| IRENE PIVETTI. Signor ministro, mi dispiace ma siamo alle
solite con l'aeroporto di Malpensa e, pertanto, le toccherà
rispondere a questa seconda ed ennesima interrogazione
sull'argomento, considerando non soltanto la giornata di oggi,
ma l'intero panorama parlamentare.
Io stessa, un anno fa, ho presentato un'interrogazione
sull'aeroporto di Malpensa riguardante, quella volta, i
disservizi dei trasporti: l'assenza di autostrade e di treni
di collegamento tra l'aeroporto e la città di Milano o tra
l'aeroporto e l'autostrada Milano-Torino; quei medesimi
disservizi che fanno dire in questi giorni al commissario
Kinnock che Malpensa sarebbe un eccellente aeroporto se non vi
fosse quella magagna dei trasporti.
Comunque, oggi non le chiedo di rispondere a questa
interrogazione: anche se è passato un anno confido che, prima
o poi, il suo ministero una risposta me la darà. Le chiedo,
invece, di rispondere ad una interrogazione sull'inquinamento
acustico. Nei pressi delle piste di Malpensa c'è un centro
abitato che si chiama Case Nuove, una frazione con 700
abitanti, situata a 300 metri dalla pista, che quindi vede
compromessi la vita ed il benessere dei suoi abitanti dal
rumore degli aerei nelle fasi di decollo e di atterraggio.
Poi, in sede di replica avrò probabilmente il tempo di
aggiungere un paio di particolari coloriti, che è sempre utile
conoscere, perché aiutano la memoria, ma per il momento le
chiedo di rispondere, signor ministro, alla domanda di quelle
popolazioni - non alla mia - in merito al loro benessere ed
alle prospettive di vita loro e delle loro famiglie.
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