| FILIPPO ASCIERTO. Signor Presidente, si tratta di una
questione rilevante per l'importante ruolo dei marescialli.
Come i colleghi sanno, nel 1995 vi è stato un riordino
delle carriere militari e delle forze di polizia. Purtroppo
nell'ambito dell'esercito sono rimasti fermi al palo i
sergenti e i marescialli che hanno subito notevoli
sperequazioni rispetto alle categorie militari pari grado dei
carabinieri e della Guardia di finanza che, a loro volta, si
erano omogeneizzati con gli ispettori della Polizia di Stato.
Ritengo che questo sarebbe stato il momento opportuno per
poter riallineare la situazione.
Sono stati accantonati alcuni emendamenti e alcuni
articoli che discuteremo nel Comitato dei nove. Vorrei
pertanto limitarmi a dire che vi è dal 1995 un livellamento e
quindi un bilanciamento dei ruoli e delle carriere per cui non
è più possibile fare, ad esempio, un intervento per la Polizia
penitenziaria e disconoscere le stesse esigenze della Polizia
di Stato o della Guardia di finanza o di altra forza di
polizia.
Allo stesso modo, nel momento in cui si parla dei
militari, bisogna metterli tutti sullo stesso piano,
considerato che una legge dello Stato aggancia e mette sullo
stesso livello coloro che svolgono pari funzioni e quindi
ricoprono lo stesso ruolo. Sarebbe opportuno, dunque, sanare
le situazioni che riguardano i marescialli ordinari, i
marescialli capo e i marescialli
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aiutanti con un sistema transitorio già impiegato per
carabinieri e Guardia di finanza.
Se nel corso dell'esame di questo provvedimento non
avvertiremo queste esigenze, si determinerà in realtà
un'ulteriore demotivazione di questo personale che è già
demotivato per numerose altre ragioni che potremo esaminare
nel corso della trattazione degli emendamenti che ho
presentato al collegato ordinamentale.
Pur considerando che tutto è legato a questioni di
bilancio, io mi domando come mai, quando si parla di risorse e
di bilancio, i penalizzati siano sempre gli appartenenti alle
forze di polizia e al mondo militare? Gli stanziamenti per le
Forze armate sono già ad un livello che rasenta il ridicolo,
essendo pari all'1,4 per cento del prodotto interno lordo.
Attraverso la realizzazione di un nuovo sistema di difesa,
guardiamo anche e soprattutto al personale e all'essere umano
che è fondamentale per la riuscita di ogni opera e soprattutto
per l'attività della difesa.
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