| MARETTA SCOCA, Sottosegretario di Stato per la
giustizia. Signor Presidente, il dipartimento
dell'amministrazione penitenziaria ha effettuato accurati
accertamenti in ordine a quanto ha segnalato l'onorevole Cento
nella sua interrogazione,
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rilevando come le lamentele del detenuto Musumeci siano
pretestuose e finalizzate ad enfatizzare episodiche
disfunzioni, peraltro fisiologiche a grandi strutture
penitenziali come quella di Parma, ove sono ristretti i
detenuti di diverse categorie.
L'istituto, infatti, è dotato di sezioni circondariali e
di reclusione, oltre che di un reparto per paraplegici e di un
centro clinico.
Per quanto concerne, in particolare, i fatti esposti
dall'interrogante, il predetto dipartimento ha comunicato
quanto segue.
Effettivamente l'istituto di Parma non è dotato di un
regolamento interno, ma questa è una situazione comune alla
maggior parte degli istituti italiani perché la complessità
della procedura unitamente alle numerose modifiche legislative
in campo penitenziario degli ultimi anni non hanno sempre
consentito l'approntamento tempestivo dei regolamenti interni.
Comunque, nel carcere di Parma le direttive
dell'amministrazione centrale, unitamente ad una puntuale
disciplina emanata con ordini di servizio, tengono luogo di
regolamento interno in modo esaustivo.
I detenuti che, in virtù del titolo del reato
416- bis del codice penale, 630 codice penale, 74 testo
unico Stup sono assegnati nelle sezioni di alta sicurezza, non
sono esclusi dal sorteggio per partecipare alle
rappresentative dei detenuti previste dall'ordinamento
penitenziario, ma sono solo esclusi dai controlli con i
detenuti ordinari. Peraltro a Parma viene correttamente
applicata la circolare n. 3359/5809 del 21 aprile 1993, sui
circuiti penitenziari, che prevede per il circuito di alta
sicurezza che tutte le attività dei detenuti ivi ristretti si
svolgano all'interno della sezione stessa. L'amministrazione
si è peraltro adoperata perché fossero istituite specifiche
attività trattamentali (corsi professionali e scolastici) per
le sezioni ad alta sicurezza. In quella dell'istituto di Parma
è iniziato da poco tempo un corso scolastico finalizzato al
conseguimento del diploma di geometra.
Nel carcere di Parma il pacco stagionale è di chilogrammi
cinque, così come prescrivono le disposizioni ministeriali. Se
in altri istituti viene erroneamente consentito di superare
detto limite, ciò può accadere perché, di fatto, si cumulano
il pacco straordinario di cambio stagionale con uno dei pacchi
ordinari cui il detenuto ha diritto. In ogni caso,
l'unificazione dei pacchi non è corretta.
L'applicazione di reti metalliche alle finestre delle
celle si è resa necessaria al fine di porre termine a
comportamenti inurbani, posti in essere da alcuni detenuti
che, nonostante i richiami, continuavano a lanciare oggetti e
spazzatura dalle finestre anche con rischi per l'incolumità
delle persone. Peraltro, il rappresentante della USL
competente nel corso della consueta visita semestrale ha
suggerito verbalmente l'installazione delle reti metalliche
alle finestre, ritenendo che l'accumularsi dei rifiuti negli
spazi sottostanti potesse causare malattie ed attirare ratti.
Le reti, come da accertamenti medici svolti, non producono
danni alla vista.
I colloqui con i familiari sono stati disciplinati in modo
tale da riservare alcune giornate, lunedì e sabato, alle
categorie per le quali è opportuno che i congiunti non
incontrino parenti di altri detenuti. Ci si riferisce in
particolare ai collaboratori di giustizia ed ai detenuti
sottoposti al regime di cui all'articolo 41- bis. Tutti
gli altri detenuti possono effettuare i colloqui nelle
giornate di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì.
I colloqui in area verde sono in fase di progettazione;
peraltro non possono riguardare i detenuti di alta
sicurezza.
Non corrisponde al vero che possono essere tenuti in cella
solo tre libri. Il limite si riferisce esclusivamente al
prelievo dalla biblioteca.
Si sono verificati sporadici episodi di ritardi nella
consegna dei pacchi, peraltro non sempre addebitabili
all'istituto. L'invio dovrebbe avvenire alla scadenza dei 15
giorni trascorsi senza che il detenuto abbia fruito di
colloqui, mentre talora i familiari spediscono pacchi nella
previsione di non effettuare colloqui nei 15
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giorni successivi all'ultima visita e può capitare che il
pacco arrivi in istituto in anticipo.
Infine, non si può assolutamente affermare che l'istituto
di Parma, nel limite delle note ristrettezze di bilancio, non
sia attento alle attività trattamentali. Sono in funzione
numerosi corsi scolastici, sia di scuola media inferiore sia
di scuola media superiore, laboratori di pittura artigianale,
corsi di catechesi, gruppi terapeutici per tossicodipendenti.
Sono stati inoltre effettuati corsi di educazione musicale,
corsi professionali di informatica su tre livelli, corsi di
attività motoria per paraplegici. I detenuti possono poi
fruire di palestra e campo sportivo.
Si evidenzia inoltre che l'istituto si presenta in ottime
condizioni igienico-sanitarie e vi viene prestata
un'assistenza sanitaria di elevato livello.
Quanto al detenuto Carmelo Musumeci, ristretto nella
sezione denominata "di alta sicurezza" dell'istituto
penitenziario di Parma, si fa presente che lo stesso risulta
condannato definitivamente (Commenti del deputato Cento)
alla pena dell'ergastolo (Proteste del deputato
Cento).
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