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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434493
SMC0472-0191
Bollettino Giunte e Commissioni n. 472 del 17 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-472)
(suddiviso in 199 Unità Documento)
Unità Documento n.191 (che inizia a pag.168 dello stampato)
               ...COMMISSIONE PARLAMENTARE
                         DI INCHIESTA
       sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite
                       ad esso connesse
 
 
Audizione del consigliere delegato della società Ecosesto, ingegner Salvatore Giammusso.
Il deputato Massimo SCALIA, presidente.
Mercoledì 17 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.
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     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  ricorda
  che l'intero ciclo della gestione dei rifiuti ha bisogno di un
  sistema industriale adeguato, che porti avanti un'azione
  trasparente e corretta, anche per evitare l'inserimento di
  imprenditori non molto scrupolosi ed, eventualmente, della
  criminalità organizzata: rendere possibile un coinvolgimento
  completo delle imprese nel settore, quindi, può inaugurare un
  periodo nuovo, in cui un'efficiente gestione dei rifiuti
  configura in definitiva una scelta di maggiore civiltà.
     Dopo aver sintetizzato l'incontro avuto da una delegazione
  della Commissione a Milano nei mesi scorsi con i responsabili
  della società Pirelli Ambiente, invita l'ingegner Giammusso ad
  esporre le caratteristiche dell'accordo intervenuto in ordine
  alle attività ambientali fra il gruppo Falck ed il gruppo
  Agarini.
     Il consigliere delegato della società Ecosesto, Salvatore
  GIAMMUSSO, ringrazia innanzitutto la Commissione per
  l'opportunità offerta di far conoscere le azioni finora svolte
  dal gruppo Falck nel settore ambientale.
     Precisa che è stato deciso di concentrare le attività
  ambientali nella società CMI, controllata dal gruppo Falck e
  quotata in Borsa, che comprendono la raccolta, il trasporto,
  la separazione, il compostaggio e lo smaltimento, attraverso
  la termovalorizzazione e la discarica dei rifiuti urbani ed
  industriali.
     Sottolinea che l'obiettivo è di perfezionare ed
  ottimizzare il  know how  del gruppo Falck e del gruppo
  Agarini, al fine di aumentare considerevolmente ed in
 
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  tempi brevi la dimensione aziendale, per raggiungere, in un
  periodo dai tre ai cinque anni, un giro d'affari consolidato
  di circa 300 miliardi, con un margine operativo lordo di circa
  164 miliardi ed un  cash flow  di circa 100 miliardi.
     Ritenuto che per sviluppare la società saranno necessari
  acquisizioni ed investimenti per circa 430 miliardi, osserva
  che la copertura di tali oneri sarà garantita da un immediato
  aumento di capitale di 40 miliardi, dall'emissione di un
  prestito obbligazionario di altri 40 miliardi e da un
  ulteriore aumento di capitale per circa 350 miliardi in tre
  fasi, nel 2001, 2002 e 2003: tali operazioni finanziarie, già
  programmate dal consiglio di amministrazione, saranno
  deliberate presumibilmente entro il prossimo mese di
  aprile.
     Con tali avvertenze, ritiene che la società CMI possa
  diventare il più importante gruppo italiano operante nel
  settore ambientale, avendo per lo più a disposizione personale
  e  management  particolarmente qualificati: sarà così in
  grado di fornire risposte adeguate alle necessità espresse
  dalle amministrazioni locali, garantendo in particolare
  adeguate soluzioni tecnico-gestionali ed i mezzi finanziari
  per attuarle.
     Enumera poi succintamente le attività svolte dalle società
  del gruppo Falck e da quelle del gruppo Fintad in campo
  ambientale, precisando le rispettive quote di possesso e
  sottolineando che per il gruppo Fintad le aree di maggiore
  interesse sono situate nelle regioni centro-meridionali,
  mentre per il gruppo Falck sono per lo più concentrate nelle
  regioni settentrionali.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  chiede che
  siano approfonditi gli aspetti relativi alle aree di maggiore
  interesse dell'attività della società CMI.
     L'ingegner Salvatore GIAMMUSSO fa presente che essa si
  propone di operare in regime di concessione, avendo interesse
  nel settore della gestione, anche se la penuria di impianti
  sul territorio nazionale impone di partecipare anche alla fase
  della costruzione.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  premesse
  alcune considerazioni sulle risorse finanziare necessarie alla
  costruzione degli impianti, ritiene che nel sistema
  industriale e nelle amministrazioni locali stia maturando un
  nuovo clima, volto a favorire quelle attività che portino a
  soluzione gli annosi problemi esistenti nel settore dei
  rifiuti.
     Chiede di conoscere le linee programmatiche della società
  CMI.
     L'ingegner Salvatore GIAMMUSSO precisa che essa intende
  diventare, per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani, il
  gruppo  leader  per il trattamento della frazione secca,
  dell'umido ed in ordine alla produzione di energia da fonti
  rinnovabili.
     Avendo il gruppo Falck acquisito finora una notevole
  esperienza nel settore dell'acciaio, si intende trasferirla ad
  altre realtà soprattutto riguardo al trattamento dei rifiuti
  industriali; è una società privata che nasce anche per fornire
  un supporto agli organismi pubblici, con la precisazione -
  come in precedenza detto - che tende a "rastrellare" capitali
  attraverso la quotazione in Borsa.
     Ricordato che gli smaltimenti abusivi comportano un
  movimento di circa seimila miliardi annui, ritiene che il
  settore dei rifiuti permetta notevoli sviluppi futuri e che,
  per operare in una situazione certamente difficile, sia
  necessaria un'attenta pianificazione e la verifica della sua
  attuazione.
     Un altro aspetto che considera importante è fornire al
  mondo imprenditoriale certezze per quanto riguarda
  l'applicazione delle norme, essendo necessario conoscere il
  livello di rischio che si incontra; in tale ambito, i
  controlli devono essere efficaci, omogenei ed obiettivi, con
  l'affidamento ad un organismo centrale di indirizzo, ad
  esempio l'ANPA.  Tali caratteristiche faranno dei rifiuti un
  settore su cui potranno concentrarsi gli investimenti di
  grandi gruppi industriali, di comprovata serietà, al fine di
  migliorare in definitiva l'intero tessuto sociale ed
  economico.
 
