| ERNESTO ABATERUSSO. Signor Presidente, ringrazio il
ministro ed esprimo la mia soddisfazione soprattutto per il
fatto che il problema da noi posto venga guardato con estrema
attenzione da parte del Governo. D'altronde, non poteva che
essere così, visti i dati espressi da tale settore (circa 16
mila aziende in tutta Italia, quasi 200 mila addetti, circa 23
mila miliardi di export), che oggi è chiamato a
confrontarsi sul mercato mondiale in condizioni
difficilissime.
E' anche vero che, grazie alle misure varate dal Governo
ed approvate dal Parlamento, si sta creando una spinta per
nuovi insediamenti nel Mezzogiorno e che, quindi, da tale
situazione si deve uscire in maniera positiva. Vi è, infatti,
una miriade di aziende del settore operanti nel nord del paese
che, di fronte al dilemma se delocalizzare verso paesi terzi o
verso il Mezzogiorno, si stanno orientando verso la seconda
ipotesi, come da noi auspicato. Le stesse aziende del
Mezzogiorno, che
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negli anni passati hanno delocalizzato parte delle loro
lavorazioni verso altri paesi, di fronte a queste nuove misure
di sostegno potrebbero decidere di rientrare; alcune lo stanno
già facendo.
In questo quadro la Puglia, e il Capo di Leuca in
particolare, per la storia, la tradizione, l'esperienza e
l'immagine costruita nel mondo nel corso degli anni, si
possono candidare a diventare polo della calzatura e della
moda di primaria importanza a livello mondiale. Ciò è
possibile con la compartecipazione attiva e costruttiva dei
tanti soggetti interessati: le imprese, che devono investire
sulle produzioni di qualità (in parte stanno già cominciando a
farlo), il sindacato di categoria, che deve essere attore
principale di un processo innovativo, le istituzioni, che
devono garantire sicurezza.
Signor ministro, il Governo ci deve aiutare in questa
opera, per favorire l'insediamento in quelle aree di nuove
aziende, di nuovo lavoro, di nuova occupazione; in questo
senso, i segnali cominciano finalmente ad essere positivi. Ci
deve aiutare anche, però, a risolvere i problemi delle aziende
già esistenti, che hanno rappresentato e rappresentano il
volano di un'intera area, le cui difficoltà potrebbero
ripercuotersi pesantemente sull'intera economia di quella
zona.
Se il Governo dedicherà al settore calzaturiero, come noi
chiediamo, la stessa attenzione prestata ad altri settori,
siamo convinti che si potranno creare le basi per mantenere ed
accrescere il ruolo che il settore ha avuto nel mercato
mondiale, garantendo così non solo la salvaguardia degli
attuali livelli di occupazione, ma anche nuove opportunità di
sviluppo e di lavoro (Applausi dei deputati del gruppo dei
democratici di sinistra-l'Ulivo).
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