| Schema di decreto legislativo concernente riforma del
servizio di riscossione in attuazione dell'articolo 1, lettere
a), b), d), e), h) nn. da 6 a 8, m) e p), della legge
28 settembre 1998, n. 337.
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| (Rinvio dell'esame).
Alessandro REPETTO, presidente, relatore,
informa di non essere stato in grado di approfondire
sufficientemente le questioni affrontate dallo schema di
decreto, in quanto esso è stato trasmesso alla Commissione
solo il 15 marzo scorso: non ritiene pertanto di poter
svolgere nella seduta di oggi la relazione sul provvedimento.
Sottolinea come le commissioni parlamentari debbano disporre
di tempo sufficiente per poter esaminare compiutamente gli
schemi di atti normativi sottoposti al loro parere: il loro
ruolo non deve infatti essere considerato dal Governo in
termini meramente formali, ma rappresenta un importante
momento di valutazione politica sugli atti normativi
predisposti dall'Esecutivo. A questo riguardo, considera
altresì utile valutare quale sia stato il grado di
recepimento, da parte del Governo, dei rilievi contenuti nei
pareri espressi dalla Commissione sugli schemi di decreto
legislativo relativi alla riforma del sistema della
riscossione predisposti in precedenza; a questo riguardo
sottolinea come in molti casi le condizioni ed osservazioni
contenute nei pareri delle Commissioni siano di fatto
concordate con lo stesso Governo e come risulti pertanto
singolare il fatto che il Governo non aderisca a rilievi sui
quali ha espresso una valutazione favorevole nel corso
dell'esame in sede consultiva.
Gabriella PISTONE (comunista), concorda con i rilievi
formulati dal relatore, sottolineando la necessità di
assicurare alle Commissioni parlamentari il tempo sufficiente
per approfondire gli atti sottoposti al loro esame; ritiene
altresì che il Governo debba tenere in maggior conto i pareri
espressi dalle stesse commissioni sugli atti normativi
predisposti dal Governo.
Andrea GUARINO (PD-U), ritiene che la questione
sollevata dal relatore sottintenda un problema politicamente
rilevante, relativo al rapporto tra commissioni permanenti e
commissioni speciali: il Governo sembra infatti mostrare
maggiore attenzione nei confronti delle commissioni
bicamerali, che hanno natura di organo esclusivamente
consultivo, rispetto alle commissioni permanenti, alle quali è
invece attribuita una competenza generale nei rispettivi
settori. Concorda con l'esigenza che il Governo presti
maggiore attenzione ai pareri espressi dalle commissioni
parlamentari, in particolare, aderendo a quelle condizioni ed
osservazioni sulle quali abbia espresso il suo assenso nel
corso dell'esame in sede consultiva; appare inoltre necessario
limitare il più possibile la proliferazione delle commissioni
speciali, riconducendo l'esame degli interventi normativi nei
diversi settori dell'ordinamento nella sede propria
rappresentata dalle commissioni permanenti: ciò appare
indispensabile per salvaguardare la funzione propria del
Parlamento, essenziale per il funzionamento del sistema
democratico.
Alessandro REPETTO, presidente, relatore, propone
di rinviare ad altra seduta l'esame del provvedimento.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 14.50.
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