
 
  sostitutivo.  Esprime parere favorevole sull'emendamento 6.8,
  a condizione che venga riformulato nel seguente modo:
     "Dopo il comma 2, inserire il seguente:
       2- bis.  Le Regioni e le Province autonome
  provvedono alla riscossione coattiva mediante ruolo del
  prelievo in tutto o in parte non versato, a carico
  dell'acquirente, in solido con il produttore".
 
     Il sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
  conforme a quello del relatore.
     La Commissione respinge l'emendamento Malentacchi 6.1.
 
     Sergio TRABATTONI (DS-U) rileva che l'emendamento 6.2
  deve essere esaminato congiuntamente con l'emendamento 6.8,
  cui è strettamente connesso.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  concorda con
  la valutazione dell'onorevole Trabattoni.
     La Commissione approva l'emendamento Anghinoni 6.3;
  respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Losurdo 6.4
  e Scarpa Bonazza Buora 6.5; approva l'emendamento Scarpa
  Bonazza Buora 6.6 nel testo riformulato, proposto ed
  illustrato, su richiesta dell'onorevole Fortunato ALOI (AN),
  dal relatore ed accettato dal primo firmatario.  L'emendamento
  Volontè 6.7 non viene posto in votazione in assenza dei
  firmatari.
 
     Sergio TRABATTONI (DS-U) non può accettare la
  riformulazione proposta dal relatore, in quanto l'emendamento
  6.8 è finalizzato a sopprimere il ruolo di sostituto di
  imposta svolto dai primi acquirenti, contrariamente a quanto
  disposto dalla riformulazione, imperniata proprio sulla figura
  del primo acquirente.
 
     Giorgio MALENTACCHI (misto-RC-PRO) preannuncia il
  proprio voto di astensione su una materia complessa che
  presenta profili di contrasto con le normative europee.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) condivide le considerazioni
  dell'onorevole Trabattoni, considerando opportuno che venga
  attribuito alla responsabilità diretta dei produttori il
  versamento del superprelievo.
 
     Francesco FERRARI (PD-U) giudica positivamente
  l'emendamento Trabattoni 6.8, che introduce un principio di
  giustizia, eliminando il ruolo di sostituto di imposta dei
  primi acquirenti.
 
     Daniele FRANZ (AN) preannuncia il voto favorevole
  sull'emendamento 6.8, volto a sopprimere il ruolo di sostituto
  di imposta dei primi acquirenti, sottolineando che la
  riformulazione proposta dal relatore risulta decisamente
  peggiorativa per i produttori, in quanto li obbliga in solido
  con i primi acquirenti.
 
     Flavio TATTARINI (DS-U) dichiara il voto contrario
  sull'emendamento 6.8, il quale, contrastando con le norme
  comunitarie che prevedono il ruolo di sostituto di imposta dei
  primi acquirenti, non potrà avere alcun effetto pratico.  Si
  tratta, quindi, di una questione di certezza del diritto che
  non impedisce l'adozione di successive iniziative per
  modificare il sistema.
 
     Fortunato ALOI (AN) preannuncia il voto favorevole
  sull'emendamento 6.8, il quale riconduce alla diretta
  responsabilità dei produttori il versamento del superprelievo.
  Giudica negativamente la riformulazione proposta dal
  relatore.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  illustra i
  problemi di compatibilità con la normativa comunitaria, che lo
  hanno indotto a proporre una riformulazione dell'emendamento
  6.8. Non essendo stata accettata quest'ultima, propone di
  votare l'emendamento nel testo originario, non insistendo
  ulteriormente per la propria proposta.
 
                              Pag. 149
 
     La Commissione respinge l'emendamento Trabattoni 6.8. A
  seguito di tale votazione, risulta precluso l'emendamento
  Trabattoni 6.2.
 