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     Dopo aver osservato che gli impianti in materia devono
  essere finanziabili, eliminando il più possibile ogni
  incertezza per chi investe, si sofferma su alcuni aspetti
  attuativi del decreto legislativo n. 22 del 1997, affermando
  in particolare che appare breve il periodo di cinque anni
  quanto all'autorizzazione per la gestione dell'impianto e che
  il combustibile derivato dai rifiuti deve costare poco ed
  essere producibile in quantità adeguate.
     Conclude ribadendo che nel ciclo dei rifiuti la
  pianificazione, la semplificazione delle procedure, i
  controlli omogenei e la finanziabilità degli impianti
  costituiscono le condizioni per una definitiva
  "solidificazione" del sistema industriale.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  fa presente
  che l'insoddisfacente livello dei controlli non dipende certo
  dalla mancata attenzione del Parlamento, ma da un ritardato
  adeguamento della legislazione regionale per l'istituzione
  delle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente: è
  significativo, ad esempio, il ritardo in materia da parte
  della regione Lombardia.
     Espresse alcune valutazioni sui sistemi di finanziamento
  alle imprese che si occupano del ciclo dei rifiuti, osserva
  che, permanendo situazioni di difficoltà per le regioni
  centro-meridionali, il sistema industriale potrebbe destinare
  una parte considerevole degli investimenti verso di esse.
     Chiede infine di conoscere le valutazioni della società
  CMI in ordine alle priorità contenute nelle direttive europee
  e trasfuse nella normativa contenuta nel "decreto Ronchi".
     L'ingegner Salvatore GIAMMUSSO risponde diffusamente,
  soffermandosi in particolare sulle caratteristiche del
  project financing  come sistema di finanziamento alle
  imprese.
     Preannunzia che farà pervenire, sui temi dibattuti, una
  documentazione aggiuntiva rispetto a quella presentata nella
  seduta odierna ed invita la Commissione a svolgere un
  sopralluogo presso gli impianti CMI situati in Lombardia e nel
  Lazio.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  ringrazia
  l'ingegner Giammusso e lo congeda, facendo presente che è
  intenzione della Commissione organizzare un seminario nei
  prossimi mesi perchè, a distanza di circa due anni
  dall'emanazione del "decreto Ronchi", possa svolgersi un
  confronto con il mondo industriale per mettere in luce le
  difficoltà sorte nella sua attuazione.
 
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