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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434884
STA0506-0383
Somm. e Sten. d'Aula n. 506 del 17 marzo 1999 (STA13-506)
(suddiviso in 391 Unità Documento)
Unità Documento n.383 (che inizia a pag.70 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.314)
SVOLGIMENTO: 3 - 03551; 3 - 03552; 3 - 03338; 3 - 03239; 3 - 03416; 3 - 03590; 3 - 01661; 3 - 02004; 3 - 02463; 3 - 02779; 3 - 02988. ...(Situazione del carcere di Bellizzi Irpino e trattamento dei detenuti tossicodipendenti)
...SVOLGIMENTO: 3 - 03551; 3 - 03552; 3 - 03338; 3 - 03239; 3 - 03416; 3 - 03590; 3 - 01661; 3 - 02004; 3 - 02463; 3 - 02779; 3 - 02988. ...(Situazione del carcere di Bellizzi Irpino e trattamento dei detenuti tossicodipendenti)
MARCO TARADASH.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI PETRINI (ore 16,40)
ZZSTA ZZRES ZZSTA170399 ZZSTA990317 ZZSTA000399 ZZSTA000099 ZZSTA506 ZZ13
    MARCO TARADASH.  Nei pochi minuti a mia disposizione non
  interverrò sull'ultima questione posta.  Apprezzo i progetti
  sperimentali: è certamente interessante un progetto che
  riguarda trenta tossicodipendenti su decine di migliaia che
  entrano nelle nostre carceri, ma non rappresenta una
  risposta.
     Torno ai casi che ho richiamato nella mia interrogazione.
  Ho fatto l'ipotesi, tratta dalla stampa locale, che il
  detenuto Salvatore Nocerino sia morto perché aveva ingerito,
  prima di entrare nel carcere, un ovulo contenente cocaina.  Vi
  sarebbe una perizia medico-legale che conferma questa mia
  ipotesi.  Non mi sembra che da ciò si traggano conseguenze, a
  giudicare dalla risposta del sottosegretario.  Sarebbe logico
  domandarsi perché un poveraccio come Salvatore Nocerino
  avrebbe portato in carcere un ovulo di cocaina che sarebbe
  all'origine della sua morte.  Questa complicata operazione non
  era certo necessaria per consumare personalmente la cocaina!
  La ragione è che nel carcere vi era qualcuno che glielo aveva
  commissionato.
     E' stata condotta un'inchiesta per conoscere con quali
  detenuti fosse in contatto Salvatore Nocerino, chi avrebbe
  potuto commissionargli questo acquisto?  E' vero che nel
  carcere di Bellizzi Irpino vi sono quattro o cinque boss della
  camorra o del narcotraffico che possono affidare compiti di
  questo genere a detenuti in libera uscita per ricompensarli
  con poche lire, considerato che si tratta generalmente di
  disgraziati senza un soldo?
     Mi sembra che l'amministrazione del carcere di Bellizzi
  Irpino non abbia fatto nessuna inchiesta.  Salvatore Nocerino è
  morto, se ne prende atto e si aspetta il prossimo.  Francamente
  è poco, signor sottosegretario!  Tornerò a formulare questa
  interrogazione perché voglio sapere se questi problemi siano
  stati posti.  Esiste un gruppo di boss che governa il carcere
  di Bellizzi Irpino?  La morte di Salvatore Nocerino è stata
  provocata dall'ovulo con la cocaina?  A chi Nocerino intendeva
  portare la cocaina?  Sono stati presi provvedimenti?
  Riformulerò queste domande perché - lo ripeto - non ho
  ricevuto risposta.
     Mi sembra che rispetto alla vicenda di Silvana Giordano
  sia stato fatto qualcosa in più da parte della magistratura,
  che ha cercato di approfondire le cause del suicidio di una
  giovane tossicodipendente che si è uccisa in cella davanti ad
  un bambino di due anni.  Nell'inchiesta si dice che le
  motivazioni debbono essere ricercate nella storia infelice di
  Silvana Giordano.
     Ho fatto cenno alle lettere che la Giordano aveva inviato
  ad un altro detenuto e alla visita del collega europeo
  Caccavale.  In quelle lettere vi era una denuncia precisa.  La
  Giordano era perseguitata, subiva molestie sessuali e non
  aveva ricevuto aiuto dalla direzione del carcere.  Questi sono
  i problemi.  Vi è stata un'inchiesta, ma in questo caso non si
  è arrivati a conclusione.  Ne prendo atto, ma rimane il
  problema del carcere di Bellizzi Irpino nel quale,
  evidentemente, questi avvenimenti sono accaduti.  Magari non vi
  sarà nessuna responsabilità da parte di chi dirige il carcere,
  ma bisogna accertare fino in fondo se questa serie di eventi
  luttuosi è del tutto casuale, è legata alle condizioni di vita
  nelle nostre carceri, al fatto che in carcere ci vanno
  prevalentemente i poveracci, i quali non trovano né fuori né
  dentro occasioni per cambiare vita, o se è dovuta al fatto che
  i tossicodipendenti (tranne i più meritevoli; trenta l'anno su
  30 mila) sono buttati in cella a trascorrere il tempo della
  detenzione.  Ciò
 
                              Pag. 71
 
  sapendo benissimo che subito dopo rientreranno in carcere,
  perché fuori non cambia nulla, né le leggi che li riportano in
  carcere costringendoli a commettere delitti per pagare il
  prezzo del mercato nero, né, certamente, condizioni di
  sostegno sociale che possano indirizzarli ad altre
  attività.
     Può darsi peraltro che quegli eventi siano legati soltanto
  alla normalità - del tutto abnorme - delle condizioni di vita
  nelle nostre carceri o che, invece, vi sia qualcosa da
  approfondire.  Tornerò comunque a proporre interrogativi ed a
  presentare interrogazioni perché la risposta del Governo non è
  per nulla soddisfacente.
 
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