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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434850
STA0506-0349
Somm. e Sten. d'Aula n. 506 del 17 marzo 1999 (STA13-506)
(suddiviso in 391 Unità Documento)
Unità Documento n.349 (che inizia a pag.60 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.314)
SVOLGIMENTO: 3 - 03551; 3 - 03552; 3 - 03338; 3 - 03239; 3 - 03416; 3 - 03590; 3 - 01661; 3 - 02004; 3 - 02463; 3 - 02779; 3 - 02988. ...(Custodia cautelare di Vincenzo Inzerillo)
...SVOLGIMENTO: 3 - 03551; 3 - 03552; 3 - 03338; 3 - 03239; 3 - 03416; 3 - 03590; 3 - 01661; 3 - 02004; 3 - 02463; 3 - 02779; 3 - 02988. ...(Custodia cautelare di Vincenzo Inzerillo)
CARLO GIOVANARDI.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI PETRINI (ore 16,40)
ZZSTA ZZRES ZZSTA170399 ZZSTA990317 ZZSTA000399 ZZSTA000099 ZZSTA506 ZZ13
    CARLO GIOVANARDI.  Signor Presidente, ancora una volta devo
  prendere atto che agli interrogativi posti dall'interrogazione
  il Governo fornisce una risposta scritta dagli uffici che non
  entra nel merito della domanda posta.
      Posso ricordare un ex ministro come Calogero Mannino,
  posso ricordare un nostro collega, Carmine Mensorio, che si è
  suicidato in tragiche circostanze, posso ricordare questo
  signor Vincenzo Inzerillo che non conosco di persona.  Però mi
  ha impressionato il caso di un senatore che quando si è
  conclusa la legislatura, nel 1994, è stato inghiottito da quel
  buco nero che è l'articolo 416- bis  del codice penale.
  C'è una norma, quella relativa al concorso esterno in
  associazione mafiosa, che è tutto e il contrario di tutto.  Non
  si
 
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  richiede un'accusa specifica come quella di aver ammazzato
  qualcuno o di aver rubato o di aver compiuto un atto di
  corruzione ma è sufficiente, per esempio, una fotografia a
  cena con persone che si definiscono mafiose.  Per Mensorio si
  trattò di una raccomandazione al prefetto di Napoli in favore
  di due presunti mafiosi.
     Orbene, in base ad accuse come queste si viene arrestati e
  si può restare in carcere uno, due o anche tre anni.
     Quando presentai l'interrogazione eravamo nel novembre del
  1997 e l'Inzerillo era in carcere dal 15 febbraio 1995, cioè
  già da tre anni.
     I procedimenti, poi, non finiscono mai!  Infatti, il
  processo di primo grado a Mannino è in corso; non si capisce,
  come anche nel caso Andreotti, quale sia l'accusa, se sia
  politica, se sia relativa a frequentazioni o se si tratti
  invece di un processo storico a determinati partiti che
  operavano in Sicilia.  Nel caso di Inzerillo, il ministro dice
  che il processo è in corso.  Ma io dico: quale processo?  Nel
  caso di Mensorio, malgrado il Senato avesse negato
  l'autorizzazione all'arresto proprio perché non ne
  sussistevano le condizioni, quando non è stato rieletto, è
  arrivato il mandato di cattura, al quale si è sottratto
  uccidendosi.
     In un ordinamento democratico e civile quando una persona
  è stata in carcere in isolamento per uno, due o tre anni è
  inutile fargli un processo!  E' evidente che a quel punto
  l'indagato è stato già distrutto completamente.
      Andai a trovare Mannino in carcere a Roma (lo ricordavo
  ministro, uno di noi, una persona normale); uscì dalla cella
  di isolamento una sorta di abate Faria con la barba lunga,
  emaciato.
      E' colpevole Mannino?  Era colpevole Mensorio?  E'
  colpevole Inzerillo?  Detti processi li fanno o non li fanno
  questi magistrati?  I processi si concluderanno o no, per
  scoprire se le accuse sono vere o false?  Il processo Andreotti
  avrà mai fine?  Il processo Inzerillo avrà mai fine?  Il
  processo Mannino avrà mai fine?  Quello che domando al Governo
  è se ritiene che possa essere ancora accettabile, in un paese
  civile, che per un reato che nessun Parlamento ha mai inserito
  nel codice penale (non esiste nel codice penale italiano il
  concorso esterno, è una invenzione giurisprudenziale) un
  cittadino italiano venga preso e tenuto in carcere fino a sei
  anni - perché questo prevede il nostro ordinamento attuale -
  senza che nessuno dimostri che è colpevole o innocente!
     Queste sono le domande angosciose che ponevo al Governo,
  in riferimento a questo fatto specifico perché poi, dopo anni
  di carcere, l'imputato viene scarcerato (adesso sta attendendo
  la fine del suo processo), e che il Governo stesso, ancora una
  volta, elude completamente.  Questo Governo non si pone neppure
  il problema se un comportamento e prassi giudiziarie di tale
  genere siano conformi ai diritti dell'uomo ed alle convenzioni
  internazionali, nonché al fatto che siamo in Europa.  Gli
  episodi che ho citato mi sembrano dimostrazioni di grande
  inciviltà e di un sistema giuridico che non fa i processi, non
  arriva mai alla conclusione o raramente emette sentenze, e fa
  coincidere l'inizio con la fine del processo.  Ripeto, quando
  una persona, che magari ha anche un'immagine pubblica, viene
  arrestata e tenuta per anni in carcere in isolamento, il
  processo è finito prima ancora di cominciare con la
  distruzione dell'imputato, a prescindere dall'esito dello
  stesso.
 
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