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TIZIANO TREU, Ministro dei trasporti e della
navigazione. A seguito dell'avvio dell'aeroporto di
Malpensa 2000 è stato subito considerato il problema
dell'inquinamento acustico. In prospettiva vi sono commissioni
incaricate di individuare criteri per contenerlo
complessivamente perché è chiaro che il problema consiste, da
una parte, nel ridurre i disagi e, dall'altra, nel
redistribuirli. In attesa che si proceda con questi lavori che
richiedono tempo, fin dall'inizio, su sollecitazione di tutte
le componenti interessate del territorio, abbiamo costituita
una task force che ha cominciato a lavorare dallo scorso
mese di dicembre proprio sul problema della distribuzione
delle rotte e quindi dei disagi. A questa task force
partecipano tutte le componenti: un rappresentante del
dipartimento dell'aviazione civile, il direttore
dell'aeroporto di Malpensa, il rappresentante dell'ENAV nonché
rappresentanti sia della regione Piemonte che della regione
Lombardia, delle province di Varese e Novara, la SEA e
compagnie aeree.
Dico questo perché, dopo un mese e mezzo di lavoro, tutti
questi rappresentanti hanno concordemente accettato un metodo
di indagine; il testo dell'accordo indica la necessità di
effettuare misurazioni precise sulla base di modelli
matematici, in modo che si dia l'esatta configurazione della
distribuzione dei disagi. In effetti, le valutazioni
effettuate sulla base di criteri approssimativi, o sulla base
di sensazioni individuali, non sono pertinenti e
sufficientemente adeguate.
Siamo ora in fase di approntamento e di assegnazione della
gara d'appalto ai soggetti che dovranno effettuare le
misurazioni; già nei prossimi giorni sarà in atto tale
metodologia di misurazione concordata sulle rotte esistenti e
su altre che verranno sperimentate. Occorre, infatti,
effettuare misurazioni su tutto il territorio e solo al
termine di tali misurazioni - si prevedono circa due mesi di
tempo - potremo avere l'esatta raffigurazione dell'attuale
distribuzione dei voli e dei relativi disagi: è chiaro che non
è sufficiente il numero dei voli, ma occorre anche verificare
l'altezza, il modo in cui il singolo rumore si propaga ed il
disagio effettivo.
In tal senso ho indicato l'opportunità che, sulla base dei
dati oggettivi, si arrivi ad utilizzare nella maniera più
equilibrata possibile le rotte e le relative emanazioni
acustiche.
Il percorso indicato avrà una prima tappa di avvio delle
misurazioni sulle rotte esistenti e, dopo pochi giorni, anche
sulle nuove rotte; seguirà una verifica più esatta, sulla base
di dati oggettivi, entro un paio di mesi.
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