     Sauro SEDIOLI (DS-U), intervenendo sull'ordine dei
  lavori, ringrazia la presidenza per la tempestività con cui ha
  reso disponibile la relazione della Corte dei Conti
  sull'attività dell'AIMA, nella quale si dà un severo giudizio
  delle regole della compensazione nazionale, rivolgendosi
  direttamente al Parlamento e al Governo.
     La Commissione approva l'emendamento Dozzo 6.9.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) illustra l'emendamento 6.10,
  finalizzato a sopprimere il secondo periodo del comma 3, che
  rinvia alle disposizioni della legge n. 689 del 1981.
  L'emendamento si pone nella stessa direzione proposta
  dall'onorevole Trabattoni con l'emendamento 6.8.
     Il sottosegretario Roberto BORRONI precisa che mentre
  l'emendamento 6.8 riguardava il superprelievo, l'emendamento
  in esame concerne le sanzioni per la violazione di norme.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) segnala che anche il mancato
  pagamento del superprelievo costituisce una violazione.
     La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
  emendamenti Anghinoni 6.10, Dozzo 6.11e Malentacchi 6.12.
 
     Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI), intervenendo
  sull'ordine dei lavori, invita il presidente a concedere il
  tempo necessario per valutare gli emendamenti posti in
  votazione e per avanzare richieste di interventi, al fine di
  mantenere il clima sereno in cui si è fino ad oggi
  lavorato.
 
     Fortunato ALOI (AN), intervenendo sull'ordine dei
  lavori, si associa alla richiesta formulata dal collega Scarpa
  Bonazza Buora, affinché venga garantita la possibilità di
  valutare con la dovuta attenzione gli emendamenti
  esaminati.
 
     Sergio TRABATTONI (DS-U) ritira l'emendamento 6.13.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) illustra l'emendamento 6.14, che
  devolve direttamente alle Regioni le somme introitate ai sensi
  del comma 4 dell'articolo 6.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  precisa che
  tali somme sono di competenza statale, al contrario di quelle
  derivanti dal pagamento di sanzioni amministrative, di
  competenza regionale.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) ritiene che le somme derivanti
  dal pagamento di penali comminate ai sensi del Regolamento
  comunitario n. 1001 del 1998 possano essere devolute
  direttamente alle Regioni.
     La Commissione respinge l'emendamento Vascon 6.14.
 
     Fortunato ALOI (AN) invita l'onorevole Malentacchi ad
  illustrare l'emendamento 6.15.
 
     Giorgio MALENTACCHI (misto-RC-PRO) illustra
  l'emendamento 6.15, volto a sopprimere il riferimento al corpo
  della Guardia di Finanza, le cui competenze nel settore
  agroalimentare non sono specifiche.
     La Commissione respinge l'emendamento Malentacchi 6.15.
 
     Daniele FRANZ (AN) condivide lo spirito
  dell'emendamento 6.16, che dovrebbe essere riformulato con
  riferimento a tutte le Regioni a statuto speciale, che sono
  dotate di propri Corpi forestali.
 
     Luciano CAVERI (misto Min. linguist.) riformula
  l'emendamento nel senso opportunamente suggerito
  dall'onorevole Franz.
 
                              Pag. 150
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) osserva che in varie Province
  operano guardie forestali cui si potrebbe fare riferimento.
 
     Uber ANGHINONI (LNIP) sottolinea l'elevata valenza
  politica dell'emendamento, che attribuisce piena competenza in
  materia fiscale ai Corpi forestali delle Regioni e delle
  Province autonome.  Condivide tale linea di tendenza, che
  dovrebbe essere sempre seguita.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  invita i
  componenti la Commissione a tenere conto della necessità di
  concludere l'esame entro le ore 18.
 
     Fortunato ALOI (AN) giudica congrua la nuova
  formulazione dell'emendamento 6.16, cui occorre attenersi per
  non anticipare i temi della riforma del Corpo.
     Dopo ulteriori interventi dei deputati Giuseppe DETOMAS
  (Misto-Min. linguist.), il quale precisa che nelle Regioni e
  Province autonome il Corpo forestale dello Stato è
  inesistente, e Francesco FERRARI (PD-U), che fa riferimento
  alle guardie forestali regionali operanti in Lombardia,
  Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  propone di
  riformulare l'emendamento utilizzando la formula: "avvalersi
  anche".
 
