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MARETTA SCOCA, Sottosegretario di Stato per la
giustizia. Signor Presidente, con riferimento
all'interrogazione all'ordine del giorno, relativa al decesso
della detenuta Silvana Giordano, si richiama quanto comunicato
in risposta all'interrogazione Taradash precedentemente
svolta.
Per quanto concerne, più in generale, il fenomeno
dell'autolesionismo in carcere, si evidenzia che, presso il
dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, con un
provvedimento del 31 gennaio 1997, è stato istituito un
apposito gruppo di lavoro con il precipuo scopo di procedere
ad una completa disamina dei comportamenti e dei gesti di
autolesionismo in ambiente penitenziario, al fine di
perfezionare le strategie di prevenzione e di assistenza
tecnicamente più idonee per cercare di ridurre l'entità e
l'incidenza del fenomeno stesso. Tale gruppo ha elaborato una
bozza di linee guida che è stata inviata a tutti i
provveditorati regionali per la diffusione agli istituti e ai
servizi dipendenti.
Per quanto concerne il secondo quesito posto dagli
interroganti, si evidenzia che l'amministrazione penitenziaria
ha tempestivamente emanato una circolare contenente
indicazioni per agevolare l'applicazione della legge 27 marzo
1998, n. 165. Inoltre, in seguito all'approvazione della
suddetta legge, l'amministrazione penitenziaria ha provveduto,
con decreto del ministro di grazia e giustizia,
all'ampliamento della pianta organica dei centri di servizio
sociale per adulti, per quanto concerne gli assistenti
sociali, i coordinatori e gli operatori amministrativi. Sono
state avviate le procedure per l'assunzione di 155 assistenti
sociali, coordinatori idonei all'ultimo concorso del 1995.
E' stato, inoltre, elaborato nel dicembre 1997 - quindi,
prima della definitiva approvazione del disegno di legge
Simeone-Saraceni - uno specifico programma di interventi ed
attività di informazione destinati agli utenti dei centri di
servizio sociale per adulti ed ai loro familiari, nonché ai
condannati in attesa di esecuzione della pena. Più
specificamente, l'attività d'informazione sarà inerente alle
problematiche sociali e giuridiche dell'esecuzione penale
interna ed esterna e si realizzerà, in via sperimentale, in
circa 15 centri, nell'ambito di uno sportello informativo ove
opereranno, oltre agli assistenti sociali, anche gli obiettori
di coscienza ed i volontari.
In tal senso è stata già firmata la convenzione con il
Ministero della difesa per l'impiego degli obiettori presso i
centri di servizio sociale per adulti ed è in corso un
processo di raccordo con i maggiori organismi di volontariato
penitenziario, in relazione alla collaborazione per la
realizzazione dello sportello in questione.
Per completezza, chiedo che la Presidenza consenta la
pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna di
una tabella contenente i dati relativi ai detenuti scarcerati
ex articolo 656, comma 5, della legge Simeone,
dall'entrata in vigore della stessa fino al 2 marzo 1999.
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