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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


434931
ALA0506-0039
Allegato A n. 506 del 17 marzo 1999 (ALA13-506)
(suddiviso in 39 Unità Documento)
Unità Documento n.39 (che inizia a pag.34 dello stampato)
Taradash 3 - 02988. TESTIASS
(Sezione 8 - Situazione del carcere di Bellizzi Irpino e trattamento dei detenuti tossicodipendenti) H) Interrogazione:
Taradash 3 - 02988.
ZZALA ZZRES ZZALA170399 ZZALA990317 ZZALA000399 ZZALA000099 ZZALA506 ZZ13 ZZTX
    TARADASH. -  Al Ministro di grazia e giustizia. -  Per
  sapere - premesso che:
       nel carcere di Bellizzi Irpino, nell'aprile 1998, un
  detenuto di ventitré anni, Salvatore Nocerino, condannato ad
  un anno e mezzo di reclusione per furto, è stato trovato morto
  nella sua cella;
       la morte è stata causata da un' overdose  di
  sostanze stupefacenti: il Nocerino, infatti, prima di entrare
  nel carcere, avrebbe ingerito, forse poiché incaricato di
  introdurla a Bellizzi Irpino, una consistente dose di cocaina
  contenuta in carta argentata che, successivamente, si sarebbe
  aperta nello stomaco del ragazzo provocandone la morte;
       la direzione del carcere, di cui è titolare la
  dottoressa Cristina Mallardo, ha dichiarato alla stampa,
  all'epoca della morte del Nocerino e nei due mesi successivi,
  che essa era stata causata da un arresto
  cardiocircolatorio;
 
                              Pag. 35
 
       la percentuale di detenuti tossicodipendenti nelle
  carceri italiane è elevatissima, ma solo in pochissimi
  istituti sono state realizzate strutture di cura, terapia,
  recupero e prevenzione, come la seconda casa di pena attenuata
  nel carcere di Rebibbia che, oltre ad essere un istituto di
  reclusione solo maschile, ospita un numero esiguo di
  detenuti;
       i detenuti che vengono sorpresi a fare uso di sostanze
  stupefacenti incorrono in gravi sanzioni disciplinari ed in
  denunce penali, mentre coloro che risultano positivi alle
  analisi ematiche, di ritorno dai permessi, cessano dal godere
  dei relativi benefìci;
       nello stesso carcere di Bellizzi Irpino, il 24 maggio
  scorso, Silvana Giordano si è tolta la vita nella sua cella,
  impiccandosi davanti al figlioletto di due anni;
       dalle lettere da lei scritte prima del suicidio, la
  donna confessava di essere esasperata per le pesanti molestie
  subite da parte di altre detenute -:
       quali iniziative intenda adottare al fine di rendere il
  carcere di Bellizzi Irpino un luogo di detenzione che sia
  effettivamente corrispondente alle finalità della pena di
  rieducazione e reinserimento sancite dalle disposizioni
  costituzionali;
       se non ritenga opportuno accertare se non ricorrano
  responsabilità in capo alla direzione del carcere di Bellizzi
  Irpino, considerando la gravità degli episodi verificatisi
  nell'istituto;
       quali iniziative intenda adottare al fine di combattere,
  all'interno delle carceri, il traffico di stupefacenti
  attraverso programmi di rieducazione, e non attraverso la
  semplice punizione, dei tossicodipendenti;
       se non ritenga opportuno incoraggiare l'esperienza delle
  strutture a pena attenuata per il recupero dei detenuti
  tossicodipendenti, come quella del carcere di Rebibbia,
  ampliandone il numero e prevedendo un potenziamento di quelle
  già esistenti.
                                                    (3-02988)
  (2 novembre 1998)
 
DATA=990317 FASCID=ALA13-506 TIPOSTA=ALA LEGISL=13 NCOMM= SEDE= NSTA=0506 TOTPAG=0035 TOTDOC=0039 NDOC=0039 TIPDOC=P DOCTIT=0028 COMM= TX PAGINIZ=0034 RIGINIZ=053 PAGFIN=0035 RIGFIN=039 UPAG=SI PAGEIN=34 PAGEFIN=35 SORTRES=9903175 SORTDDL= FASCIDC=13ALA 00506 SORTNAV=59903172 00506 300000 ZZALA506 NDOC0039 TIPDOCP DOCTIT0028 NDOC0028



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