| VALTER BIELLI. Signor Presidente, annuncio che, per quanto
mi riguarda,
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come ho fatto in Giunta, mi asterrò su tale questione, perché
la considero abbastanza particolare, con aspetti su cui vale
la pena di riflettere, anche se la mia astensione significa
che non ho certezze su di essa e che considero quella della
Giunta una decisione comunque ponderata, frutto di una
discussione seria e serena fatta tra i colleghi della Giunta
medesima.
Ho voluto intervenire per sottoporre all'Assemblea una
questione che non mi pare secondaria rispetto al tema che
stiamo affrontando. La questione riguarda il fatto che è stata
presentata un'interrogazione che la Presidenza ha ritenuto non
accoglibile. Qualora si stabilisse una prassi per la quale,
rispetto a situazioni delicate, difficili, la presentazione di
un'interrogazione, dichiarata non ammissibile dalla Presidenza
fosse in qualche modo sufficiente per considerare quella
presentazione stessa esercizio della funzione parlamentare, si
potrebbe favorire un modo sbagliato di intendere la funzione
parlamentare. Mi fermerei un attimo a riflettere perché un
conto è la divulgazione di notizie, un conto è far sì che le
nostre opinioni vengano fatte conoscere, come è nostro dovere
e diritto, ma un'interrogazione parlamentare dichiarata
inammissibile dalla Presidenza non può essere lo strumento per
definire l'ambito della questione, che, ribadisco, non è
secondaria.
La relazione della Giunta ed il relatore hanno riportato
la parte più significativa della vicenda, ma non tutta. Lo
dico con onestà, senza spirito di polemica nei confronti del
collega Saponara. Occorre, infatti, sottolineare anche un
altro aspetto: l'interrogazione inviata alla stampa non il
solo strumento nel quale vengono riportate le parole indicate,
infatti sui giornali sono virgolettata le dichiarazione che il
collega Gramazio avrebbe fatto a commento dell'interrogazione
medesima.
Le precisazioni fatte dal collega Gramazio sono molto più
pesanti di quanto non sia riportato nell'interrogazione, nel
senso che c'è una premessa che già contiene un giudizio. Tra
l'altro, a mio avviso, esso è diffamatorio verso coloro che
sono chiamati in causa.
Ho già dichiarato che mi asterrò e considero la questione
delicata, motivo per il quale sono intervenuto, ma desidero
far notare ai colleghi che essa non può diventare un
precedente per il futuro. Ciò proprio perché è materia
delicata e come tale va considerata nel contesto nel quale si
è svolta, in base alle dichiarazioni rese, e non come una
modalità di comportamento. Se così fosse, il mio voto di
astensione potrebbe diventare un voto contrario.
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