     Luciano CAVERI (misto - Min. linguist.) riformula
  l'emendamento nel senso suggerito dal relatore.
     La Commissione approva l'emendamento Caveri 6.16, come
  riformulato, e passa all'esame degli emendamenti riferiti
  all'articolo 7.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  esprime
  parere contrario sugli identici emendamenti 7.1 e 7.2, nonché
  sugli identici emendamenti 7.3 e 7.4. L'emendamento 7.5
  risulta precluso a seguito dell'approvazione dell'emendamento
  4.30.  Esprime parere contrario sugli emendamenti 7.6, 7.8 e
  7.9. Esprime parere favorevole sull'emendamento 7.10 e
  sull'emendamento 7.7, a condizione che venga riformulato nel
  seguente modo:
     " Sostituire il comma 4 con il seguente:
     4.  In sede di prima applicazione, per il periodo
  1999-2000, le quote spettanti ai singoli produttori sono
  quelle risultanti dall'applicazione del decreto-legge 1^ marzo
  1999, n. 43 e relative norme di attuazione.  La comunicazione
  di tali quote è effettuata dall'AIMA nei termini e con le
  modalità previste dalle disposizioni suddette".
     Il sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
  conforme a quello del relatore.
 
     Luciano CAVERI (misto-Min. linguist.) illustra
  l'emendamento 7.1, volto a sopprimere una norma che dovrebbe
  essere posizionata all'inizio del provvedimento e che
  contraddice la logica della recente sentenza della Corte
  costituzionale sulla gestione delle quote latte, che impone la
  necessaria intesa con le regioni.  La disposizione rischia
  pertanto di creare un ampio contenzioso con le regioni.
 
     Daniele FRANZ (AN) considera opportuno accantonare gli
  identici emendamenti 7.1 e 7.2 per discuterli unitamente
  all'articolo aggiuntivo del relatore 2.02.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  concorda con
  le valutazioni dell'onorevole Franz.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  avverte che
  gli identici emendamenti 7.1 e 7.2 vengono accantonati per
  essere discussi congiuntamente all'articolo aggiuntivo del
  relatore 2.02.  Avverte inoltre che l'emendamento Volontè 7.3
  non verrà posto in votazione in assenza dei firmatari.
     La Commissione respinge l'emendamento Malentacchi 7.4.
  L'emendamento Ferrari 7.5 risulta precluso a seguito
  dell'approvazione dell'emendamento Paolo Rubino 4.30.
 
                              Pag. 151
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) illustra l'emendamento 7.6, il
  quale tutela i veri produttori che per documentate cause di
  forza maggiore non abbiano commercializzato latte.  Resta sullo
  sfondo la cruciale questione dei criteri di priorità della
  compensazione, sui quali si è espressa in modo critico anche
  la Corte dei conti.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  conferma la
  posizione già manifestata nella seduta di ieri, segnalando che
  le operazioni previste dall'emendamento possono essere
  realizzate dalle singole regioni.
     La Commissione respinge l'emendamento Dozzo 7.6.
 
     Daniele FRANZ (AN) invita il relatore a proporre un
  ulteriore formulazione dell'emendamento 7.7, il cui testo
  originario incideva peraltro soltanto su aspetti temporali,
  per evitare il riferimento al decreto-legge n. 43 del 1999,
  che potrebbe anche non essere convertito.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  dà atto
  all'onorevole Franz della fondatezza del rilievo.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  accantona
  l'emendamento 7.7 per consentire un approfondimento.
     La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
  emendamenti Vascon 7.8 e Anghinoni 7.9.
 
