| Il deputato Massimo SCALIA, presidente, ricorda
che l'intero ciclo della gestione dei rifiuti ha bisogno di un
sistema industriale adeguato, che porti avanti un'azione
trasparente e corretta, anche per evitare l'inserimento di
imprenditori non molto scrupolosi ed, eventualmente, della
criminalità organizzata: rendere possibile un coinvolgimento
completo delle imprese nel settore, quindi, può inaugurare un
periodo nuovo, in cui un'efficiente gestione dei rifiuti
configura in definitiva una scelta di maggiore civiltà.
Dopo aver sintetizzato l'incontro avuto da una delegazione
della Commissione a Milano nei mesi scorsi con i responsabili
della società Pirelli Ambiente, invita l'ingegner Giammusso ad
esporre le caratteristiche dell'accordo intervenuto in ordine
alle attività ambientali fra il gruppo Falck ed il gruppo
Agarini.
Il consigliere delegato della società Ecosesto, Salvatore
GIAMMUSSO, ringrazia innanzitutto la Commissione per
l'opportunità offerta di far conoscere le azioni finora svolte
dal gruppo Falck nel settore ambientale.
Precisa che è stato deciso di concentrare le attività
ambientali nella società CMI, controllata dal gruppo Falck e
quotata in Borsa, che comprendono la raccolta, il trasporto,
la separazione, il compostaggio e lo smaltimento, attraverso
la termovalorizzazione e la discarica dei rifiuti urbani ed
industriali.
Sottolinea che l'obiettivo è di perfezionare ed
ottimizzare il know how del gruppo Falck e del gruppo
Agarini, al fine di aumentare considerevolmente ed in
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tempi brevi la dimensione aziendale, per raggiungere, in un
periodo dai tre ai cinque anni, un giro d'affari consolidato
di circa 300 miliardi, con un margine operativo lordo di circa
164 miliardi ed un cash flow di circa 100 miliardi.
Ritenuto che per sviluppare la società saranno necessari
acquisizioni ed investimenti per circa 430 miliardi, osserva
che la copertura di tali oneri sarà garantita da un immediato
aumento di capitale di 40 miliardi, dall'emissione di un
prestito obbligazionario di altri 40 miliardi e da un
ulteriore aumento di capitale per circa 350 miliardi in tre
fasi, nel 2001, 2002 e 2003: tali operazioni finanziarie, già
programmate dal consiglio di amministrazione, saranno
deliberate presumibilmente entro il prossimo mese di
aprile.
Con tali avvertenze, ritiene che la società CMI possa
diventare il più importante gruppo italiano operante nel
settore ambientale, avendo per lo più a disposizione personale
e management particolarmente qualificati: sarà così in
grado di fornire risposte adeguate alle necessità espresse
dalle amministrazioni locali, garantendo in particolare
adeguate soluzioni tecnico-gestionali ed i mezzi finanziari
per attuarle.
Enumera poi succintamente le attività svolte dalle società
del gruppo Falck e da quelle del gruppo Fintad in campo
ambientale, precisando le rispettive quote di possesso e
sottolineando che per il gruppo Fintad le aree di maggiore
interesse sono situate nelle regioni centro-meridionali,
mentre per il gruppo Falck sono per lo più concentrate nelle
regioni settentrionali.
Il deputato Massimo SCALIA, presidente, chiede che
siano approfonditi gli aspetti relativi alle aree di maggiore
interesse dell'attività della società CMI.
L'ingegner Salvatore GIAMMUSSO fa presente che essa si
propone di operare in regime di concessione, avendo interesse
nel settore della gestione, anche se la penuria di impianti
sul territorio nazionale impone di partecipare anche alla fase
della costruzione.
Il deputato Massimo SCALIA, presidente, premesse
alcune considerazioni sulle risorse finanziare necessarie alla
costruzione degli impianti, ritiene che nel sistema
industriale e nelle amministrazioni locali stia maturando un
nuovo clima, volto a favorire quelle attività che portino a
soluzione gli annosi problemi esistenti nel settore dei
rifiuti.
