| FEDERICO ORLANDO. Presidente, l'emendamento 10.50, che ho
presentato a titolo personale, è volto, in nome della
ratio di questa riforma, a respingere quegli automatismi
che tuttora consentono a funzionari apicali di altre carriere
(cito, ad esempio, quelle della polizia) di entrare nella
carriera dei prefetti. Tutti rispettiamo i funzionari di
polizia e sappiamo quanto sia importante la loro funzione, ma
indubbiamente la loro è una cultura dell'ordine pubblico che
non è più quella cui si ispira in questo disegno di legge
l'istituto prefettizio. Infatti, la cultura cui guarda il
nuovo istituto prefettizio è piuttosto quella, come si è
rilevato ieri, della diplomazia, del dialogo tra lo Stato
centrale e le sue articolazioni autonomistiche periferiche. Mi
sembra pertanto coerente con questa cultura che si evitino gli
automatismi che finora erano logici e razionali nell'ambito di
una cultura che dichiariamo di voler superare.
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