| MARCO TARADASH. Signor sottosegretario, ero già a
conoscenza dei fatti esposti nella sua risposta, tant'è che vi
ho fatto riferimento nella mia interrogazione. Non è questo
quello che chiedevo. Io chiedevo quali provvedimenti
intendesse adottare il Governo per assicurare al signor Doria
l'opportunità di incontrare i propri familiari con il
trasferimento presso un altro carcere.
Lei, signor sottosegretario, mi ha risposto che ciò non è
possibile perché le carceri sono sovraffollate. Lo so,
tuttavia, questa è una situazione difficile. Il signor Doria
deve rimanere alcuni anni in carcere e vorrebbe mantenere un
rapporto con la propria famiglia, com'è suo diritto.
Il signor Doria era stato destinato al carcere romano di
Rebibbia e la moglie si era trasferita presso la sorella dello
stesso, per poter rimanere vicina al marito e vederlo di tanto
in tanto.
Il signor Doria chiedeva di essere trasferito in un
carcere vicino alla città di Napoli, luogo della sua
residenza, oppure, in un carcere più lontano - lei, signor
sottosegretario, propone addirittura l'isola di Gorgona - per
poter lavorare ed uscire dal carcere con qualche soldo in
tasca e non dover necessariamente commettere altri delitti.
Se uno dei compiti dell'istituzione carceraria è quello di
rieducare e di fornire opportunità di reinserimento nella
società, allora dobbiamo riconoscere, in questo caso, il
fallimento assoluto dell'istituzione stessa: di fronte ad un
detenuto che non ha subito alcuna sanzione disciplinare e
chiede soltanto di poter espiare la propria pena in condizioni
tali da non dover rientrare in carcere il giorno dopo che ne è
uscito, nonché di uscirne non prostrato psicologicamente per
la lontananza dai propri familiari, l'unica risposta che viene
data è che, purtroppo, le carceri sono sovraffollate.
Sono, pertanto, assolutamente insoddisfatto. L'impotenza
manifestata dal Governo - che non accenna neppure una risposta
all'interrogazione, ma si limita semplicemente a riferire
quanto era scritto nell'interrogazione stessa - è
particolarmente deludente.
| |