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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434924
ALA0506-0032
Allegato A n. 506 del 17 marzo 1999 (ALA13-506)
(suddiviso in 39 Unità Documento)
Unità Documento n.32 (che inizia a pag.31 dello stampato)
Armando Veneto 3 - 03239. TESTIASS
(Sezione 3 - Crisi agrumicola nell'Italia meridionale) C) Interrogazioni:
Armando Veneto 3 - 03239.
ZZALA ZZRES ZZALA170399 ZZALA990317 ZZALA000399 ZZALA000099 ZZALA506 ZZ13 ZZTX
    ARMANDO VENETO. -  Ai Ministri per le politiche agricole,
  per le politiche comunitarie e del lavoro e della previdenza
  sociale. -  Per sapere - premesso che:
       la gravissima crisi agrumicola in atto ha colpito
  agrumicoltori e lavoratori agricoli di vaste aree dell'Italia
  meridionale, che vivono prevalentemente di agricoltura;
       in particolare, nella piana di Gioia Tauro-Rosarno, si
  sono costituiti comitati di lotta, è stata sospesa la raccolta
  ed il conferimento degli agrumi per uso industriale, vi è
  addirittura minaccia per l'ordine pubblico;
       le molteplici ragioni della crisi sono improvvisamente
  emerse, a causa del ritardo nel pagamento dei contributi
  compensativi europei per gli agrumi destinati alla
  trasformazione industriale; ed a causa del previsto
  abbattimento del 42 per cento sugli importi previsti per
  l'annata 1996-1997;
       le conseguenze della crisi ricadono sui lavoratori
  agricoli, perché gli agrumicoltori non raccolgono il prodotto,
  sicché i lavoratori non raggiungono le giornate minime per
  avere diritto ad assegni familiari ed assegno di
  disoccupazione;
       ricadono sugli agrumicoltori che non dispongono dei
  capitali necessari per la raccolta e non hanno speranza di
  recuperare le spese di produzione;
       ricadono sulle associazioni che non possono conferire i
  quantitativi di prodotto trattati con le industrie e sono
  esposti alle conseguenze delle inadempienze;
       gli esperti assumono che bisognerà ottenere un
  plafud  nazionale degli agrumi destinati all'industria,
  per non dover subire le inadempienze e gli eccessi produttivi
  di altri Stati membri, come Spagna, Grecia, Portogallo;
       sarà necessario mettere ordine sul sistema produttivo,
  di raccolta e commercializzazione degli agrumi, spesso intriso
  di illegalità e, nella Piana, anche di mafia;
       tuttavia, è urgente sostenere l'economia dell'estremo
  sud, fondata proprio su agrumicoltura ed olivicoltura, con
  provvedimenti tampone che si appalesano indispensabili -:
       se siano a conoscenza delle ragioni della grave crisi
  del comparto agrumicolo, anche ulteriori rispetto a quelle
  esposte;
       se intendano intervenire per instaurare una politica di
  medio e lungo periodo idonea ad evitare in futuro la
  stabilizzazione dello stato di crisi;
       in particolare, se intendano dichiarare lo stato di
  crisi, facendosene promotori nel Consiglio dei ministri,
  affinché anche i lavoratori dipendenti del comparto, pur in
  assenza delle condizioni di prestazioni lavorative minime,
  possano ottenere il riconoscimento del diritto ad assegni
  familiari ed indennità di disoccupazione;
       se intendano intervenire affinché gli agrumicoltori
  siano rimborsati per gli agrumi non raccolti e quindi non
  conferiti, per mancanza dei capitali necessari;
       se intendano intervenire affinché il prezzo inizialmente
  fissato quale contributo compensativo, sia mantenuto indenne
 
                              Pag. 32
 
  dal ribasso del 42 per cento anche mediante interventi
  diretti a risarcire gli agrumicoltori;
       come intendano intervenire per ristabilire legalità e
  trasparenza in tutto il settore, ripulendo le associazioni da
  infiltrazioni criminali e mafiose, individuando ed eliminando
  truffe, collusioni e corruzioni che gonfiano l'entità del
  prodotto, o incidono sui costi, o avvantaggiano indebitamente
  le industrie di trasformazione o coloro che si sono
  impossessati del meccanismo di conferimento del prodotto e
  redistribuzione del prezzo e dei contributi comunitari.
                                                    (3-03239)
  (14 gennaio 1999)
 
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