     Daniele FRANZ (AN) ritiene che l'emendamento 7.10 del
  relatore risulti in contrasto con gli emendamenti
  precedentemente approvati sul superprelievo, in quanto
  individua forme di garanzia surrogatorie del prelievo
  stesso.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  rileva che
  non esiste alcun contrasto.
     Si svolge quindi un breve scambio di battute tra i
  deputati Flavio TATTARINI (DS-U), il quale sostiene la
  compatibilità dell'emendamento con la normativa comunitaria,
  che individua il protagonista del processo nell'acquirente, e
  Daniele FRANZ (AN), il quale ribadisce le considerazioni già
  svolte.
     La Commissione approva l'emendamento 7.10 del relatore e
  l'emendamento Losurdo 7.7, sul quale il relatore, a rettifica
  del parere precedentemente espresso, esprime parere
  favorevole.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  invita il
  relatore ad esprimere il parere sugli emendamenti all'articolo
  5 accantonati nella seduta di ieri.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  esprime
  parere contrario sugli emendamenti 5.28, 5.29, 5.30, 5.31,
  5.32, 5.38, 5.42, 5.43, 5.44, 5.45, nonché sugli identici
  emendamenti 5.47, 5.48, 5.49 e 5.50.  Esprime parere favorevole
  sugli identici emendamenti 5.70 e 5.71, dalla cui approvazione
  risulterebbe precluso l'emendamento 5.39, sul quale, in caso
  di votazione, si rimette alla Commissione.
     Il sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
  conforme a quello del relatore, tranne che per l'emendamento
  5.30, sul quale esprime parere favorevole, e per gli identici
  emendamenti 5.70 e 5.71, sui quali esprime parere
  contrario.
 
     Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) invita il relatore a
  spiegare i motivi che lo inducono ad esprimere parere
  contrario sugli emendamenti 5.30 e 5.43.
 
     Francesco FERRARI (PD-U) preannuncia il voto favorevole
  sull'emendamento 5.28. che consente di avvicinare la
  situazione italiana a quella degli altri paesi europei, ove si
  pratica perfino il leasing.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) preannuncia il voto favorevole
  sull'emendamento 5.28, che considera un male minore rispetto
  alle dichiarazioni del relatore, pur reputando più esaustivo
  l'emendamento 5.29.
 
                              Pag. 152
 
     Fortunato ALOI (AN) preannuncia il voto favorevole
  sull'emendamento 5.28, il quale consente di utilizzare le
  quote acquistate dopo solo tre mesi dal perfezionamento
  dell'atto di compravendita.
     La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
  emendamenti Trabattoni 5.28 e Dozzo 5.29.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  motiva il
  proprio parere contrario sull'emendamento 5.30 facendo
  riferimento alla necessità di non infrangere l'equilibrio del
  disegno di legge, evitando altresì che le compravendite
  possano essere utilizzate per effettuare compensazioni
  improprie.  Giudica sufficienti gli elementi di flessibilità
  contenuti nel comma 6 dell'articolo 5, ferma restando la
  massima disponibilità, che crede di aver già dimostrato, a
  trattare la materia nel corso dell'esame in Assemblea senza
  preclusioni.
     Il sottosegretario Roberto BORRONI dichiara che anche il
  Governo è interessato a favorire un proficuo dibattito.  A tal
  fine richiama l'attenzione sul comma 6, che dà immediata
  efficacia ai contratti di affitto stabilendo alcune clausole
  di garanzia.  Non vi è alcun pregiudizio da parte sua ad un
  confronto per studiare un meccanismo analogo anche per le
  vendite di quote.
 
     Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) prende atto con piacere
  delle posizioni di apertura manifestate dal relatore e dal
  sottosegretario Borroni, ritenendo che sia questa la sede per
  dimostrare disponibilità su una questione in grado di
  aggregare ampie convergenze.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) preannuncia il voto favorevole
  sull'emendamento 5.30, che va nella stessa direzione
  dell'emendamento 5.29.  Nulla osta all'immediata operatività
  delle quote acquistate, una volta che la regione ha dato il
  via libera.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  propone di
  integrare il comma 6 facendo riferimento anche alla vendita di
  quote.
 
     Daniele FRANZ (AN) apprezza lo sforzo del relatore, che
  però consentirebbe come eccezionale l'immediata operatività
  delle quote acquistate, con il limite, imposto da un
  emendamento approvato ieri, della circolazione delle quote
  stesse entro un'area limitata.  La questione da dirimere
  concerne proprio la libera circolazione delle quote su tutto
  il territorio nazionale.  L'emendamento 5.32 va incontro
  all'indirizzo del relatore, teso a limitare al massimo la
  circolazione delle quote.
 
     Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) dà atto al relatore
  dello sforzo compiuto, proponendo di procedere alla votazione
  dell'emendamento 5.30.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) si complimenta con il relatore
  per la sua conoscenza della materia, che lo ha indotto a
  proporre di limitare l'immediata operatività delle quote
  acquistate alle zone cui si riferiscono le lettere a) e b) del
  comma 6.
 
     Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) confida che il relatore
  valuti l'opportunità di esprimere parere favorevole
  sull'emendamento 5.30, senza continuare a sottrarre ai
  firmatari degli emendamenti il risultato politico conseguente
  all'approvazione o alla bocciatura degli stessi con la
  proposizione di continue riformulazioni.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  precisa che
  le proposte di riformulazione elaborate dal relatore non
  incidono sulla paternità degli emendamenti.
 
     Fortunato ALOI (AN) invita il relatore a valutare con
  attenzione l'emendamento, tenendo conto che il testo
  licenziato dalla Commissione deve costituire una valida base
  per l'esame dell'Assemblea.  Si dichiara perplesso sulle
  numerose riformulazioni proposte dal relatore, che non gli
  hanno consentito di acquisire vittorie esaltanti.
 
                              Pag. 153
 
     Flavio TATTARINI (DS-U) richiama la necessità che la
  Commissione valuti nel complesso le norme riguardanti la
  vendita, l'affitto, la soccida e il comodato di stalla,
  coordinandole tra di loro per pervenire ad un testo
  equilibrato e corretto, che sfugga ai rischi opposti di un
  eccesso di protezionismo o di liberismo.  Occorre valutare se
  si può trovare un equilibrio diverso rispetto a quello
  stabilito nel testo, nell'ottica di un bilanciamento
  complessivo, fermo restando che i contratti relativi
  all'affitto, alla soccida ed al comodato di stalla devono
  comunque avere una durata non inferiore ad un intero periodo
  produttivo.
 
     Francesco FERRARI (PD-U) osserva che per quanto
  riguarda la soccida occorre tenere conto delle norme dettate
  dal codice civile.
 
     Flavio TATTARINI (DS-U) invita il relatore e il
  rappresentante del Governo a chiarire se l'emendamento 5.30
  può costituire il punto di equilibrio più avanzato cui si è
  riferito nel precedente intervento.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  alla luce del
  dibattito svolto esprime parere favorevole sull'emendamento
  5.30.
     Il sottosegretario Roberto BORRONI conferma il proprio
  parere contrario per mantenere l'equilibrio con il quale è
  stato costruito il testo.
 
     Flavio TATTARINI (DS-U) ipotizza il ritiro
  dell'emendamento 5.30 e una sua ripresentazione in
  Assemblea.
 
     Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (FI) giudica preferibile
  votare l'emendamento, proseguendo comunque ad analizzare la
  questione anche nella fase successiva del procedimento.
 
     Francesco FERRARI (PD-U) consiglia di approvare
  l'emendamento, valutando successivamente la possibilità di
  introdurvi qualche modifica.
 
     Daniele FRANZ (AN) si domanda se l'equilibrio cui è
  ancorato il Governo consista nel prevedere effetti immediati
  esclusivamente per la vendita e non per l'affitto.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) invita il rappresentante del
  Governo a spiegare il motivo delle precedenti
  dichiarazioni.
     Il sottosegretario Roberto BORRONI dichiara di ispirarsi
  ad un'assunzione di responsabilità e serietà.
     La Commissione approva l'emendamento Scarpa Bonazza Buora
  5.30.  A seguito di tale approvazione risultano assorbiti gli
  emendamenti Franz 5.31 e 5.32.
 
     Sergio TRABATTONI (DS-U) illustra l'emendamento 5.38,
  che coglie la peculiarità dell'affitto rispetto alla
  vendita.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  conferma il
  proprio parere contrario sull'emendamento 5.38.
     La Commissione respinge l'emendamento Trabattoni 5.38.
  Approva gli identici emendamenti Paolo Rubino 5.70 e 5.71 del
  relatore.  A seguito di tale ultima approvazione, l'emendamento
  Brugger 5.39 risulta precluso.  Respinge quindi, con distinte
  votazioni, gli emendamenti Anghinoni 5.42 e Scarpa Bonazza
  Buora 5.43.
 