Chiede di conoscere le linee programmatiche della società
CMI.
L'ingegner Salvatore GIAMMUSSO precisa che essa intende
diventare, per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani, il
gruppo leader per il trattamento della frazione secca,
dell'umido ed in ordine alla produzione di energia da fonti
rinnovabili.
Avendo il gruppo Falck acquisito finora una notevole
esperienza nel settore dell'acciaio, si intende trasferirla ad
altre realtà soprattutto riguardo al trattamento dei rifiuti
industriali; è una società privata che nasce anche per fornire
un supporto agli organismi pubblici, con la precisazione -
come in precedenza detto - che tende a "rastrellare" capitali
attraverso la quotazione in Borsa.
Ricordato che gli smaltimenti abusivi comportano un
movimento di circa seimila miliardi annui, ritiene che il
settore dei rifiuti permetta notevoli sviluppi futuri e che,
per operare in una situazione certamente difficile, sia
necessaria un'attenta pianificazione e la verifica della sua
attuazione.
Un altro aspetto che considera importante è fornire al
mondo imprenditoriale certezze per quanto riguarda
l'applicazione delle norme, essendo necessario conoscere il
livello di rischio che si incontra; in tale ambito, i
controlli devono essere efficaci, omogenei ed obiettivi, con
l'affidamento ad un organismo centrale di indirizzo, ad
esempio l'ANPA. Tali caratteristiche faranno dei rifiuti un
settore su cui potranno concentrarsi gli investimenti di
grandi gruppi industriali, di comprovata serietà, al fine di
migliorare in definitiva l'intero tessuto sociale ed
economico.
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Dopo aver osservato che gli impianti in materia devono
essere finanziabili, eliminando il più possibile ogni
incertezza per chi investe, si sofferma su alcuni aspetti
attuativi del decreto legislativo n. 22 del 1997, affermando
in particolare che appare breve il periodo di cinque anni
quanto all'autorizzazione per la gestione dell'impianto e che
il combustibile derivato dai rifiuti deve costare poco ed
essere producibile in quantità adeguate.
Conclude ribadendo che nel ciclo dei rifiuti la
pianificazione, la semplificazione delle procedure, i
controlli omogenei e la finanziabilità degli impianti
costituiscono le condizioni per una definitiva
"solidificazione" del sistema industriale.
Il deputato Massimo SCALIA, presidente, fa presente
che l'insoddisfacente livello dei controlli non dipende certo
dalla mancata attenzione del Parlamento, ma da un ritardato
adeguamento della legislazione regionale per l'istituzione
delle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente: è
significativo, ad esempio, il ritardo in materia da parte
della regione Lombardia.
Espresse alcune valutazioni sui sistemi di finanziamento
alle imprese che si occupano del ciclo dei rifiuti, osserva
che, permanendo situazioni di difficoltà per le regioni
centro-meridionali, il sistema industriale potrebbe destinare
una parte considerevole degli investimenti verso di esse.
Chiede infine di conoscere le valutazioni della società
CMI in ordine alle priorità contenute nelle direttive europee
e trasfuse nella normativa contenuta nel "decreto Ronchi".
L'ingegner Salvatore GIAMMUSSO risponde diffusamente,
soffermandosi in particolare sulle caratteristiche del
project financing come sistema di finanziamento alle
imprese.
Preannunzia che farà pervenire, sui temi dibattuti, una
documentazione aggiuntiva rispetto a quella presentata nella
seduta odierna ed invita la Commissione a svolgere un
sopralluogo presso gli impianti CMI situati in Lombardia e nel
Lazio.
Il deputato Massimo SCALIA, presidente, ringrazia
l'ingegner Giammusso e lo congeda, facendo presente che è
intenzione della Commissione organizzare un seminario nei
prossimi mesi perchè, a distanza di circa due anni
dall'emanazione del "decreto Ronchi", possa svolgersi un
confronto con il mondo industriale per mettere in luce le
difficoltà sorte nella sua attuazione.
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