| TIZIANO TREU, Ministro dei trasporti e della
navigazione. Si fa presente all'interrogante che la Guardia
di finanza ha operato, in data 15 febbraio scorso, il
sequestro di otto carri giacenti nell'area della stazione
ferroviaria di Licata, a scopo cautelativo, in attesa di
chiarimenti da parte delle Ferrovie dello Stato circa
l'eventualità che gli stessi potessero contenere amianto. Il
23 febbraio successivo i funzionari delle Ferrovie dello Stato
hanno fornito alla Guardia di finanza la documentazione
necessaria relativa ai suddetti carri, confermando così la
totale assenza di amianto negli stessi, che, per completezza
di informazione, non sono stati coibentati con amianto fin
dalla loro entrata in servizio. Probabilmente, si tratta di un
equivoco generato dalla presenza nello scalo di altri carri
interfrigo apparentemente identici ma di precedenti
fabbricazioni, con caratteristiche diverse, che riportavano la
dicitura "carro bonificato amianto". Questi ultimi carri sono
stati infatti bonificati a suo tempo nel rispetto delle norme
vigenti. Il 4 marzo infine la procura della Repubblica presso
la pretura circondariale ha disposto la restituzione alle
Ferrovie dello Stato degli otto carri sequestrati.
Per l'altra questione, mi si comunica dal Ministero della
sanità che è stata effettuata sul territorio nazionale
un'indagine epidemiologica, condotta secondo le regole, e che
anche la regione Sicilia ha istituito all'uopo il registro
regionale. Questi dati saranno inviati annualmente per essere
raccolti in un insieme nazionale. Allo stato, però, non
esistono dati precisi e definitivi per questo specifico
distretto, in modo da poter confermare o meno la situazione da
lei ipotizzata. Comunque, l'indagine è in corso e appena
avremo dati definitivi li comunicheremo.
| |