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La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Pietro CAROTTI (PD-U), relatore, rileva che il
provvedimento in esame modifica in alcune parti il testo
approvato in prima lettura dalla Camera, senza tuttavia
stravolgerne il suo assetto. Ritiene pertanto opportuno, in
considerazione dell'urgenza della sua approvazione in vista
dell'entrata a regime della riforma del giudice unico,
dell'obiettivo di deflazione del carico di lavoro dei
magistrati e della riforma del sistema sanzionatorio secondo i
principi del diritto penale minimo, che il testo non sia
modificato se non per delle ragioni sostanziali, evitando in
tal modo che sia trasmesso nuovamente al Senato.
In ordine al contenuto del provvedimento, dichiara di non
condividere l'introduzione dell'articolo 2, relativo alla
competenza del giudice di pace, in quanto, sottraendo a tale
giudice la competenza sulle opposizioni in determinate
materie, è in contrasto con l'evoluzione del ruolo del giudice
di pace alla luce della riforma istitutiva del giudice unico
di primo grado, con la quale sono stati attribuiti a questi
nuove e rilevanti competenze.
Ritiene che le modifiche apportate dal Senato alla
disciplina degli alimenti, prevista nell'articolo 3 ed a
quella della navigazione, stabilita nell'articolo 4 per quanto
in alcune parti siano sicuramente sostanziali e non solamente
formali, non alterino in maniera rilevante il contenuto delle
disposizioni già approvate dalla Camera. Sono da accettare
anche le modifiche all'articolo 6, relativo alle leggi
finanziarie e tributarie, in quanto queste sono dirette ad
individuare in maniera più analitica le fattispecie
prescritte.
Ritiene che non sia da modificare neanche l'articolo 7,
sulla trasformazione di reati di illeciti amministrativi anche
se in alcuni casi sarebbe preferibile, anziché trasformare
l'illecito penale in illecito amministrativo, escludere
qualsiasi lesività del fatto. Dopo aver illustrato le
modifiche apportate dal Senato sugli assegni bancari e
postali, si sofferma sull'articolo 9 del provvedimento diretto
ad introdurre una delega in materia di imposte sui redditi e
sul valore aggiunto sottolineando l'analiticità dei principi e
criteri direttivi previsti. Sottolinea poi la portata
innovativa dell'articolo 10 sulle misure alternative alla
detenzione, auspicando che costituisca il primo passo verso la
rivisitazione del sistema sanzionatorio.
Il Senato ha inoltre modificato il regime di procedibilità
del delitto di furto, prevedendo che sia perseguibile a
querela della persona offesa, tranne nelle ipotesi in cui
ricorrono le circostanze aggravanti della rilevante gravità
del danno penale ovvero le aggravanti specifiche previste per
il reato di furto. In tali casi la procedibilità è d'ufficio.
Il testo approvato dalla Camera stabiliva che il reato di
furto fosse sempre perseguibile a querela di parte.
Francesco BONITO (DS-U) sottolinea l'opportunità che la
discussione generale sul provvedimento in esame abbia dei
tempi certi e definiti, in quanto ha per oggetto temi che sono
stati per lungo tempo approfonditi e sviluppati dalla Camera.
Occorre pertanto, sulla base di una scelta politica che tenga
conto del ruolo che il provvedimento ha nell'ambito della
riforma complessiva della giustizia, procedere verso una
celere approvazione dello stesso.
Dichiara che il suo gruppo ritiene comunque che il
processo di depenalizzazione dei reati non debba fermarsi al
provvedimento in esame.
Giovanni MARINO (AN) osserva che non è la prima volta
che la Camera è chiamata ad approvare in breve tempo un testo
trasmesso dal Senato, quando è stato, invece, per lungo tempo
all'esame dell'altro ramo del Parlamento. Occorre invece calma
e serenità per poter verificare la portata del provvedimento,
senza comunque ritardare inutilmente la sua approvazione.
Anna FINOCCHIARO FIDELBO, presidente, osserva che
non è possibile preventivamente
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stabilire tempi certi della discussione, considerato che
questa è appena iniziata. Tuttavia sottolinea che il
provvedimento è stato per lungo tempo all'esame della Camera
in prima lettura, per cui è prevedibile che la discussione di
carattere generale si concluda entro la prossima settimana.
Gaetano PECORELLA (FI), in ordine alla programmazione
dei lavori della Commissione per la prossima settimana,
ricorda che dovrà essere terminato anche l'esame del disegno
di legge di conversione del decreto-legge sulla competenza
della Corte di assise e sull'interrogatorio di garanzia,
considerando che il termine per la sua conversione in legge
scadrà il 20 aprile prossimo.
Pietro CAROTTI (PD-U), relatore, dichiara di
essere d'accordo con il deputato Bonito sulla necessità di
procedere ad una ulteriore depenalizzazione dei reati
minori.
Anna FINOCCHIARO FIDELBO, presidente, rinvia il
seguito dell'esame ad altra seduta.
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