     Daniele FRANZ (AN) illustra l'emendamento 5.44,
  suggerendo di trovare un punto di mediazione indicando la
  durata temporale minima dei contratti di affitto.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  rileva che
  tale durata è già stabilita nel testo.
     La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
  emendamenti Franz 5.44 e 5.45, nonché gli identici emendamenti
  Malentacchi 5.47, Scarpa Bonazza Buora 5.48, Vascon 5.49 e
  Ferrari 5.50.
 
                              Pag. 154
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  invita il
  relatore a chiarire se intenda introdurre la disposizione
  riguardante le regioni a statuto speciale e le province
  autonome di Trento e di Bolzano nell'ambito dell'articolo 7 o
  introducendo un articolo iniziale.
 
     Giuseppe DETOMAS (Misto Min.  Linguist.) considera
  preferibile intervenire sull'articolo 7.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  preannuncia
  la presentazione, su suggerimento del sottosegretario Borroni,
  dell'emendamento 7.11, che gli consente di ritirare l'articolo
  aggiuntivo 2.02.
     La Commissione approva l'emendamento 7.11 del relatore
  nonché l'articolo aggiuntivo del relatore 2.01, definito dal
  deputato Daniele FRANZ (AN) di mero coordinamento formale.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  esprime
  parere favorevole sull'emendamento 2.3. Esprime parere
  contrario sull'emendamento 2.18, considerando preferibile la
  formulazione dell'emendamento 2.29.
 
     Flavio TATTARINI (DS-U) illustra l'emendamento 2.29,
  che limita a tre anni l'intrasferibilità delle quote
  riassegnate in assenza di una decisione circa la loro
  gratuità.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  esprime
  parere favorevole sull'emendamento 2.21.
     Il sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
  conforme a quello del relatore ad eccezione che per
  l'emendamento 2.21, sul quale esprime parere contrario.
 
     Francesco FERRARI (PD-U) dichiara di aver ritirato
  l'emendamento 4.10 nella convinzione che la materia da esso
  trattata sarebbe stata discussa con riferimento all'articolo
  2.
 
     Daniele FRANZ (AN) conferma che nella seduta di ieri
  sono stati ritirati diversi emendamenti riferiti ad altri
  articoli nella convinzione che il relatore avrebbe predisposto
  un emendamento sui criteri di priorità da riferire
  all'articolo 2.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  ritiene che
  la questione potrà essere affrontata durante l'esame in
  Assemblea, dal momento che il relatore non ha predisposto
  alcun emendamento.
     La Commissione approva l'emendamento Franz 2.3.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) suggerisce di riformulare
  l'emendamento 2.29 specificando le modalità del trasferimento
  delle quote, sul modello dell'emendamento 2.18.
 
     Flavio TATTARINI (DS-U) ritiene che l'emendamento possa
  essere integrato prevedendo il divieto di trasferimento delle
  quote qualora vengano assegnate gratuitamente.
 
     Fortunato ALOI (AN) sottoscrive la nuova formulazione
  degli emendamenti 2.18 e 2.29.
     La Commissione approva la nuova formulazione degli
  emendamenti 2.18 e 2. 29, sulla quale il relatore ed il
  rappresentante del Governo hanno espresso parere
  favorevole.
 
     Sauro SEDIOLI (DS-U) ritiene che l'emendamento 2.21
  spezzi l'equilibrio del disegno di legge proprio in
  conclusione di un buon lavoro, non consentendo di avviare a
  soluzione il problema del taglio della quota B.
 
     Flavio TATTARINI (DS-U) preannuncia il voto favorevole
  sull'emendamento 2.21, che fa riferimento al criterio
  oggettivo dei quantitativi di riferimento realmente allocati.
  A ristorare i produttori che hanno subito il taglio della
  quota B provvede parzialmente il decreto-legge n. 43 del 1999,
  mentre saranno le regioni a stabilire,
 
                              Pag. 155
 
  senza alcuna indicazione di priorità da parte della legge
  nazionale, le modalità con cui procedere alla riassegnazione.
  Anche l'emendamento 4.30, che pure proporrà in Assemblea di
  sopprimere, non incide su questo aspetto.
 
