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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434842
STA0506-0341
Somm. e Sten. d'Aula n. 506 del 17 marzo 1999 (STA13-506)
(suddiviso in 391 Unità Documento)
Unità Documento n.341 (che inizia a pag.57 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.314)
SVOLGIMENTO: 3 - 03551; 3 - 03552; 3 - 03338; 3 - 03239; 3 - 03416; 3 - 03590; 3 - 01661; 3 - 02004; 3 - 02463; 3 - 02779; 3 - 02988. ...(Crisi agrumicola nell'Italia meridionale)
...SVOLGIMENTO: 3 - 03551; 3 - 03552; 3 - 03338; 3 - 03239; 3 - 03416; 3 - 03590; 3 - 01661; 3 - 02004; 3 - 02463; 3 - 02779; 3 - 02988. ...(Crisi agrumicola nell'Italia meridionale)
ARMANDO VENETO.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI PETRINI (ore 16,40)
ZZSTA ZZRES ZZSTA170399 ZZSTA990317 ZZSTA000399 ZZSTA000099 ZZSTA506 ZZ13
    ARMANDO VENETO.  Signor ministro, debbo esprimere il mio
  compiacimento per la sua presenza qui in aula per rispondere
  alle interrogazioni concernenti la crisi agrumicola.
     Suo tramite debbo anche ringraziare il sottosegretario
  Fusillo, che è venuto in Calabria, ha ascoltato le questioni
  che gli venivano poste ed ha sensibilmente avvertito i termini
  del problema, adoperandosi, nell'ambito del Ministero, per
  dare almeno
 
                              Pag. 58
 
  una risposta, per costituire un tavolo.
     Tra l'altro mi compiaccio con il sottosegretario perché ho
  avvertito dalle sue parole, non tanto per le cose fatte,
  quanto per le aperture che ci ha voluto segnalare - per così
  dire - fuori sacco, che si stanno prospettando fatti nuovi che
  possono modificare strutturalmente l'intera vicenda relativa
  al comparto agrumicolo.
     Ho quindi piena fiducia che la sua azione, svolta in sede
  europea per altri aspetti dell'agricoltura ma che comunque
  denotano un grande impegno ed una elevata professionalità,
  possa portare a compimento una vicenda che ormai si trascina
  da troppo tempo e alla quale è legata una parte importante
  dell'economia della nostra Calabria.
     Voglio sollecitare l'attenzione del signor ministro sulla
  circostanza degli aiuti diretti per albero, per ettarocoltura
  per sottrarsi alla logica che ha creato professionisti
  dell'associazionismo, che non hanno nulla a che vedere con gli
  agrumicoltori ai quali va la gran parte degli utili
  dell'Unione europea.
     Al di fuori di tali questioni - che sono ben gestite dal
  signor ministro, per la qual cosa mi ritengo soddisfatto della
  sua risposta, almeno per le proiezioni che sono state fatte
  intravedere, anche se alcuni risultati non sono stati ancora
  raggiunti - mi permetto di segnalare alla sua attenzione
  l'importanza della costituzione di un tavolo di concertazione
  continuo, sistematico e bene organizzato innanzitutto
  all'interno del comparto e, in secondo luogo, tra comparto,
  regione e ministero.  Senza questa concertazione non si può
  procedere rispetto ad una questione, a mio avviso,
  fondamentale.  Non si può, infatti, pensare solo alla vicenda
  attuale senza programmare cosa succederà nel medio e nel lungo
  periodo.
     E' chiaro che non possiamo andare avanti con
  un'agrumicoltura assistita per produrre arance che devono
  essere destinate all'industria.  E' necessario concepire un
  nuovo modo di intendere l'agricoltura in una zona come quella
  calabrese, che davvero potrebbe dedicarsi quasi esclusivamente
  a colture come quella degli agrumi o degli ulivi perché i
  problemi sono più o meno simili.
     E', quindi, necessario un grande sforzo di
  sensibilizzazione: l'università, le scuole agrarie, i
  produttori, il Governo, la regione e le persone interessate al
  problema dell'agricoltura nel Mezzogiorno si devono fare
  carico di una valutazione, di una modifica e di un
  ammodernamento complessivo dell'intero comparto.  Non è più
  possibile - lo ripeto - produrre arance solo per l'industria,
  non è più possibile produrre arance di carta!
     Siamo giunti all'ultimo argomento: chi, come me, ha
  assistito a fasi di lotta che si sono verificate nella piana
  di Gioia Tauro, a Rosarno, a San Ferdinando e a Palmi, ha
  ascoltato con le proprie orecchie quali somme debbano essere
  pagate come tangenti all'AIMA, alla Guardia di finanza e via
  di seguito.  E' una vergogna, signor ministro, che non è
  possibile tollerare oltre!  Parimenti è una vergogna la vicenda
  degli autocarri che entrano con una targa ed escono con
  un'altra, per cui un autocarro viene pesato tre, quattro o
  cinque volte per arricchire i delinquenti!  Finalmente la
  Calabria non protesta solo ma propone e questo mi sembra il
  dato più rilevante per favorire il riscatto complessivo delle
  genti di Calabria e della sua agricoltura.
 
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