| Il Comitato inizia l'esame del disegno di legge.
Mario PEPE (PD-U), relatore, osserva che il
provvedimento reca la razionalizzazione degli interventi nei
settori agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale.
Si tratta di un nuovo testo del disegno di legge del Governo,
abbinato ad un'iniziativa legislativa di origine parlamentare
(C. 1516), volto ad assicurare una programmazione per legge
degli interventi pubblici in agricoltura, in attuazione di
quanto previsto dal documento di programmazione
economico-finanziaria 1999-2001.
Per l'effettuazione di tali interventi l'articolo 2, comma
1, consente l'utilizzo, oltre che delle risorse stanziate
dalla legge, dei fondi iscritti nei bilanci regionali, di
quelli erogati dal Fondo di rotazione per le politiche
comunitarie, di quelli previsti annualmente dalla legge
finanziaria e di quelli di cui al Fondo per lo sviluppo della
meccanizzazione in agricoltura. Relativamente a tali risorse,
il Governo dovrebbe chiarire se, come pare, si tratta di
proseguire il finanziamento delle finalità cui esse sono
attualmente destinate, inquadrate nell'ambito più generale
della nuova legge, o se, viceversa, si tratti di finanziare
nuovi interventi recati dal provvedimento in esame utilizzando
parte delle risorse in questione: in questo secondo caso,
potrebbe risultare compromesso il raggiungimento delle
finalità alle quali tali risorse sono attualmente destinate.
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L'articolo 2, comma 2, stanzia fondi per 727 miliardi e
500 milioni per il 1999 e per 801 miliardi e 800 milioni annui
per ciascuno degli anni 2000, 2001 e 2002, il cui riparto
avviene attraverso un apposito documento programmatico
agroalimentare presentato dal Ministro per le politiche
agricole, sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari
e quindi approvato dal CIPE.
Sulla quantificazione degli oneri, come specificata dalla
relazione tecnica che accompagna il disegno di legge
governativo, il Servizio del bilancio non ha nulla da
osservare, in quanto l'onere per lo Stato è limitato
all'importo dello stanziamento.
L'articolo 3 contiene la norma di copertura finanziaria,
ai sensi della quale l'onere derivante dall'attuazione della
legge, pari a 727 miliardi e 500 milioni per il 1999 e a 801
miliardi e 500 milioni per ciascuno degli anni 2000 e 2001, è
posto a carico del Fondo speciale di parte corrente di cui al
bilancio triennale 1999-2001, utilizzando l'accantonamento
relativo al Ministero per le politiche agricole.
Riguardo alla norma di copertura finanziaria, non ha nulla
da osservare, dal momento che essa utilizza in modo conforme
un accantonamento di Fondo speciale dotato della necessaria
capienza e nel quale compare una specifica voce programmatica.
Occorrerebbe peraltro che il Governo chiarisse la ragione di
un'autorizzazione di spesa di durata quadriennale, quando il
Documento programmatico agroalimentare, e lo stesso bilancio
pluriennale, hanno un periodo di riferimento triennale.
Il sottosegretario Giorgio MACCIOTTA concorda con il
giudizio positivo espresso dal relatore sul provvedimento in
esame, ritenendo che il testo risponda adeguatamente alla
vigente disciplina contabile. Per quanto riguarda in
particolare la disciplina dell'utilizzo, in aggiunta a quelli
recati dal provvedimento, dei fondi iscritti nei bilanci
regionali, di quelli erogati dal Fondo di rotazione per le
politiche comunitarie, di quelli previsti annualmente dalla
legge finanziaria e di quelli di cui al Fondo per lo sviluppo
della meccanizzazione in agricoltura, osserva che essa
configura un meccanismo di integrazione e di sinergia
nell'impiego delle risorse, tanto di quelle già disponibili
quanto di quelle di nuovo reperimento, che appare pienamente
legittimo ed opportuno.
Mario PEPE (PD-U), relatore, propone che il
Comitato esprima parere favorevole sul provvedimento in
esame.
Il Comitato, approvando la proposta del relatore, delibera
di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.
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