     Francesco FERRARI (PD-U) reputa necessario dare
  priorità al recupero della quota B tagliata, anche per
  ottemperare a numerose pronunce giurisdizionali, tenendo conto
  che le quote aggiuntive assegnate dall'Unione europea saranno
  operative soltanto dal periodo 2000-2001.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) osserva che le quote revocate
  che saranno riassegnate rappresentano soltanto un sesto delle
  quote B tagliate, che non potranno quindi essere recuperate.
  Si tratta di un problema di equità che va risolto, chiarendo
  anche in modo definitivo se si sia fatta finalmente piena luce
  sulle ultime campagne produttive.  Prende atto con
  soddisfazione del parere contrario espresso dal rappresentante
  del Governo.
 
     Paolo RUBINO (DS-U) rileva che da una discussione
  congiunta del decreto-legge e del disegno di legge sarebbe
  apparsa più chiara la complessiva manovra del Governo.
  Condivide le considerazioni dell'onorevole Tattarini,
  evidenziando i costi sociali ed ambientali derivanti
  dall'abbandono delle zone svantaggiate, cui va riconosciuta
  una particolare tutela, ed invitando a riflettere sul concetto
  di produttività.
 
     Gianpaolo DOZZO (LNIP) osserva che l'onorevole Rubino
  non ha mai fatto riferimento alla garanzia di un minimo vitale
  per le zone svantaggiate, dove operano aziende di notevoli
  dimensioni, come la Via Lattea, che godono di privilegi non
  concessi alle aziende ubicate in altre zone.
 
     Paolo RUBINO (DS-U) precisa di aver presentato un
  emendamento sulla garanzia del minimo vitale per le zone
  svantaggiate.
 
     Daniele FRANZ (AN) ritiene che l'emendamento del
  relatore non debba essere approvato sia perché fa affidamento
  su un ente discusso come l'AIMA sia perché rischia di
  vanificare l'intero disegno di legge, non tenendo conto delle
  indagini effettuate negli ultimi anni e portando avanti un
  atteggiamento protezionistico in contraddizione con il testo
  in esame.  Propone di rinviare all'Assemblea la decisione sul
  punto, evidenziando che il relatore segue una tendenza del
  tutto contraria a quella del provvedimento.
 
     Fortunato ALOI (AN) condivide la proposta
  dell'onorevole Franz, nonché le sue considerazioni sull'AIMA.
  A titolo personale non può esprimersi contro l'emendamento del
  relatore, che tiene opportunamente conto della diversità delle
  zone .
 
     Filippo MISURACA (FI) preannuncia il voto favorevole
  sull'emendamento 2.21.
 
     Giovanni DI STASI (DS-U),  relatore,  insiste per
  la votazione dell'emendamento 2.21.
     Il sottosegretario Roberto BORRONI ritiene che la sintesi
  più efficace dei problemi discussi sia rappresentata dalla
  complessiva manovra del Governo, fondata sulle 138 mila
  tonnellate di quote revocate nonché sul piano di
  ristrutturazione e sulle quote assegnate dall'Unione europea.
  Le quote revocate e riassegnate sono del tutto insufficienti a
  sanare la situazione determinatasi nel corso del tempo ma il
  Governo ha inteso dare un segnale politico di sostegno alle
  aziende che subiscono il pagamento del superprelievo,
  privilegiando le aree in sofferenza.  Il quantitativo ulteriore
  assegnato dall'Unione europea sarà distribuito con altri
  criteri, definiti con il parere della Conferenza
  Stato-regioni.  Anche il Parlamento potrà definire il proprio
  orientamento.
     La Commissione approva l'emendamento del relatore 2.21 e
  respinge, con distinte votazioni, gli identici emendamenti
 
                              Pag. 156
 
  Franz 3.2 e Dozzo 3.3, nonché l'emendamento Caveri 4.23.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  avverte che
  il testo di cui si è concluso l'esame verrà inviato alle
  Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione
  del rispettivo parere.
 
     La seduta termina alle 17.35.
 
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